Esistono diversi tipi di intelligenza a cui corrispondono differenti atteggiamenti all’interno di un gruppo di lavoro. Alcune caratteristiche di ogni comportamento sono innate, mentre altre vengono sviluppate nel tempo a seconda delle esperienze di vita: chi sono i leader e i gregari

Lavorare in team è una delle competenze che i giovani che si affacciano al mondo del lavoro devono necessariamente aver sviluppato. Il matematico scozzese John Craig spiega così il team working: “Non importa quanto un uomo possa fare, non importa quanto coinvolgente la sua personalità possa essere, egli non farà molta strada se non sarà in grado di lavorare con gli altri”. Secondo Craig oltre a saper fare è importante saper essere, ed è fondamentale la volontà di ognuno di definire il proprio ruolo e il proprio apporto all’interno del gruppo. Affinché il team working sia efficace è quindi importante che ognuno riconosca la propria personalità, con tutti i suoi punti di forza e di debolezza.

Ci muoviamo ormai in uno scenario diverso e più complesso dove il lavoratore deve essere parte integrante dell’organico e contribuire al successo generale: globalizzazione, innovazione tecnologica e l’accelerazione delle interconnessioni generata dalle comunicazioni online sono solo alcuni degli elementi che ci hanno messo di fronte all’evidenza che unire le forze è l’unica strada percorribile per un’organizzazione che punta in alto.

I vantaggi del lavorare in team

Il team è costituito da un gruppo di persone, con competenze e personalità peculiari, le cui prestazioni, interazioni e relazioni convergono verso il raggiungimento di un obiettivo ben preciso, comune e condiviso. Affrontare gli ostacoli e creare soluzioni insieme, rende le persone del team più soddisfatte e le incoraggia a sentirsi orgogliose del loro contributo, inoltre lavorare in un gruppo unito alimenta il senso di appartenenza all’azienda. Un dipendente che lavora a un progetto da solo si sente sotto pressione: il carico della responsabilità e il timore di sbagliare possono limitarlo nello sviluppo di nuove idee e soluzioni innovative. Lavorare all’interno di una squadra consente ai membri di assumersi più rischi, poiché si sentono supportati dal gruppo. Ma un team non può essere considerato tale semplicemente perché formato da un gruppo di individui: Il perfetto funzionamento del team working dipende in maniera imprescindibile da una serie di processi, psicologici, motivazionali e pratici. L’abilità di un imprenditore che intende costruire una squadra funzionante sta nel riuscire ad individuare le persone giuste, a motivarle e a renderle un’entità unica che condivide una finalità ben precisa.

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I diversi tipi di intelligenza: differenze tra leader naturali e gregari

Esistono diversi tipi di intelligenza a cui corrispondono differenti atteggiamenti all’interno di un gruppo di lavoro. Alcune caratteristiche di ogni comportamento sono innate, mentre altre vengono sviluppate nel tempo a seconda delle esperienze di vita. Abbiamo analizzato alcune delle caratteristiche dei due principali atteggiamenti che emergono nel contesto lavorativo: quello dei leader naturali e quello dei gregari.

I leader naturali hanno solitamente un buon livello di autostima e fiducia in sé stessi, sono dotati di un’intelligenza emotiva che gli permette di comprendere in maniera empatica le esigenze degli altri membri del team. Inoltre, hanno la capacità di prendere decisioni anche sotto pressione e sono solitamente persone estroverse con ottime capacità di comunicazione.

Punti di forza di una personalità leader:

Sicurezza: è fondamentale per gestire le critiche a cui inevitabilmente si espongono prendendo decisioni.

Carisma: il concetto di carisma nella leadership è stato introdotto da Max Weber. Secondo la teoria della leadership carismatica, è essenziale che il leader possieda qualità e abilità fuori dall’ordinario.

Resilienza: il leader si espone più degli altri, andando spesso incontro a situazioni avverse; la capacità di riprendersi facilmente da critiche e giudizi negativi è importante per andare avanti.

Punti di debolezza:

Scarsa umiltà: i leader carismatici devono essere umili, ma questa dote può entrare in contrasto con le loro caratteristiche principali e non essere sempre pienamente sviluppata. L’umiltà è fondamentale per valorizzare i propri collaboratori.

Mancanza di autovalutazione: l’abilità di “guardarsi” è tipica del leader, ma questa non è sempre accompagnata dalla capacità di osservarsi e migliorarsi.

Per quanto riguarda i gregari, nel ciclismo sono quegli atleti che hanno caratteristiche fisiche ottime ma non abbastanza da fare i capitani; non hanno una spiccata padronanza delle proprie forze o una capacità di recuperare le energie così elevata da consentirgli di rendere al massimo in una competizione logorante. Tuttavia, questi sono fondamentali per portare il capitano alla vittoria. Anche nel contesto lavorativo il gregario ha solitamente bisogno di un leader che lo ispiri e lo motivi, poiché deve poter collaborare ed essere coinvolto in una squadra. La sua intelligenza è orientata alla realizzazione di un obiettivo comune in cui crede con la stessa determinazione di un leader.

Punti di forza di un gregario:

Fedeltà: il gregario è fedele all’obiettivo comune che fa proprio e persegue con tenacia

Capacità di ascolto: l’ascolto è una dote fondamentale e il gregario è solitamente aperto al mondo e alle sue dinamiche

Riconosce il genio altrui: riconosce l’innovazione e il genio puro e lotta insieme al leader per il raggiungimento di uno scopo comune.

Punti di debolezza:

Insicurezza: la mancanza di fiducia e di sicurezza in sé stesso può rendere un gregario un semplice esecutore

Scarsa personalità: nell’esprimere un parere il gregario tende a non contraddire mai il leader, mettendo a volte da parte le sue opinioni anche se giuste e valide

Emerge dunque infine come quella del leader e del gregario siano due intelligenze interdipendenti: l’ambizione e il bisogno di emergere caratterizza i primi che però non potrebbero arrivare mai al loro scopo senza l’aiuto e le capacità dei secondi. Essere un leader non significa delegare e distribuire i compiti, ma qualcosa di molto più complesso. Non basta essere bravi coordinatori, ma bisogna vestire i panni del motivatore e di colui che, all’occorrenza, è pronto a collaborare operativamente. Un leader deve essere una persona disponibile al confronto e all’ascolto e soprattutto a riconoscere sempre con umiltà il ruolo fondamentale dei gregari che collaborano con lui.