La pandemia ha provocato danni difficili da riparare, con migliaia di posti di lavoro andati persi e tante aziende chiuse o sull’orlo del fallimento. Ma ha anche accelerato la digitalizzazione e ora le banche si preparano ad assumere personale con competenze sempre più specifiche: la metà delle richieste sarà per laureati in discipline STEM
È quello delle banche il settore che, almeno al momento, sembra procedere in controtendenza – visto il periodo – con nuove assunzioni di personale. Diversi istituti di credito, infatti, vista la forte accelerazione avvenuta nel corso del 2020 per quanto riguarda la trasformazione digitale, hanno bisogno di ampliare, e diversificare, il proprio bacino di personale, attingendo questa volta in particolare da quello dei laureati in discipline STEM. Si tratta di un trend che inizia oggi e che si consoliderà nei prossimi anni, nel corso dei quali si assisterà ad una riduzione, pari al 50%, della richiesta da parte delle banche di laureati in economia e di una parallela crescita di quelli in queste materie.
Sciences, Technology, Engineering, Mathematics: questo il significato dell’acronimo STEM, che fa dunque riferimento ai titoli ottenuti in materie scientifiche e che puntano a far ottenere allo studente una preparazione il più possibile completa su quelle che saranno le lauree più richieste del futuro. Skills tecnologiche e competenze digitali, infatti – come conferma anche un’indagine compiuta da Il Sole 24 Ore – saranno le più richieste nei prossimi anni, e non solo per quanto riguarda il settore bancario. “Stando alle indicazioni che arrivano dagli uffici HR, emerge che la quota dei laureati in economia sarà ancora la principale ma non andrà oltre il 50% dei neoassunti, mentre dovrebbe rimanere stabile al 20% la percentuale dei dipendenti in arrivo dalle facoltà umanistiche e giuridiche. In netta crescita invece, con punte fino al 30%, i laureati nelle cosiddette discipline stem”, si legge nell’articolo di Alessandro Graziani.
Molti istituti di credito, per via delle recenti trasformazioni, hanno ripensato anche ai loro modelli di business e sempre più realtà pensano ad una diversificazione delle proprie entrate; a “pesare”, poi, sulle attuali e future preferenze per le nuove assunzioni, anche l’esplosione del “digital banking”. Richieste, in particolare, figure come ingegneri, software developer, informatici, fisici. Ma quali sono le banche che si preparano ad assumere nuovo personale? E quali sono, nello specifico, le lauree STEM?
Cosa sono le lauree STEM?
Come anticipato, con lauree STEM ci si riferisce a quelle ottenute in discipline scientifiche (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica); secondo recenti studi, sarebbero quelle più richieste sul mercato del lavoro e protagoniste del più grande mismatch del nostro Paese per quanto riguarda domanda e offerta. All’inizio del 2020, infatti, il Sole 24 Ore aveva evidenziato che su 1,1 milione di offerte di lavoro da parte di aziende il 30,6% – 355mila posti – rimaneva “scoperto” per via della mancanza di profili adatti; si tratta di uno squilibrio del mercato del lavoro che assume i contorni del paradosso se confrontato con i dati sulla disoccupazione.
Secondo recenti report sui laureati italiani, in Italia solo l’1,4% dei ragazzi tra i 20 e i 29 anni si laurea in queste materie contro il 3,6% della Germania e il 3,8% del Regno Unito.
Nel dettaglio, secondo il Miur, sono considerate lauree STEM (di primo e secondo livello):
- tutte le classi di laurea dei gruppi architettura e ingegneria ad eccezione delle classi di laurea di primo livello in disegno industriale e di secondo livello in design;
- le classi di laurea del gruppo chimico-farmaceutico, ad eccezione delle lauree magistrali a ciclo unico in farmacia e farmacia industriale;
- le sole classi di laurea di primo livello in statistica e di secondo livello in scienze statistiche attuariali e finanziarie e scienze statistiche all’interno del gruppo economico-statistico;
- le classi di laurea del gruppo geo-biologico, ad eccezione della classe di secondo livello in biotecnologie agrarie;
- le classi di laurea del gruppo scientifico ad eccezione di Metodologie informatiche per le discipline umanistiche (secondo livello);
- la classe di laurea di secondo livello in nutrizione umana del gruppo medico;
- la classe di laurea di secondo livello in tecniche e metodi per la società;
- le classi di laurea di primo livello in diagnostica per la conservazione dei beni culturali e di secondo livello in conservazione dei beni architettonici e ambientali, scienze per la conservazione dei beni culturali e conservazione e restauro dei beni culturali (ciclo unico) del gruppo letterario.
Assunzioni banche: quali istituti cercano nuovo personale
Ecco quali realtà sono alla ricerca di nuovi profili da inserire nel loro bacino di personale:
Intesa San Paolo: 3500 assunzioni
L’obiettivo del piano di assunzioni di Intesa San Paolo è il turnover generazionale, dato che a molti dipendenti è stata data la possibilità di richiedere l’uscita volontaria per pensionamento o Fondo di Solidarietà.
Unicredit: 2.600 assunzioni
Unicredit ha intenzione di assumere 2.600 persone che potenzino l’organico con competenze tecnologiche e digitali dell’istituto di credito. Gli ingressi di personale avverranno entro il 2023.
Assunzioni banche: per Credem 200 nuovi ingressi
La banca etica emiliana, Credem, è alla ricerca di 200 profili e guarda sia ai neolaureati che a persone con un’esperienza già maturata nel settore. Anche in questo caso, il 20/30% dei profili richiesti dovrà avere lauree STEM, il 50% in economia e il restante in materie giuridiche, scienze politiche e materie umanistiche al fine di ricoprire posizioni commerciali e amministrative. In generale, l’istituto è alla ricerca di persone flessibili, con ottime capacità di apprendimento e relazionali. Tantissime le collaborazioni tra Credem e le università come il Politecnico di Milano, l’Università degli Studi di Modena e di Reggio Emilia, il Politecnico di Torino e l’Università Cattolica.
Bpm: 750 assunzioni
Banco Bpm è alla ricerca di 750 nuove leve da inserire nel suo organico a fronte dell’uscita di 1500 dipendenti che hanno raggiunto il pensionamento. L’istituto, tuttavia, prevede di chiudere ben 300 filiali nei primi 6 mesi dell’anno.
Bper: 450 assunzioni
Anche la Banca Popolare dell’Emilia Romagna sta continuando a rinnovare il suo organico dopo che nel 2019 aveva annunciato, tramite il varo di un piano industriale, l’uscita di 1289 dipendenti in seguito ad un accordo siglato dal Gruppo con i sindacati. L’istituto guarderà soprattutto a giovani e candidati con una preparazione digitale.
Assunzioni banche: 1000 ingressi per Mediobanca
Nella prospettiva di rafforzare la capacità distributiva delle reti, il Gruppo ha intenzione di inserire 400 nuovi dipendenti (gestori affluent/Premier e private banker) e 600 consulenti finanziari (a contratto, ma non come dipendenti).
Bnl Bnp Paribas: 580 assunzioni
L’accordo siglato con i sindacati prevede l’inserimento di 75 nuove risorse a fronte di 150 uscite volontarie di personale. Entro il 1 aprile 2022 l’istituto rafforzerà con nuovi ingressi di personale la rete commerciale e il comparto IT.
Banca Mediolanum: 200 assunzioni
Saranno soprattutto donne le protagoniste della campagna di assunzioni portata avanti da Banca Mediolanum, anche se non mancheranno ingressi anche fra i più giovani per la gestione di Flowe (conto online attento alla sostenibilità ambientale). L’istituto, nello specifico, andrà alla ricerca di software engineer, data engineer, social media manager, visual/UI designer, IT technical analyst e junior interaction designer UX.
Illimity Bank: 30 assunzioni
Sono tutti profili digital e tech quelli di cui è alla ricerca Illimity Bank: digital marketing planner, software developer, tech lead front end, big data architect, data scientist.
Younited Credit
La fintech al 100% online è alla ricerca di un product owner, un corporate communication specialist, un sales and delivery manager, uno stage per risk & pricing junior, un compliance&internal control senior officer.
Assunzioni banche: 300 nuovi profili per Credit Agricole
Anche questo Gruppo guarda soprattutto ai giovani e alle donne nella prospettiva del completamento del piano di assunzioni iniziato nel 2018 e che proseguirà nel prossimo triennio.
Banca Sella: 764 assunzioni
Sono previste quasi 1000 nuove assunzioni nel piano industriale 2021/2023 di questo istituto, presentato alla Fabi e alle altre organizzazioni sindacali dai vertici del gruppo.
Ing: 100 assunzioni
Verranno ricercati per inserire nuove leve nell’area tech e di gestione del dato i nuovi profili che Ing ha intenzione di inserire nei prossimi mesi. Tra le figure richieste development engineers, data management experts e system administrators, esperti di risk modeling, anti riciclaggio e rischio operativo.
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