Quando la tecnologia incontra le esigenze della vita quotidiana, i risultati sono sempre sorprendenti. Ecco come è nato Trilly Shoes, il brand di scarpe con tacco estensibile

La storia delle scarpe con il tacco risale al Quattordicesimo secolo, da allora la loro struttura non è mai stata modificata e milioni di donne, amanti di questo accessorio sempre di moda, nel tempo si sono abituate a soffrire o a portarsi scarpe di ricambio.

Come spesso accade è la tecnologia a venire in aiuto delle nostre esigenze quotidiane e in occasione della “Maker Faire Rome – The European Edition”, in programma dal 10 al 13 dicembre, verranno presentate le Trilly Shoes, le prime scarpe con tacco estensibile. I founders di Trilly sono Veronica Crisafulli e Alessandro Filosa.

Abbiamo intervistato Veronica, 26 anni, Ceo e Co-Founder di Trilly, dopo un’esperienza pluriennale in shoes sales e marketing in Italia e Inghilterra. Ha studiato all’ Accademia di Moda e costume e ha approfondito il tema della sostenibilità con un corso accelerato della Copenhagen Business School. Insieme a lei abbiamo cercato di scoprire come funziona questa rivoluzionaria tecnologia completamente made in Italy.

Come nasce Trilly?

Founder Trilly shoesTrilly nasce per rispondere a un’esigenza sempre più sentita dalle donne di tutto il mondo, quella di coniugare comodità e stile. Oggi, nel 2020, la donna svolge una vita quotidianamente molto dinamica e le scarpe con il tacco rappresentano una vera e propria passione per milioni e milioni di donne, ma indossarle ogni giorno può essere davvero scomodo e molto doloroso.

Trilly è una soluzione a questo problema. Rispetto a dieci o venti anni fa il nostro stile di vita è totalmente cambiato (e lo sarà sempre di più) e con esso devono evolversi anche le nostre scarpe. 

Trilly è la prima tecnologia applicata ad una scarpa con tacco da donna, in cosa consiste e come funziona?

La nostra tecnologia consente al tacco di alzarsi e abbassarsi con un click. Attraverso questa tecnologia brevettata semplice e smart l’utente potrà scegliere se alzare o abbassare il tacco su 3 diverse altezze (bassa, media e alta) in totale sicurezza e con un semplice click.

L’ergonomia (e quindi il confort) non è compromessa poiché il nostro design è stato studiato appositamente per mantenerla al variare della posizione. Il nostro tacco può sorreggere oltre i 200 kg, il pulsante invisibile di attivazione si trova nella parte interna del tacco, lontano dal suolo, questo consente un utilizzo più igienico e pulito.

Il nostro tacco infine svolge una funzione unica cioè quella di connettersi con lo smartphone. Infatti, avvicinando il cellulare alla scarpa, si aprirà automaticamente una pagina internet che mostrerà il mondo della nostra filiera produttiva. Faremo vedere tutto quello che c’è dietro la nostra innovazione, dal produttore, alla scelta dei materiali. Renderemo così semplice, trasparente e ancor più importante la tematica della sostenibilità legata al nostro prodotto.

Un’ultima parte molto importante è che Trilly è stata sviluppata attraverso la metodologia del Design Thinking della Stanford University. Questo significa che la nostra ricerca stilistica sui modelli che usciranno è stata co-realizzata con le utenti reali: donne comuni che sentono il problema quotidiano delle scarpe con il tacco e che si sono appassionate al nostro progetto. Con loro siamo in contatto ogni settimana.

 

Le Trilly Shoes sono realizzate con materiali ecosostenibili, quanto è importante che tecnologia e sostenibilità oggi vadano di pari passo?

Le Trilly Shoes sono realizzate in Italia con materiali ecosostenibili, più nello specifico con pellami derivanti da scarti organici e naturali, il sottopiede 100% riciclabile e il tacco in plastica riciclata. Nel 2020 e nel futuro, qualsiasi nuova tecnologia, per essere davvero rivoluzionaria, deve prima di tutto rispettare l’ambiente.

Troppo spesso al termine tecnologia viene data un’accezione negativa, associata all’idea di spreco di risorse per la sua realizzazione e all’incentivo al consumismo. È fondamentale che il progresso sia in grado di andare verso un futuro sempre più sostenibile, lo sviluppo tecnologico deve aiutare a diminuire l’inquinamento e non generarlo.

La stessa Maker Faire 2020 sarà un ottimo esempio di questo, tantissimi espositori hanno realizzato nuove tecnologie attente all’ambiente e allo smaltimento dei rifiuti.

In base alla vostra esperienza, come definirebbe la situazione delle start up in Italia? Sono una realtà radicata o che ancora fatica a crescere all’interno dell’economia italiana?

Trilly Shoes è seguita da circa un anno dal Cercal Lab, il centro di ricerca e sviluppo situato nel distretto di San Mauro Pascoli e fondato dai più grandi brand del lusso al mondo in materia di scarpe. Il Cercal realizza costantemente progetti volti allo sviluppo delle competenze di chi opera nel comparto calzaturiero e alla diffusione della cultura tecnica del settore.

Quella delle start up è fortunatamente una realtà che sta crescendo nel nostro Paese anche se in ritardo rispetto ad altri, basti pensare all’America dove hanno fatto da precursori aziende come Google Facebook, Amazon e Twitter e c’è da sempre maggiore sostegno a questa realtà. Ma l’Italia non è da meno in termini di idee e innovazione e le start up sono sempre più diffuse. Nel 2021 lanceremo sul mercato il nostro progetto su Kickstarter, la più nota piattaforma al mondo di crowdfunding rewards per il lancio di prodotti fisici.

Maker Faire sarà per noi un’occasione aprirci a nuove partnership con aziende o con chiunque fosse interessato ad approfondire la nostra visione di futuro.