Le regole del mondo del lavoro sono in continua evoluzione, e avere un supporto per l’orientamento può rivelarsi fondamentale. Abbiamo intervistato Erika del Pomo, life&career coach e creatrice della piattaforma YOU Uno spazio per te

Entrare nel mondo del lavoro e orientarsi tra le innumerevoli offerte non è sempre facile, soprattutto in un periodo di cambiamenti come quello che stiamo affrontando. Commettere errori e sentirsi spaesati è più comune di quanto pensiamo, perché le realtà lavorative sono diverse e seguono regole che cambiano di continuo. Ecco perché a volte è importante avere un supporto, una guida per crescere e orientarsi al meglio. Da questa necessità nasce YOU Uno spazio per te, piattaforma di life&career coaching ideata da Erika del Pomo.

Si tratta di uno spazio pensato non solo per favorire la crescita personale e professionale, ma anche per dare la possibilità a tutti di interfacciarsi con realtà molto diverse tra loro.

Ma quali sono gli step essenziali per aumentare la propria consapevolezza personale e professionale? E quanto è importante la scelta scolastica, universitaria e lavorativa per la nostra vita? Ecco i consigli di Erika del Pomo…

Erika del Pomo YOU Uno spazio per te

Partiamo dalle presentazioni: chi sei e cosa fai?

Sono una life&career coach specializzata in orientamento scolastico, personale e professionale. Ho deciso di occuparmi di orientamento perché durante il mio percorso di studi universitari ho avuto un attimo di smarrimento, e solo dopo tanto lavoro ho ritrovato la strada. Ora, grazie a questa esperienza personale e alla mia formazione, accompagno le persone verso il raggiungimento dei loro obiettivi!

Com’è nato YOU?

Dal punto di vista pratico, You Uno Spazio Per Te è nato quest’estate, ma in realtà ho iniziato ad elaborare questo progetto quando ero all’ultimo anno dell’università, partendo proprio dalla necessità di orientarsi e supportarsi a vicenda.

You è un luogo di crescita, di scambio e di orientamento, attivo sul web e sui social.

Con chi hai maggiormente a che fare? E quali sono le situazioni-tipo che ti trovi ad affrontare con YOU?

Lavoro per lo più con persone che vogliono inserirsi o reinserirsi nel mercato del lavoro. Non ho un’età di riferimento perché il coaching può essere applicato a tutte le età. In generale possiamo dire che lavoro con persone che vogliono intraprendere questo percorso perché sentono che il coaching potrebbe aiutarli a raggiungere i loro obiettivi.

Dal punto di vista dell’orientamento scolastico, lavoro molto con ragazzi che stanno effettuando il passaggio dalle scuole medie a quelle superiori, o dalle superiori all’università. Mi concentro anche sulla ricerca del metodo di studio e fornisco un supporto per la didattica a distanza.

Per quanto riguarda l’orientamento professionale, invece, mi occupo di bilancio delle competenze e curriculum, oltre che di inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro. Un ambito fondamentale di cui mi occupo è la conciliazione famiglia-lavoro. 

Ovviamente il coaching vi aiuterà a raggiungere i vostri obiettivi, purché si tratti di obiettivi realistici. Dico questo perché molto spesso siamo portati a credere che i progetti di orientamento e coaching funzionino come una bacchetta magica, ma non è così. Io posso aiutare e accompagnare le persone verso il raggiungimento degli obiettivi finali, ma bisogna sempre fare affidamento sulle proprie potenzialità, che sono la base di partenza fondamentale.

Quali sono gli errori più comuni quando si parla di stesura del CV e colloqui di lavoro?

Mi capita molto spesso di vedere i curriculum in formato europeo, senza foto o senza firma, oppure molto lunghi. Invece ad oggi è essenziale avere un curriculum creativo, che metta subito in risalto le nostre competenze e potenzialità e che ci identifichi come persone “uniche”. Inoltre, è molto importante aggiungere una lettera di presentazione, attraverso la quale possiamo mostrare subito chi siamo e che competenze abbiamo.

È importante, poi, ricordare sempre la differenza tra competenze e conoscenze. A mio parere, non dobbiamo considerare solo lavori di cui abbiamo grande esperienza, perché l’esperienza si acquisisce lavorando e nel corso del tempo. 

Come è cambiato il mondo del lavoro in questo 2020 così particolare?

Oggi, con il mercato del lavoro in continua evoluzione (soprattutto a causa dell’emergenza sanitaria) ha acquisito un ruolo fondamentale essere proattivi e reattivi al cambiamento, così come è importante continuare a studiare, per aggiornare sempre le nostre skills (sia hard che soft) ed essere sempre appetibili nel mercato del lavoro.

Quali consigli daresti a chi vuole affacciarsi al mondo del lavoro ma non sa da dove iniziare?

Il mio consiglio per chi si sta per affacciare sul mercato del lavoro è di crearsi una propria unicità. Non possiamo essere tutti uguali, ognuno di noi ha la propria professionalità. Come ripeto sempre ai ragazzi delle scuole superiori che seguo, abbiamo davanti a noi un futuro molto ampio e pieno di possibilità: dobbiamo guardare a questa pandemia come ad un’opportunità per cambiare e reinventarci.

Sicuramente ci sono delle difficoltà maggiori rispetto al passato, proprio per il momento particolare che stiamo vivendo, ma dobbiamo avere la capacità di andare oltre e di proiettarci verso il futuro, tenendo a mente che quello che stiamo facendo oggi (soprattutto dal punto di vista della formazione) ce lo ritroveremo in futuro.