Un buon clima organizzativo genera effetti positivi sia sui lavoratori, che saranno maggiormente concentrati e soddisfatti del loro lavoro, sia sull’organizzazione nel suo complesso, che si tradurrà in buone performance per il raggiungimento degli obiettivi aziendali
Dopo il lockdown, quando buona parte dei lavoratori sono tornati in sede, le aziende si sono ritrovate a cambiare i loro modelli organizzativi per adattarli alle nuove esigenze. Per questo motivo, è tornato centrale il tema del clima aziendale, ovvero la percezione che hanno i lavoratori dell’organizzazione per cui lavorano e della soddisfazione professionale che ne traggono.
Sviluppare sul posto di lavoro un buon clima aziendale è uno dei fattori che contribuiscono a migliorare la qualità degli ambienti lavorativi e ad aumentare l’impegno dei propri dipendenti: è come un’equazione matematica, più il dipendente è soddisfatto, più crescerà l’azienda per cui lavora, sia in termini di reputazione che di fatturato. Ma come si misura il clima in un’azienda? Quali sono gli indicatori?
Analisi del clima aziendale
Il clima organizzativo – o aziendale – viene inteso come l’insieme di percezioni, credenze e sentimenti che i lavoratori elaborano rispetto al posto in cui sono impiegati, al lavoro che svolgono e alla soddisfazione professionale che ne traggono.
L’analisi del clima aziendale riguarda in particolare la qualità delle relazioni tra gli individui che fanno parte di un’organizzazione, ma anche la relazione tra individuo ed organizzazione. Essendo percezioni soggettive che ciascun lavoratore ha, vengono incessantemente negoziate, influenzate e ricostruite.
Per misurare il clima organizzativo vengono analizzati diversi fattori: per prima cosa si prende in considerazione il vissuto dei collaboratori che, pur rappresentando una dimensione psicologica dell’azienda, è indispensabile per il raggiungimento degli obiettivi di business. Successivamente si considerano i punti di forza e le aree di miglioramento, che fotografano e rilevano le criticità, e infine si individuano le aree di intervento per avviare i cambiamenti che si ritengono necessari.
L’indagine del clima aziendale si sviluppa in 5 fasi ed è un valido strumento gestionale e di comunicazione se condotta con attenzione in ogni fase di realizzazione.
Le 5 fasi da seguire per svolgere l’analisi del clima aziendale
La prima fase consiste nella definizione degli obiettivi strategici: sarà il manager a dare l’avvio al progetto d’indagine e sarà sempre lui – solitamente con l’ausilio di una consulenza esterna – ad individuare le dimensioni del contesto organizzativo su cui indagare.
Il secondo step è la preparazione dell’indagine del clima organizzativo e la scelta della metodologia; si può procedere con interviste o questionari. In questa fase sarà necessario: preparare il contenuto delle domande, selezionare il campione di dipendenti da coinvolgere nel processo e definire il budget.
Nella terza fase si distribuisce il questionario al personale coinvolto nell’indagine, a seguito di una comunicazione aziendale interna, in cui la direzione si impegna ad attuare i cambiamenti che dovessero rendersi necessari.
La quarta (e quinta) fase dell’indagine consiste, poi, nell’analisi e nella valutazione dei dati rilevati, solitamente realizzate da personale specializzato che riporterà i risultati finali allo staff. È questo il vero momento di dialogo e confronto tra tutti i soggetti che compongono l’azienda: esaminando i dati raccolti, troveranno insieme un modo per potenziare quel che va bene e correggere ciò che è da migliorare.
Perché è importante analizzare il clima organizzativo
Comprendere come le persone vivano i diversi aspetti dell’organizzazione aziendale per cui lavorano è fondamentale per rilevare le differenze nella percezione che possono esistere tra manager e dipendenti, tra nuovi entrati e lavoratori “storici”, o tra le diverse divisioni.
Un buon clima genera effetti positivi sia sui lavoratori, che saranno maggiormente concentrati e soddisfatti del loro lavoro, sia sull’organizzazione nel suo complesso, che si traduce in buone performance per il raggiungimento degli obiettivi aziendali.
Al contrario, se l’analisi del clima è negativa, significa che i dipendenti non si sentono parte dell’azienda, non ne condividono i valori e le politiche. Ne deriva una sensazione di maggior fatica e distacco: le persone, infatti, avranno più difficoltà nello svolgere il loro lavoro, perché attiveranno maggiori resistenze psicologiche, e si impegneranno meno per un’azienda per cui non sono orgogliose di lavorare, con la conseguenza che anche la reputazione dell’azienda può essere minata (se non distrutta).
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