La pandemia ha portato parecchie aziende ad attivare servizi di Well-being, come fornire supporto psicologico o promuovere corsi di fitness, per migliorare il benessere dei propri dipendenti
In questa nuova fase lavorativa della nostra vita, caratterizzata dallo smart working e da un ritrovato equilibrio vita-lavoro, anche le aziende stanno approcciando a differenti modelli di business. Molte realtà, infatti, per tutelare le persone e tenere alta la produttività, hanno introdotto il concetto di Well-being, ovvero degli incentivi o dei benefit rivolti al benessere dei dipendenti. Ci sono alcune aziende che hanno addirittura adottato la figura del Well-Being manager, anche se in Italia è ancora presente in pochissime realtà.
Un esempio virtuoso può essere quello di Deloitte, che ha introdotto il Well-being Index con l’obiettivo di misurare e comprendere lo stato di benessere delle organizzazioni e definire di conseguenza le azioni prioritarie da intraprendere. Ma cosa si intende, nello specifico, con Well-being aziendale?
Cos’è e come si sviluppa il Well-being
Come forma di welfare, il Well-being aziendale è una strategia di responsabilità sociale d’impresa che ha l’obiettivo di garantire un contributo migliorativo ai dipendenti – con l’introduzione di benefit aziendali, per esempio – e di aumentarne la produttività puntando al benessere individuale.
Attraverso queste misure l’azienda mette al centro i bisogni psico-fisici dei suoi dipendenti, sviluppando proprio un rapporto di maggiore stima e fiducia con l’azienda. Programmi di Well-being possono prevedere: formazione per incentivare una cultura del movimento e del benessere fisico, piani per incentivare uno stile di vita sano e una buona alimentazione.
Il Well-being come nuovo modello di welfare
Francesca Valente, responsabile People&Organization di Enel Italia descrive come una sorta di “circolo virtuoso” l’evoluzione dei piani di welfare della società per cui lavora e che da tempo sta sviluppando un sistema di Well-being per i dipendenti. Nel Dossier Welfare 2021 – l’allegato del numero di Fortune Italia di novembre – la Valente in un’intervista racconta:
Per noi non è mai stato un concetto riduttivo, non ci siamo mai limitati a progetti di sostegno al reddito delle persone. Il welfare di Enel è inclusivo e molto innovativo. Ho letto un articolo in cui si diceva che ‘inclusione non è invitare qualcuno a una festa ma invitarlo a ballare’. Ecco, per Enel è proprio così: coinvolgere tutte le persone e valorizzare le loro differenze crea un valore sostenibile, quindi è benessere che genera altro benessere.
Per Enel, dunque, l’ascolto attivo dei bisogni e dei disagi dei propri dipendenti è essenziale, perché le persone che si sentono prese in considerazione, apprezzano il valore della cura e questo rafforza l’engagement, la motivazione e l’inclusione.
Durante la pandemia abbiamo sviluppato un progetto destinato agli over 50 con dei corsi universitari online, o ancora è stata avviata un’attività di supporto psicologico che manterremo anche nel futuro. L’ultima iniziativa in ordine di tempo è quella a favore della mobilità sostenibile, attraverso cui coniughiamo gli obiettivi aziendali con le esigenze espresse dalle persone di essere ambassador di una mobilità più green.
Continua a raccontare Francesca Valente nell’intervista a Fortune Italia.
I Vantaggi per i dipendenti e le aziende
A parte rafforzare l’engagement, la motivazione e l’inclusione, le aziende che implementano questo tipo di iniziative hanno anche dei vantaggi fiscali:
- Contributi welfare CCNL previsti nei contratti collettivi nazionali
- Contributi welfare unilaterali a discrezione dell’azienda
- Conversione del premio di risultato in benefit.
Mentre i dipendenti potranno usufruire di servizi utili per salvaguardare la loro salute mentale e fisica, perché fruire di un buon sistema di Well-being permette loro di:
- reagire alle situazioni di stress e alle difficoltà della vita
- migliorare la capacità di problem solving
- essere proattivi e concentrati sui progetti lavorativi
- migliorare il rapporto con i capi e i colleghi.