Secondo i dati del Waste Watcher International Observatory nell’anno della pandemia gli italiani hanno migliorato il loro comportamento e diminuito gli sprechi alimentari: nel 2020 sono finiti nella spazzatura 27 kg di cibo pro-capite (529 grammi a settimana), l’11,78% in meno (3,6 kg) rispetto all’anno precedente. Si parla quindi di oltre 222.000 tonnellate di cibo salvato dallo spreco in Italia (per la precisione, 222.125 tonnellate) e di un risparmio di 6 euro pro capite, per un totale di 376 milioni di euro risparmiati a livello nazionale in un anno. Si è attestato a 6 miliardi e 403 milioni di euro lo spreco alimentare domestico nazionale lo scorso anno, e ha sfiorato il costo di 10 miliardi di euro l’intera filiera dello spreco del cibo in Italia.
In occasione della Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare – istituita per la prima volta in Italia nel 2014 con lo scopo di sensibilizzare cittadini, istituzioni e operatori a prevenire gli sprechi e quest’anno celebrata lo scorso 5 febbraio – si è tenuto al Palazzo delle Esposizioni, qualche giorno prima, l’evento “Dispensa Stellata”, uno showcooking in piena sicurezza e nel rispetto delle normative anti-Covid tutto dedicato al riuso creativo delle specialità gastronomiche delle feste di Natale. Protagonisti delle ricette anti-spreco le eccellenze del Consorzio Zampone e Cotechino Modena IGP.
Presente all’evento il prof. Luca Falasconi – massimo esperto per quanto riguarda lo spreco alimentare in Italia e curatore del progetto 60 Sei ZERO promosso dal Ministero dell’Ambiente, l’Università di Bologna – DISTAL e la campagna Spreco Zero – che, riportando dati e numeri, ha fatto il punto della situazione sul tema e ci ha raccontato come è andata durante quest’ anno di pandemia. “Nel 2020 abbiamo registrato un miglioramento dei comportamenti all’interno delle mura domestiche. Rispetto al 2019 c’è stato un calo del 12%, che ha fatto attestare lo spreco pro capite annuale intorno ai 27 kg. Ciò significa che a livello nazionale abbiamo risparmiato circa 376 milioni di euro, soldi che possiamo pensare di reinvestire in cibo di miglior qualità. Se acquistiamo cibo più sano ci sarà un miglioramento della nostra salute e quindi, a maggior ragione, è necessario ridurre lo spreco. Si tratta di azioni importantissime e che rendono più raggiungibile uno degli obiettivi che l’ONU si prefigge per il 2030: quello, appunto, di dimezzare lo spreco alimentare.”
Nell’ottica del riciclo, il Presidente del consorzio Paolo Ferrari ha sottolineato proprietà e caratteristiche dello Zampone e del Cotechino di Modena IGP, fornendo dei consigli utili su come riutilizzare questo prodotto e sfruttarlo durante tutto l’arco dell’anno. “Lo zampone e il cotechino sono due prodotti di eccellenza che purtroppo vengono riconosciuti e consumati solo nel periodo di Natale e che bisogna destagionalizzare, dato che è possibile declinarli in tante ricette semplici e innovative”.