Non dobbiamo mai sottovalutare un problema, ma soprattutto la nostra capacità di affrontarlo: il problem solving, soprattutto oggi che i contesti aziendali e lavorativi in generale si trovano di fronte a nuove sfide e cambiamenti, è tra le soft skill più apprezzate
Ogni giorno, sia sul lavoro che nel privato, abbiamo a che fare con tanti problemi diversi, alcuni banali e facilmente risolvibili, altri meno. Soprattutto in ambito lavorativo, però, saper gestire i problemi con un approccio efficace è molto importante per il benessere dell’azienda nel suo complesso, oltre che per rinforzare le proprie capacità e rendersi una risorsa sempre valida.
Il Problem Solving, sotto questo punto di vista, è tra le soft skills più ricercate dalle aziende, soprattutto oggi che l’avvento del digitale e di nuovi mezzi per svolgere le attività richiedono la capacità di elaborare soluzioni diverse a problemi inediti. Questa capacità di analisi e risoluzione dei problemi può essere affinata ed allenata come un qualsiasi altro processo mentale. Come?
Problem Solving: cos’è e come tenere allenata questa skill
“Il Problem Solving è un gap tra lo stato attuale e quello desiderato”: è la definizione che ne diedero gli studiosi MacCrimmon e Taylor nel 1976, i quali inquadrarono quindi questa capacità come il processo da seguire per trasformare qualcosa in ciò che si desidera trovando delle alternative. Chi possiede questa competenza riesce a focalizzarsi sugli aspetti positivi del problema ed è in grado di pianificare obiettivi e trovare soluzioni, avendo già acquisito un metodo valido nella raccolta delle informazioni.
Come anticipato, sempre più aziende sono alla ricerca di persone con questa soft skill: il Problem Solving rappresenta un valore aggiunto per un candidato, perché le imprese utilizzano nuovi modi di vedere e affrontare le difficoltà, favorendo il cambiamento di prospettiva per lavorare con maggiore efficienza.
Ma quali caratteristiche definiscono la capacità di problem solving? Eccone qualcuna:
Capacità di ascolto. È molto importante, innanzitutto, saper ascoltare per poter identificare un problema e riuscire a risalire alla sua origine. Potrebbero esserci degli aspetti sottovalutati o nascosti: è lì che spesso sta la soluzione.
Capacità di analisi. L’analisi del problema è il primo passo per studiare e formulare delle ipotesi al fine di trovare soluzioni e vie alternative per raggiungere un obiettivo che ha trovato un ostacolo nel suo percorso.
Capacità di valutazione. Per riuscire a guardare un problema sotto diversi punti di vista e prospettive e scegliere la via migliore per risolverlo, tenendo anche conto di tutti i fattori che l’hanno determinato.
Capacità di prendere decisioni. Per formulare e impostare un piano di attuazione della soluzione scelta e desiderata il decision making è un’altra skill fondamentale e complementare al Problem Solving.
Capacità di gestire lo stress. Di fronte ad un problema che sembra essere irrisolvibile, farsi prendere dal panico è molto semplice per tante persone. Più si perde il controllo della situazione e la lucidità, però, più la mente si offusca e la soluzione al problema si allontana.
Capacità di concentrarsi sulla soluzione. Allacciandosi alla capacità precedente, focalizzarsi su un problema non riuscirà a risolvercelo: è sempre opportuno, invece, focalizzarsi sulla soluzione. Se persistiamo a guardare solo il problema, infatti, il nostro cervello si focalizzerà su pensieri negativi, che a loro volta scateneranno emozioni negative fino a renderci incapaci di vedere una via d’uscita.
Oltre ad allenare queste capacità, esistono anche delle tecniche che possono aiutare a sviluppare e affinare questa preziosa skill. Attraverso le mappe mentali, ad esempio, si possono scomporre situazioni complesse, comprendere le difficoltà e definire il problema per più facilmente arrivare alla sua soluzione. Oppure, anche il brainstorming è molto utile per analizzare il problema e definire un piano d’azione per affrontarlo e superarlo: la “tempesta di cervelli”, infatti, è una tecnica-stimolo molto adatta per generare nuove idee e soluzioni.
Una volta individuate le possibili soluzioni ad un problema, è necessario scegliere quelle più tollerabili in caso di fallimento del nostro “piano”. Quando poi agiamo seguendo il piano impostato è molto importante monitorarlo in corso d’opera e valutarne gli esiti e il successo: se infatti ci accorgiamo che la soluzione desiderata non si sta realizzando, abbiamo il tempo di cambiare strategia limitando i “danni”.
Problem Solving: 5 consigli per perfezionare questa capacità
Infine, queste 5 azioni possono aiutarci a rinforzare le nostre capacità di risoluzione dei problemi:
Acquisire più conoscenze nel proprio settore. Con una base teorica forte, trovare le soluzioni ai problemi nel proprio campo è più semplice.
Cercando modi per confrontarsi con i problemi. Affrontare situazioni inedite è uno stimolo forte per migliorare la capacità di Problem Solving.
Osservando gli altri. Per prendere spunto e ampliare le proprie conoscenze.
Conoscendo se stessi. Per avere consapevolezza dei propri limiti personali e provare a superarli.
Evitando di farsi prendere dal panico. L’ansia, come abbiamo detto, è nemica del pensiero critico, quindi può solo influenzarci negativamente.
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