“Cari candidati quando trovate aziende che vi propongono questo metodo sappiate che sono aziende che valutano in base al merito”. Marianna Poletti, Founder e CEO di Just Knock ci racconta come funziona il Blind Hiring, la “selezione al buio” che permette di essere assunto senza pregiudizi.
Letteralmente “selezione al buio”, il blind hiring è una tecnica di ricerca del personale nella quale il recruiter prima di addentrarsi nella lettura del cv nasconde volontariamente alcune informazioni socio-demografiche come sesso, età, nazionalità, titolo di studi. In sostanza gli HR valutano i candidati in base ad una prova pratica senza conoscere le loro informazioni principali (età, sesso, provenienza geografica, scuole frequentate). Adottata inizialmente negli Stati Uniti, si sta diffondendo negli ultimi anni anche in Europa e in Italia.
Blind Hiring in Italia: il metodo Just Knock
Molte società come Deloitte, EY, Virgin Money, BBC hanno scelto di adottare il Blind Hiring.
In Italia Just Knock si è fatto portavoce di questa filosofia e aiuta candidati a aziende ad incontrarsi attraverso il metodo del Blind Hiring .
Marianna Poletti, Founder e CEO di Just Knock, ci racconta in pochi minuti come funziona questa nuovo metodo di selezione. Ascolta l’intervista:
Come funziona il blind hiring
L’obiettivo del Blind Hiring (noto anche come blind recruitment) è scegliere la persona più adatta al ruolo senza che il selezionatore sia influenzato da quello che in psicologia viene definito come “distorsione cognitiva”, cioè pregiudizi più o meno consci che hanno una grande influenza nel momento della scelta di un candidato.
Test di logica a distanza, chat testuali, colloqui in stanze semi-buie, prove pratiche sono solo alcuni degli esempi di questa innovativa modalità di selezione che viene utilizzata dalle maggiori aziende per garantire una totale obiettività.
Anche il candidato beneficia di alcuni vantaggi: la “selezione al buio” infatti abbassa i livelli di ansia dovuti alla situazione, permettendo una maggiore concentrazione sulla performance e aumentando le chance di essere assunto in base alle competenze acquisite.
Il Blind Hiring mira a rimuovere tutti i dettagli socio-demografici che potrebbero influenzare il processo decisionale. In questo senso, la “selezione al buio” può aiutare a superare alcuni, se non tutti, i pregiudizi inconsci (unconscious bias) che spesso portano a trascurare persone provenienti da contesti differenti dal nostro
Blind Hiring: perché ha successo
Il modello riscuote successo perché:
- favorisce il merito senza che il giudizio finale venga influenzato da giudizi inconsapevoli;
- le assunzioni risultano più obiettive e accurate;
- chi viene assunto sviluppa una maggiore consapevolezza delle proprie potenzialità;
- i dipendenti sono più motivati perché hanno già avuto una prova pratica di cosa comporta il lavoro.
I vantaggi del Blind Hiring per l’azienda
Le realtà aziendali che hanno deciso di implementare programmi di blind hiring, hanno registrato diversi vantaggi:
- la creazione di un ambiente di lavoro più eterogeneo e inclusivo aumenta la produttività del team. Con l’assunzione alla buio, puoi costruire un ambiente di lavoro diversificato in cui persone di diversa estrazione sociale e culturale possono lavorare insieme. Un tale ambiente di lavoro genera idee e dà più colore all’azienda. In questo modo si ottiene un approccio di lavoro non lineare in cui individui diversi usano le loro idee per contribuire alla crescita e all’innovazione aziendale.
- Scelta del candidato migliore grazie all’uso di metodi di valutazione più predittivi. Il tradizionale processo di assunzione limita l’accesso dei veri talenti in un’azienda. Con il blind hiring, puoi testare il vero talento impostando metodi di valutazione non convenzionali. Ad esempio, se vuoi assumere un geniale web designer per la tua startup appena lanciata, non è necessario affidarsi su una certificazione ma si può ideare un contest basato su un progetto in cui “gareggiano” diversi candidati. Chi ha creato il progetto ritenuto migliore è idoneo a ricoprire il ruolo.
- Meno casi di assunzioni “di parte”: è normale vedere persone incompetenti che lavorano in un’azienda che finiscono per fare più male all’azienda che bene. Tali assunzioni sono il risultato dei pregiudizi che derivano dal metodo di assunzione tradizionale, basato appunto su un sistema di credenze, simpatia personale o pregiudizio sociale. Con l’assunzione al buio, le aziende si assicurano di assumere solo la persona più adatta in base alle sue competenze e non sulle base delle sue credenziali accademiche, genere o origine etnica.
- Le aziende possono assumere candidati che si adattano alla loro specifica cultura del lavoro. Immaginiamo di lavorare per un’agenzia pubblicitaria che vive di persone altamente creative. In questo casi l’azienda è interessata ad assumere persone in grado di pensare fuori dagli schemi. Con un programma di blind hiring, puoi trovare quelle menti creative senza l’aiuto del criterio di assunzione tradizionale che sottolinea la qualifica accademica e l’esperienza professionale.
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