Nei prossimi mesi 4 startup su 5 prevedono di allargare il loro organico. Infatti, nonostante le pesanti ripercussioni economiche provocate dalla pandemia, i settori più agili sul mercato e con prodotti innovativi hanno saputo resistere o reinventarsi con nuove occupazioni 

La pandemia ha messo in ginocchio le economie di molti Paesi del mondo. Italia inclusa. Tanti settori sono rimasti per mesi ad incasso zero, a causa delle chiusure imposte dal lockdown. Ma se c’è un ecosistema che neanche il Covid è riuscito a piegare è quello dell’innovazione, sintetizzato dalle startup.

Secondo uno studio realizzato da VC Hub Italia, nel 2020, il 70% delle startup ha continuato ad assumere, una tendenza che sembra proseguire anche per il 2021, l’anno della ripartenza. I numeri contenuti nella ricerca lasciano ben sperare tanti talenti italiani, pronti a mettersi in gioco con un nuovo lavoro. Anche nell’anno in corso, infatti, 4 aziende innovative su 5 prevedono di aumentare il loro organico.

Le startup sono sempre più vivaci

Tornando a quel 70% di startup che hanno assunto, bisogna aggiungere che per il 20% di queste, la crescita è stata pari o superiore al 100%. Ma entrando nel dettaglio del dossier realizzato da VC Hub Italia, viene rilevata una fotografia più ampia del settore: quasi tre startup su quattro, (73%) ha meno di 20 dipendenti, una su quattro (23%) tra 20 e 70 ed appena il 4% supera i 70 dipendenti. Altra caratteristica è l’età; le startup prediligono forze “fresche”, tanto che il 63% dei dipendenti ha meno di 35 anni e il 90% è sotto i 40.

Ma quali sono le figure professionali maggiormente ricercate dalle giovani imprese? Sicuramente chi ha una formazione universitaria ha maggiori possibilità di essere assunto, considerato che il 70% dei dipendenti ha una laurea, che può portare anche più velocemente ad una stabilizzazione contrattuale.

Tornando agli ambiti di occupazione, la ricerca di VC Hub Italia ne cita diversi, molti dei quali appartenenti all’area tecnico-scientica: ingegneria, scienze economiche e informatica. Tra queste, le figure più richieste sono di alta specializzazione, come software engineering, back end technology, data management & advanced analytics e product management.

Esempi di figure professionali attualmente ricercate da startup innovative

Userbot è una startup italiana che coniuga intelligenza umana e artificiale per implementare il settore dei big data. Tante le posizioni aperte, tra cui General Manager, Digital Manager, Product Manager, Backend Developer, WordPress Developer.

Find Your Doctor è un’agenzia del lavoro dedicata ai PhD (Dottorato di ricerca). Nell’ambito del servizio DocEdu, stanno selezionando ricercatori con competenze ed esperienze di programmazione in C++, allo scopo di formare il personale tecnico di un’importante azienda, specializzata in telecomunicazioni, tecnologia wireless e 5G.

Fler, invece, è una startup che sta sviluppando il primo shameless brand attraverso una self-care routine, composta da prodotti per la depilazione e per la cura del corpo, distribuiti online attraverso un modello in abbonamento. Per raggiungere i loro obiettivi aziendali, sono alla ricerca di un CFO & Head of Growth (direttore marketing) che dia il suo supporto nella visione strategica e finanziaria del business; una persona ambiziosa, con capacità di problem-solving e un approccio proattivo allo sviluppo del business per raggiungere gli obiettivi nel modo più efficiente possibile.

GlassUp è una startup con sede a Modena, che realizza smartglasses per realtà aumentata ed è alla ricerca, per ampliamento del proprio organico, di un addetto after-sales con ottime conoscenze informatiche. Il candidato/a ideale – fanno sapere dall’azienda – deve essere in possesso di diploma di maturità o laurea in discipline tecnico- informatiche, con una buona conoscenza di sistemi operativi, networking, protocolli di rete, avendo maturato una precedente esperienza, anche breve, nella riparazione o assistenza informatica.