Quando diciamo sì a qualcuno, dobbiamo assicurarci di non dire no a noi stessi: tutti i pregi dell’assertività sul lavoro (di cui non siamo sempre consapevoli)

Leggete questo articolo, e dite se non vi riconoscete: per la maggior parte dei lavoratori dire di no a una richiesta extra del capo, dei colleghi o di un cliente è incredibilmente complicato. Come mai? Perché saper dire di no non è affatto scontato, né semplice per molte persone. La motivazione è che, di fronte ad una o più richieste – soprattutto se queste vengono “dall’alto”, tendiamo a volerle accontentare tutte, nel timore di deludere, di non essere ben visti o addirittura di perdere il posto di lavoro.

Eppure, saper dire di no equivale a rispettarsi e rispettare il posto di lavoro, oltre che svolgere le attività in modo serio e professionale. Essere sommersi da compiti e scadenze, infatti, ci rende improduttivi e può avere effetti così negativi che definirci poi stressati potrebbe essere riduttivo. D’altronde, come si dice, quando abbiamo troppe cose da fare finiamo per farle tutte male. Un bel “no, mi spiace, non posso” spesso può risultare non solo la soluzione più giusta, ma anche quella più professionale.

Diventare persone (e lavoratori) assertive – cioè in grado di rispettare i propri bisogni insieme a quelli degli altri – però, non è affatto semplice. Ma perché non riusciamo a dire no? Come imparare a farlo in modo efficace e garbato?

L’assertività sul lavoro

Hai mai sentito parlare di assertività?  Si tratta della capacità di un soggetto di riconoscere le proprie esigenze e di esprimerle all’interno del proprio ambiente in modo chiaro e diretto. Nell’ambiente di lavoro, quindi, chi è assertivo è capace di farsi valere pur nel rispetto degli altri e delle loro esigenze. In poche parole è capace di dire di no.

Perché non riusciamo a dire di “no”

Ma cosa scatta nella nostra mente quando non riusciamo a dire di no? Essenzialmente, abbiamo paura di:

  • irritare l’interlocutore
  • ostacolare l’interazione con il team
  • non risultare aziendalista
  • guastare i rapporti con i superiori

Non riuscire a dire mai no fa innescare uno squilibrio tra le richieste organizzative e le risorse o le esigenze personali del lavoratore, che finisce per entrare in una condizione di stress che può sfociare nel burnout.

4 modi per riuscire a dire “no” in modo efficace ma garbato

Il libro La 25esima ora, i segreti di produttività di 300 startup che funzionano, di Guillaume Declair, Bao Dinh e Jérôme Dumont contiene degli ottimi consigli su come diventare persone assertive sul posto di lavoro.

  1. Imparate a proteggere il vostro tempo produttivo. È fondamentale, per tutelare il vostro tempo e il vostro impegno, schermarvi dalle sollecitazioni esterne. Se volete portare a termine un’attività senza essere disturbati, trovate il modo di farlo e che gli altri rispettino i vostri momenti di concentrazione.
  2. Fate un elenco preciso dei vostri obiettivi settimanali. Conoscendo perfettamente i vostri impegni, avrete modo di distribuirli nella settimana e di stabilire le priorità. Con un piano di lavoro ben definito di fronte a voi, riuscire a dire no ad una richiesta aggiuntiva sarà molto più semplice (almeno, avrete la “scusa” pronta!).
  3. Non siate impulsivi, chiedete più tempo per pensarci. Di fronte all’ennesima richiesta del vostro superiore o collega, non date subito una risposta, ma prendete tempo per riflettere ed elaborare una “strategia”.
  4. Giocate la carta della colpevolezza. Di fronte ad una nuova richiesta quando la vostra “to do list” è già satura, chiedete a cosa dovreste rinunciare per soddisfarla. Chi chiede, se messo di fronte alla vostra agenda già piena o alle sue responsabilità, si renderà conto (che il vostro è un garbatissimo NO!).

Ora capite quanto è importante l’assertività sul lavoro?

 

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Dealogando (@dealogando)