In questa fase difficile delle nostre vite il consumatore ha incluso l’integratore alimentare tra gli acquisti fondamentali e Sirt500 si inserisce tra quelli capaci di stimolare naturalmente la produzione di sirtuine e quindi il rinnovamento cellulare, rafforzando e modulando il sistema immunitario

Mai come oggi è importante prestare attenzione alla nostra salute e una sana alimentazione, unita all’assunzione di integratori naturali che possono essere fondamentali per proteggerci e rafforzarci. Secondo i dati del Centro Studi FederSalus a fine 2019 il mercato degli integratori alimentari ha raggiunto in Italia un valore di circa 3,6 miliardi di euro, in crescita del 3,6% rispetto al 2018: si tratta di dati che evidenziano la solidità e la dinamicità di questo settore, capace di innovare e con un’occupazione in costante crescita.

Giovanni Ciallella, founder di Sirt500

In questa fase difficile delle nostre vite il consumatore ha incluso l’integratore alimentare tra gli acquisti fondamentali e Sirt500 si inserisce tra quelli capaci di stimolare naturalmente la produzione di sirtuine e quindi il rinnovamento cellulare, rafforzando e modulando il sistema immunitario. Abbiamo intervistato Giovanni Ciallella, founder della Sirt500 per scoprire, oltre ai benefici di questi integratori, la storia di un’impresa italiana nata a partire da un prodotto elaborato in sede universitaria dall’Istituto di Ricerca San Raffaele, dall’Università La Sapienza e da quella di Miami.

Aprire un’azienda innovativa basandosi su una scommessa, un prodotto fitness elaborato dalle università: raccontateci la vostra storia d’impresa.

Abbiamo aperto SIRT500 SAGL dopo essere riusciti a depositare un brevetto mondiale relativo ai 15 anni di studi e sperimentazione di David Sinclair sull’attivazione di queste magiche proteine che si chiamano sirtuine; quando Sinclar aveva venduto sitris pharmaceutical alla società Glaxo, avevamo notato che, incredibilmente, sul sito americano dei brevetti mancava una delle ultime formule utilizzate da Sinclair, tra l’altro quella maggiormente “biodisponibile” e quindi l’abbiamo brevettata.

Abbiamo deciso di focalizzarci sulle sirtuine e di intraprendere questa avventura dal momento che esiste tantissima documentazione scientifica e clinica relativa ai polifenoli, e in particolare all’attivazione delle sirtuine.

Gli integratori Sirt500 possono essere dei validi alleati per la nostra prevenzione?

Il nostro sistema immunitario è costantemente sotto attacco da parte di agenti chimici, atmosferici e radioattivi, a cui si aggiungono gli effetti di una cattiva alimentazione, dovuta alla vita frenetica e stressante che conduciamo. Se non mangiamo tutte le cose sane di cui avremmo bisogno diventa sempre più necessaria un’integrazione con elementi vitali per il nostro organismo. Stress e cattiva alimentazione, tra l’altro, accelerano i processi di ossidoriduzione che avvengono nel nostro corpo e ciò porta alla diminuzione di queste proteine chiamate sirtuine, molto importanti per la rigenerazione cellulare e per il nostro sistema immunitario. 

All’interno di Sirt 500 Plus, insieme ai polifenoli ad alta densità e ad altissima biodisponibilità, sono stati inseriti elementi quali cromo, zinco e selenio, necessari a una miriade di funzioni vitali delle nostre cellule. Inoltre, dopo i quarant’anni le infiammazioni che abbiamo nel corpo creano un’aggregazione piastrinica e un aumento della densità del sangue: per questo motivo è stato inserito l’onokiol, un fluidificante potente del sangue oltre che un attivatore di sirtuine.

Integratori, come distinguere i prodotti di qualità da quelli “fake”?

In base alla sperimentazione e alla varietà di istituti che l’hanno portata avanti sul prodotto specifico. Come piccola azienda svizzera abbiamo investito in ricerca e sviluppo oltre 500mila euro, visto che non avevamo ritenuto sufficienti i trials già prodotti dalla Sitris Pharmaceutical di David Sinclair e da altre aziende che stavano lavorando su polifenoli e sirtuine. Abbiamo coinvolto diverse università specializzate in varie aree.

Oltre all’antinvecchiamento ci stiamo occupando di risolvere problematiche neurologiche con l’Università di Tor Vergata, mentre con l’Istituto San Raffaele stiamo facendo dei trials sul Reverse Aging e con l’università di Miami stiamo testando una variazione della formula per l’incremento di secrezione insulinica da parte delle isole pancreatiche relativamente al diabete di tipo 2.

Quali sono le tendenze dell’industria healthcare e fitness da tenere d’occhio?

Insieme al professor Camillo Ricordi dell’università di Miami stiamo portando avanti il progetto Fit for pandemic, un’iniziativa che si occupa di longevità sana.

L’obiettivo del progetto del professor Ricordi è quello di allungare l’aspettativa di vita, ma anche di renderci più forti e più sani nel lungo periodo. Sicuramente le ultime tendenze si concentrano sul wellness, sul benessere e sulla possibilità di avere un sistema immunitario che ci faccia ammalare di meno e, soprattutto, che tenga lontane le patologie gravi.