Sostenibilità, innovazione, skills digitali: secondo il DG dello storico ateneo della capitale sono questi i temi più importanti di oggi e quelli su cui deve focalizzarsi l’attenzione e la curiosità dei giovani talenti del domani. “La normalità è un concetto a geografia mobile – racconta Lo Storto a Dealogando – ed essere sostenibili ha un’accezione non solo ecologica ma anche economica e sociale”.
Sono 11.983 le startup innovative presenti oggi sul territorio nazionale, ovvero un +10,1% rispetto a dicembre del 2019, ed è proprio questo il dato parlante che evidenzia il cambio di passo generale a cui stiamo assistendo. Stando al rapporto “The Digital Skills Gap in Europe” della Commissione Europea, infatti, 9 lavori su 10 richiederanno skills digitali e, a rafforzare tale proiezione, è stata senza alcun dubbio la pandemia, che ha sì tolto posti di lavoro ma ne ha anche creati degli altri, favorendo processi di trasformazione, fusione e mobilità in ambito professionale.
Abbiamo avuto a che fare con il boom senza precedenti di piattaforme online e con la grande accelerazione dell’app economy (+30% di download e + 25% di transazioni app) e, per capitalizzare al meglio questi nuovi presupposti dalle forti potenzialità, è importante partire dalla formazione dei futuri talenti.
Il direttore generale della Luiss Giovanni Lo Storto approfondisce per Dealogando alcune delle tematiche cardine dei nuovi corsi della storica università romana, i quali hanno tutti la parola innovazione come denominatore comune. Tra le Lauree Magistrali spiccano gli indirizzi Data Science and Management, Law, Digital Innovation and Sustainability e si tratta di un pacchetto didattico davvero rivoluzionario, che ha come obiettivo quello di remare in direzione ostinata e contraria rispetto alla tendenza che, fino a oggi, ci vedeva al 22º posto nell’Unione Europea nell’integrazione delle tecnologie digitali. Impossibile nutrire incertezze, allora, sul fatto che la formazione cosiddetta “infinita” sia la prima ricetta per un domani migliore, popolato da professionisti capaci di estrarre conoscenza e valore dai dati, grazie a un aggiornamento continuo circa le nuove logiche di apprendimento.
Intelligenza artificiale, big data, cybersecurity, sostenibilità non sono altro che la base del principio della multidisciplinarietà, intesa non come insieme di saperi generici e indistinti ma come incontro di eccellenze e specializzazioni. Le imprese, mai come ora, sono chiamate infatti a non pensare più a breve termine ma a investire su sviluppo e capitale umano in chiave strategica e di lungo periodo. Centrale sarà, dunque, il ruolo della ricerca all’interno di questa perenne corsa in cui non ci sono mai arrivi.
“Il paese ha bisogno di ragazzi e ragazze che si formino sulle competenze digitali”
ha spiegato il Direttore Giovanni Lo Storto a Dealogando,
“Per questo Luiss ha pensato di lanciare, visto anche il difficile periodo economico, un progetto per ampliare il numero di borse di studio, così da rendere la sua didattica sempre più accessibile. Dopo la campagna United for Luiss Learning, iniziativa di solidarietà volta alla creazione di un fondo emergenza Covid-19, l’Ateneo ha infatti pianificato per il prossimo anno accademico l’assegnazione di circa 1.000 borse di studio grazie a progetti come Coltiva un talento, International Training Program e STEM Scholarship for women”.
Sul tema skills digitali il Direttore Lo Storto ci ha raccontato “42 Roma Luiss”, la nuova scuola di coding rivolta ai talenti con skill digitali, che coinvolge 150 ragazzi e permette di imparare a creare software di programmi attraverso la scrittura di codici. Si tratta di una chance fondamentale per il futuro inserimento nel mondo del lavoro.
Infine un focus sul binomio innovazione e sostenibilità. Per Lo Storto si tratta di due parole chiave nel percorso formativo Luiss e spazi e attività vengono continuamente dedicati a sensibilizzare i ragazzi su questi argomenti, ormai profondamente legati all’identità dell’Università.
Il Prof. Giuseppe Francesco Italiano, Direttore del Corso di Laurea Magistrale in Data Science and Management, del Master in Cybersecurity e del Master in Big Data and Management presso la Luiss Business School, si è soffermato, nella sua intervista per Dealogando, sull’importanza di coniugare skill digitali e tecnologiche con la capacità di saper comunicare efficacemente ciò che i dati producono e ci dicono. Dare significato ai dati è dunque la priorità per le aziende odierne.