Alle superiori per quattro anni, invece di cinque, imparando a diventare imprenditori e acquisendo le competenze necessarie a lanciare una microimpresa, o a diventare startupper. Ora che la prima classe si è diplomata Daniele Manni, docente di Informatica all’istituto tecnico di Lecce Galilei frequentato dai diplomati, racconta a Dealogando il primo esperimento italiano di scuola che prepara all’imprenditorialità.

Quattro anni di scuole superiori invece di cinque, con un’offerta didattica che oltre alle materie tradizionali prevede insegnamenti finalizzati all’autoimprenditorialità e ad acquisire quelle soft skills oggi indispensabili in un mondo del lavoro in continua mutazione. Succede a Lecce, all’Istituto tecnico Galilei Costa Scarambone, dove a luglio scorso si è diplomata la prima classe sperimentale nata per far acquisire agli studenti la mentalità e gli strumenti per diventare imprenditori. Un’iniziativa di Daniele Manni, docente di Informatica che nel 2020, proprio per via del carattere innovativo e non convenzionale del suo metodo di insegnamento, è stato il primo prof italiano a vincere il Global Teacher Award, il “premio Nobel” degli insegnanti.  “I ragazzi si allenano a diventare problem solver, acquisiscono soft skills e diventano resilienti”, spiega Manni, che ha raccontato a Dealogando come è iniziato questo percorso e parlato del valore aggiunto di questa classe per i giovani, che oggi hanno di fronte a loro diverse sfide, ma spesso pochi strumenti per affrontarle. La classe ha il nobile – e utilissimo – intento di colmare un vuoto nel sistema scolastico, preparando i suoi studenti ad essere gli startupper di domani, a lanciare (o gestire) una propria iniziativa imprenditoriale.

Di recente Manni ha acquisito la cattedra anche in Changemaking e Creatività, materie sperimentali che vengono aggiunte a quelle più tradizionali, come italiano, matematica o diritto, e che arricchiscono la formazione dei ragazzi, rendendola più attuale e spendibile nel mondo del lavoro di oggi. A seguire vi sono anche Debate, Comunicazione e Dialogo in lingua madre.

La sperimentazione nasce da un’iniziativa lanciata dal ministero dell’Istruzione nel 2018. “La proposta – spiega Manni – era quella di configurare classi di scuola superiore che avessero una durata di quattro anni invece dei canonici cinque. Si doveva presentare un progetto, ed è così che è partito l’esperimento per quanto riguarda la classe di imprenditorialità”. “Anche se in verità”, aggiunge il professore, “da sempre cerco di arricchire le mie lezioni di informatica e spingere i ragazzi verso questo percorso”.

 

A lezione (soprattutto) di soft skills: le materie del corso

Il professor Daniele Manni

“Inizialmente pensavamo di renderle alternative, poi abbiamo deciso di inserirle tutte: durante le lezioni si apprendono soft skills quali la leadership, per capire cosa significa essere un buon leader e si dialoga con startupper”. E ancora “si impara ad esempio a lanciare un nuovo paio di sneaker sul mercato e sui social in modo da avere presa sui giovani”. Oppure “si creano cruciverba” o  ci si forma con gli origami giapponesi, “creando nuove forme oltre quelle tradizionali”.

“I ragazzi sono inoltre coinvolti nel percorso di cambiamento dell’offerta scolastica e chiamati a dare il loro contributo, in termini di idee, su come vorrebbero la scuola del futuro”. Una classe terza, racconta Manni, “si sta per esempio dedicando al lancio di un magazine sportivo”. L’impegno dei docenti, alle prese con nuovi insegnamenti da impartire, comprende anche i contatti con il territorio. “E in questo caso i ragazzi sono stati invitati a partecipare alle conferenze stampa della squadra del Lecce”.

La riduzione da cinque a quattro anni della durata del percorso scolastico non sembra essere stata affatto un problema. “Anche secondo i miei colleghi non ci sono differenze rispetto alle classi quinquiennali, in termini di preparazione”, sottolinea Manni. Non ci sono mancanze o lacune “perché basta rimodulare il percorso”.

“Insegno ai ragazzi che fallire è normale e la fiducia in se stessi”

Ora che il traguardo dei primi diciotto diplomati è stato raggiunto, la soddisfazione è tanta. “I ragazzi hanno risposto bene alla sperimentazione”, sostiene orgoglioso il docente, dalla cui classe sono usciti quattro studenti con il massimo dei voti, uno con la lode, e non ci sono stati punteggi inferiori a 68.

Quando parla dei suoi studenti Manni vorrebbe che tutti diventassero imprenditori ma – come normale – “non tutti dispongono della stoffa necessaria”. Una volta terminato il ciclo “al massimo un dieci per cento della classe metterà in piedi una startup”, spiega. E, del resto, quasi tutti i suoi studenti hanno già manifestato la volontà di proseguire gli studi con l’università, alla quale però arrivano con un vantaggio, quello di aver già posto le basi di “una mentalità imprenditoriale”.

I ragazzi, infatti, acquisiscono quelle soft skills così decisive nella vita come nel lavoro e, soprattutto, “imparano a gestire un fallimento e a capire che non è la fine del mondo”, spiega Manni, “dato che nella vita di un imprenditore succede di continuo”. La scuola tradizionale non fornisce questo tipo di strumenti e competenze, “non allena a sbagliare un orale o una verifica scritta”. Questi ragazzi si arricchiscono del sapere più bello, “ovvero la fiducia in sé stessi, come riferiscono anche i genitori”.

 

Un’offerta formativa a prova di futuro?

Come detto, l’esperimento va a colmare uno dei tanti vuoti attualmente presenti nella “didattica mainstream”: “L’istituto tecnico deve preparare i ragazzi al lavoro e fornirgli gli strumenti per i professionisti che saranno domani. Oggi continuiamo a non offrire loro una preparazione specifica, ma materie troppo generiche”. Non solo gli istituti, ma anche i licei secondo il docente “dovrebbero insegnare ai giovani ad affrontare le sfide attuali del mondo del lavoro”. L’obiettivo è rendere i ragazzi in grado “di affrontare le difficoltà in modo diverso, apprendendo competenze che peraltro oggi non servono solo a un imprenditore, ma anche a un professionista”.

 

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