Nonostante la crisi wedding, le idee non si fermano: Isabella Ferone e Klarida Gjoni hanno creato Eclektica, una collezione di abiti da sposa scomponibili.
Un cambiamento di paradigma totale nel settore moda wedding: questa è la mission che si propongono Isabella Ferone e Klarida Gjoni, le fashion designer che hanno creato Eclektica, una collezione di dodici abiti da sposa scomponibili, che si possono assemblare e ri-assemblare per creare la soluzione perfetta per il momento più bello di ognuna. Accanto a questa innovativa chiave design, non manca un’alta attenzione sulla sostenibilità del comparto moda che passa anche dalla lotta agli sprechi in un settore fatto sì di grande bellezza ma anche, a volte, di eccessivi dispendi di economie e risorse. Due giovani stiliste che non si sono arrese neanche davanti al duro colpo inferto al comparto wedding dall’epidemia Coronavirus: solo nello scorso maggio erano stati oltre 50mila i matrimoni cancellati in tutta Italia nel 2020. Noi di Dealogando abbiamo intervistato proprio Isabella Ferone, una delle due anime del progetto.
Quali sono i punti di forza di Eclektica e quale l’anima?
I punti di forza della nostra collezione sono qualità, sostenibilità, versatilità e adattabilità. Qualità perché realizzata solo in tessuti pregiati 100% seta. Sostenibilità perché privilegiamo materiali made in Italy per diminuire l’impatto di CO2 dei trasporti e perché i nostri abiti, essendo scomponibili, sono facilmente riutilizzabili in una seconda occasione. Versatilità perché è una collezione formata da dodici capi che abbinati tra loro in maniera differente formano diversi abiti da sposa, ognuno seguendo uno stile particolare. Adattabilità perché sono realizzati su misura con la possibilità di apportare variazioni secondo lo stile e l’unicità di ogni sposa. L’anima della nostra collezione è racchiusa nel suo nome: “ECLEKTICA”, un nome che nasce dall’immaginaria combinazione della parola italiana eclettica e da quella albanese eklektic, stesso il significato, stessa l’idea. Un termine che racconta la capacità di arrivare ad un risultato armonico partendo da elementi semplici e distinti.
Che tipo di formazione hai? La moda è sempre stata una tua passione?
Sin da piccola ho sempre amato disegnare, creare e realizzare. Il mondo della moda mi ha sempre affascinato, ma solo all’età di trent’anni ho deciso di intraprendere un percorso formativo in questo campo. Prima di quel momento avevo completato i miei studi in giurisprudenza e da diversi anni lavoravo come consulente per progetti di accoglienza e integrazione dei richiedenti asilo in Italia. Amavo quello che facevo, ma nel profondo di me c’era una parte creativa che aveva bisogno ditrovare voce. Per questo, armata di coraggio e determinazione, ho deciso di iscrivermi al Polimoda Fashion Institute di Firenze, specializzandomi in Modellistica e Design. Conclusi i miei studi sono partita per il Portogallo dove ho lavorato per Traces of Me, un brand portoghese di abbigliamento dallo stile casual ed elegante. Per Traces of Me ho contribuito a realizzare le collezioni F/W 18-19 e S/S 19 prendendomi cura dei vari step che ci sono dietro ogni collezione, partendo dal disegno dell’idea fino ad arrivare alla realizzazione del prototipo finale. Tornata in Italia ho deciso di iniziare qualcosa di mio ed ora eccomi qua a vivere il sogno di portare un’aria di novità nel mondo dei matrimoni, creando abiti da sposa su misura unici e totalmente fatti in modo artigianale. Così è nato Eclektica.
Sostenibilità e moda, un binomio oggi inscindibile? Qual è il tuo contributo in tale direzione?
Si, la moda oggi non può assolutamente prescindere dal concetto di sostenibilità. Si tende a parlare sempre di più di moda sostenibile e il consumatore, per fortuna, è oggi assai sensibile a questo tema. Anche le grandi catene del fast fashion stanno cercando di orientarsi in questa direzione, anche se, a mio avviso, fast fashion e sostenibilità sono agli antipodi e mi sembrano due concetti in contraddizione. Il nostro contributo è quello di combattere le logiche di spreco del matrimonio, dietro cui negli anni si è sviluppato un grande business. L’abito da sposa Eclektica deve essere speciale e unico ed è giusto che mantenga la sua importanza, ma quello a cui noi teniamo maggiormente è che non sia un prodotto fine a sé stesso ma realizzato artigianalmente e con un buon rapporto qualità e prezzo.
In un momento come quello attuale il comparto wedding sta attraversando una forte crisi: quale la tua reazione e i tuoi propositi per cercare di non soccombere ma reagire con propositività?
Per noi è stato e continua ad essere un momento duro, come per molti. Siamo partite nella primavera del 2019 e poi è arrivato il Covid che ha portato tanta incertezza nel settore. I semi che eravamo riuscite a piantare non hanno avuto condizioni favorevoli per sbocciare, anche se nonostante ciò non sono mancati segnali positivi che ci hanno spinto ad andare avanti. ECLEKTICA è nata in questo momento di difficoltà, in cui ci siamo dette che le strade erano due: fermarci e soccombere oppure andare avanti proponendo una nuova idea per la stagione successiva e abbiamo optato per quest’ultima, perché crediamo fortemente che chi si ferma è perduto e perché la storia ci insegna che le idee migliori nascono nei momenti di maggiore crisi.
La sposa di oggi rispetto a quella di ieri: quali sono le macro differenze e perché?
Se penso alle spose di ieri mi viene in mente mia madre e il suo abito da sposa. Non era un abito da sposa classico, ma un bellissimo abito realizzato su misura da una famosa sarta romana. Un abito color avorio in pieghe di georgette di un’eleganza unica. Ancora oggi quando lo guardo, osservo ogni dettaglio e non posso che rimanere stupefatta della cura e perfezione con cui è stato confezionato. Mia madre è solo un esempio, perché se guardiamo gli abiti da sposa del passato delle nostre mamme e di celebrità di quel tempo, la differenza rispetto a oggi è enorme. Sicuramente era più facile trovare sarte professioniste capaci di realizzare abiti su misura unici e Roma era una delle città italiane che aveva più scelta su questo. Oggi tutto questo è andato scomparendo, e sempre di più ciò che viene proposto è un’idea della sposa che risponda a canoni ben precisi, pomposi ed esagerati che di elegante e sofisticato hanno ben poco. Inoltre vengono pagate cifre spropositate in confronto alla qualità offerta. Il perché di questa enorme differenza tra ieri e oggi sta necessariamente nelle regole che comandano il mercato, non solo nella moda ma in generale. È sempre più difficile trovare la particolarità, la qualità, l’autenticità. Per fortuna però sembra che stiamo andando verso un leggero cambio di prospettiva. La sposa oggi cerca sempre di più la semplicità autentica, stufa di quello che le viene proposto in giro.