Dopo un anno passato al computer vale la filosofia del “si vive una volta sola” della Yolo Economy: cos’è e perché il 40% dei lavoratori vorrebbe cambiare impiego entro la fine del 2021
You Only Live Once, letteralmente “si vive una volta sola”: è questo il significato dell’acronimo Yolo Economy, di cui ha recentemente parlato il New York Times spiegando il significato di un nuovo trend che riguarda il mondo del lavoro e, soprattutto, i lavoratori più giovani. Con Yolo Economy, infatti, si indica quella tendenza delle persone a lasciare posti stabili per iniziare nuove attività, magari in proprio e che, magari, le rendano più felici e soddisfatte.
Dopo un anno passato davanti ad uno schermo tra una riunione Zoom e un’altra e alla luce di tutte le trasformazioni che hanno coinvolto il mondo delle aziende, sempre più persone hanno capito di dover investire di più sulle proprie competenze invece di continuare a svolgere un impiego che non le fa sentire pienamente realizzate.
I dati della Yolo Economy
Secondo il World Trend Index 2021 di Microsoft, condotto insieme a LinkedIn su un campione di oltre 31.000 persone, ben il 40% della forza lavoro globale vorrebbe cambiare lavoro e vita (il 46% vorrebbe trasferirsi approfittando dello smart working). E, per quanto riguarda l’Italia, a voler iniziare un nuovo percorso di carriera sono 1 persona su 3.
Si tratta di una tendenza, come evidenzia il Sole 24 Ore, più forte nella Generazione Z (i nati dal 1997 in poi), dove 1 su 2 vorrebbe cambiare datore di lavoro.
Oggi d’altronde i giovani sono quelli che segnalano più frequentemente (59,2%) l’aumento del carico di lavoro e stress da prestazione, il vivere ai margini rispetto alle dinamiche aziendali (56,6%) e più in generale noia e disaffezione verso il lavoro.
Dall’altra parte, però, questi lavoratori avranno, come osservato da Johnathan Nightingale, co-fondatore di Raw Signal Group, società di formazione manageriale, “una capacità di negoziare totalmente senza precedenti nei prossimi 18-48 mesi”.
Senza dubbio l’emergenza sanitaria ha, per molti versi, cambiato la percezione delle persone riguardo ciò che è prioritario e ha reso molti lavoratori insoddisfatti più propensi a guardare a nuovi orizzonti professionali e modi di vivere, con la consapevolezza più forte del fatto che, appunto, “si vive una volta sola”.
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