Non possiamo mai dire: le cose vanno bene. Semmai: le cose non vanno male. Dobbiamo essere paranoici. Il percorso è difficilissimo. Siamo dei sopravvissuti e l’onore dei sopravvissuti è sopravvivere. – Sergio Marchionne
Abbiamo scelto questa frase di Sergio Marchionne, apprezzato manager italiano scomparso prematuramente, per tirare le somme di questo primo anno di Dealogando. Ma anche per dire che tutti noi, oggi, abbiamo l’onore – e l’onere – di essere dei sopravvissuti: se dovessimo contare tutte le cose che sono successe e cambiate da quando abbiamo messo online questo progetto editoriale non ci basterebbe tutto il cyberspazio e rischieremmo di annoiarvi inutilmente. Anche perché siamo tutti protagonisti della rivoluzione che ha travolto la nostra società, colpita da una pandemia che ci ha lasciati senza equilibrio: quindi non c’è niente che non sapete già, niente che non avete già visto da soli, nessuna trasformazione che non avete dovuto, per forza, (mal)digerire.
Il Covid-19 ci ha spinto a cambiare, a cercare un equilibrio nuovo, a spingerci oltre il confine di noi stessi, delle nostre abitudini. Oltre gli schemi, i modelli e i paradigmi che ci hanno inseguito in quell’era che oggi potremmo facilmente – e quasi ironicamente – definire Avanti Covid (A. C.). Di quell’era ci mancano tante cose, ma altre siamo ben felici di essercele scrollate di dosso: anche se non possiamo dire che oggi tutti abbiamo a che fare con il vero smart working (che è ben altra cosa rispetto al telelavoro), senza dubbio abbiamo potuto vedere quanti sconfinati orizzonti di produttività esistono oltre il modello del lavoro slegato dal monte ore, e legato a doppio filo con gli obiettivi da raggiungere.
Abbiamo fatto i conti con la necessità dell’evoluzione, della crescita, della trasformazione e ci siamo resi conto, quando tanti di noi dovevano partecipare alla riunione Zoom o impostarne una su Google Meet, che il digitale è un universo sconfinato che non finisce con lo scrollare sopra e sotto un feed pieno di cose che si fermano nella nostra testa solo qualche secondo. Che non termina con like, follower, condivisioni e selfie, ma che ci serve, ci serve tanto, per vivere meglio, per guardare verso il futuro e per riappropriarci di alcuni spazi che l’imperativo “devi stare in ufficio dalle 9 alle 18” ci aveva tolto.
Ci siamo trovati sotto un “diluvio tecnologico” e molti erano senza ombrello, compresi coloro che questa rivoluzione avrebbero dovuto iniziarla già da un po’: come manager e imprenditori, di cui il nostro magazine (soprattutto la nostra pagina Instagram) spesso racconta le “gesta”, per tracciare il percorso che alcuni grandi – visionari, innovatori – hanno fatto fin qui, e avere un’idea di quello che sarà. Oggi, senza dubbio, stiamo affrontando una tempesta dalla quale usciremo con nuove consapevolezze: la prima è che non può esserci business che non sia umano e sostenibile. Sembrano essere proprio queste due le parole chiave dei prossimi anni, e quello che ci auguriamo è che il concetto di valore possa sempre più riguardare le persone e meno il capitale: o meglio, ci auguriamo che la ricchezza possa sempre più essere un punto di partenza, oltre che un punto di arrivo.
Che le persone abbiano sempre più spazi di crescita, e che in questi spazi possa entrarci tutto quello che rende una persona un lavoratore in grado di dare sempre di più alla sua azienda, perché quell’azienda riesce a capire quanto è importante il suo lavoratore. Che tra le priorità del mondo del lavoro, quindi, possa essere data maggiore importanza al work-life balance, alle differenze retributive di genere, come maggior spazio alla leadership gentile, quella proiettata all’ascolto, dove il “boss” è anche un coach, una fonte d’ispirazione, un punto di riferimento nel workplace. Che le soft skills diventino importanti tanto quanto le hard skills, in un ambiente che possa essere sempre più equo mentre valorizza le diversità di ognuno.
Questo magazine, nato in piena pandemia, in un anno ha raccontato molti dei cambiamenti che stanno disegnando il cosiddetto “New Normal” e si propone orgogliosamente di continuare a raccontare l’imprenditoria, il business e il mondo del lavoro da un punto di vista inedito e attraverso nuove iniziative e progetti. Nella speranza che quello che facciamo e scriviamo possa essere non solo un luogo dove informarsi, ma anche una guida per chi non vuole restare solo un “turista” di questa nuova normalità, ma contribuire a definirne sia i contorni che l’essenza.
La Redazione
Gli sfondi Dealogando quotes per smartphone
Per festeggiare il primo anno di Dealogando abbiamo deciso di farti un regalo, degli sfondi per smartphone realizzati interamente da noi, con delle frasi celebri di imprenditori e innovatori che per noi sono quotidiana fonte di ispirazione…e speriamo lo siano anche per te! lo sfondo che preferisci e, se ti va, condividilo nelle stories su Instagram taggando @dealogando.
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