Brain at Work è il tradizionale appuntamento sull’orientamento al lavoro che arriva il 14 e 15 aprile in formula digitale: due giorni di webinar, incontri con le aziende e panel per esplorare il futuro dell’occupazione nel mondo del dopo-Coronavirus. Sei i settori in rapido movimento, centrale la necessità del reskilling e della talent acquisition. 

Reskilling è una parola complessa che significa acquisizione di nuove competenze, adeguate all’attuale mercato del lavoro. Un termine che si associa a mismatch, che rappresenta, invece, la tendenza ad avere un portfolio di abilità, conoscenze e attitudini che sfortunatamente non sono quelle che le aziende cercano.

Come orientarsi in questa selva, ben più complicata del solito, se è vero che l’era del post- Coronavirus sarà più difficile da un lato, ma anche più ricca di occasioni dall’altro? Bisogna intercettare i trend in ascesa e i settori in rapido sviluppo, fra cui è d’obbligo citare il Digital, il Food, il Green, lo Sport, il Turismo e il Terzo settore.

Il progetto di Brain at Work

Intorno a queste parole d’ordine ruota l’edizione 2021 di Brain at Work, la tradizionale fiera dell’orientamento al lavoro che da vent’anni crea un ponte tra formazione e universo aziendale.

Per rispettare gli obblighi del contenimento sociale, invece che nel tradizionale Career Day di primavera a Roma, l’evento sarà svolto interamente online, con appuntamenti streaming sulle digital skills, smart e remote working, sport e social economy, food economy e rivoluzione green.

Al centro dell’impegno degli organizzatori, molti gli stakeholders coinvolti, tra i quali spiccano le Università di Roma La Sapienza, Roma 3 e Foro Italico e importanti partner come Raiway, Fastweb, GSE e Finmeccanica. Gli enti e le imprese potranno infatti essere presenti nel Digital Congress Center con i loro stand in tre dimensioni, sostenere colloqui di lavoro, organizzare live webinar e partecipare alle tavole rotonde per proporre ai partecipanti l’esperienza autentica di un festival del lavoro e delle nuove professioni.

Al centro di Brain at Work: la green economy

Nel corso del panel di Brain at Work risulta centrale il tema della green economy. Per le azioni centrate sul tema “Risorse naturali e ambiente” i nuovi pacchetti di stimolo dell’Unione Europea ammontano a oltre 370 miliardi di euro, nei prossimi quattro anni, e già nel 2019 l’autorevole Harvard Business Review sottolineava che la sostenibilità non è soltanto una “strategia di sopravvivenza per il mondo del busness”, ma può essere una vera e propria scelta in grado di risolversi in un vantaggio competitivo per chi fa impresa:

“Le aziende che adottano strategie basate su modelli di business di economia circolare, o adottano pratiche che incentivano il reclutamento, il coinvolgimento e la permanenza dei lavoratori, potranno occupare una posizione libera o sottosfruttata nell’ambito del mercato, diventando così uniche e difficili da imitare”.

“Il turismo deve diventare la benzina d’Italia” spiega a Dealogando il professor Gianluca Senatore

Queste tendenze stanno già avendo degli effetti visibili nel mondo reale. “Il 50% delle nuove installazioni negli impianti ad energia pulita e rinnovabile saranno sul fotovoltaico”, spiega a Dealogando il professor Gianluca Senatore, docente di Comportamenti collettivi e Sostenibilità socio-ambientali alla Sapienza di Roma, host del panel su Transizione Ecologica e culturale per i nuovi scenari di sviluppo sostenibile del Paese.

La direzione dell’economia e dell’industria è ormai abbastanza delineata verso le energie rinnovabili e sostenibili. Ecco perché servono professionalità formate e operative su questo campo, che abbiano in testa che la sostenibilità è un paradigma ampio. Si sente spesso dire che tecnologico equivale a sostenibile, ovviamente non è così; tutto va reso sostenibile e la sostenibilità è un concetto culturale”.

Un’altra specificità del nostro Paese – continua Senatoreha ovviamente a che fare con il turismo. Nel nostro paese vale il 13% del Pil e sappiamo da studi e proiezioni che questo dato è sottostimato. Siamo il Paese con più beni culturali in assoluto e potremmo arrivare facilmente al 30% del valore aggiunto nazionale se lo usassimo come carburante, mettendo a sistema il turismo culturale nelle città d’arte, il turismo costiero, il turismo marino, il turismo sportivo e fieristico”.

L’appuntamento con Brain at Work

L’appuntamento con Brain at Work è dunque per il 14 e 15 aprile in modalità online. Registrandosi gratuitamente sul loro sito, spiega una nota degli organizzatori, sarà possibile creare un CV digitale e candidarsi alle offerte di lavoro più interessanti, partecipare ai live webinar e sostenere colloqui direttamente dal PC o smartphone, interagendo con le aziende in cerca di talenti.