«Volevamo trovare un modo che permettesse alle persone di investire sulla crescita professionale di creator talentuosi». Abbiamo chiesto a Martina Pavoncello, Community Manager di Believyn, di raccontarci come nasce questo progetto e quali sono le particolarità della startup
Don’t stop believing cantavano i Journey nel lontano 1981, anche se probabilmente la Generazione Z associa questa canzone alla colonna sonora di Glee, celebre commedia musicale del 2009. Chissà se quest’inno alla speranza abbia ispirato anche i giovanissimi ideatori di Believyn, la piattaforma che mette in contatto creator emergenti e utenti dei social, che hanno la possibilità di investire nel loro percorso di crescita.
Il progetto porta la firma di David e Daniel Raccah, rispettivamente Ad e Ceo di Believyn. Due fratelli che per carattere e formazione sono agli antipodi, ma allo stesso tempo si completano vicendevolmente.
David, il più grande, appena dopo essersi laureato in economia alla Sapienza, si trasferisce a Tel Aviv per conoscere ed entrare nel mondo delle startup, in una delle città più famose per lo sviluppo di questi progetti.
Daniel, invece, studente di ingegneria al Technion di Herzliya, una delle Università migliori al mondo in campo tecnologico, si è sempre appassionato al “funzionamento delle cose” e ha trovato in Believyn il posto giusto per mettere in pratica le sue competenze. Al progetto poi si sono uniti il direttore tecnico Yogev Lahyani, l’ingegnere Yogi Lidor, il responsabile della ricerca e sviluppo Wanny Miarelly e Martina Pavoncello, Community Manager.
In questo momento Believyng è stata selezionata da Mamram Association, acceleratore di starup israeliano che, in attesa del lancio ufficiale sul mercato, metterà a disposizione per tre mesi uffici, conoscenze e competenze per finalizzare il progetto. Ecco cosa ha raccontato a Dealogando Martina Pavoncello:
Believyn è una piattaforma che vuole mettere in contatto content creator e fan: come nasce l’idea e in che modo si possono creare interazioni?
L’idea di Believyn nasce dall’esigenza di trovare un mezzo che permetta alle persone di investire sulla crescita di talenti in cui credono. Le interazioni tra content creator e utenti, oggigiorno, sono piuttosto limitate e, per questo motivo, crediamo che ci sia bisogno di una piattaforma decentralizzata che possa far fronte a questo problema. Dunque, osservando quelli che sono gli scenari imprenditoriali attuali, nasce Believyn: una piattaforma in grado di mettere in relazione creator e fan, dove gli stessi creator potranno rilasciare delle “carte talento”, assicurando ai possessori benefit esclusivi.
Come in un gioco di società, sulla piattaforma ogni creator ha “una carta talento”, cosa sono e per cosa si usano?
Le carte talento sono delle figurine in cui vengono riportate le statistiche social di ogni creator. Una volta emesse sulla piattaforma, un numero limitato di utenti potrà acquistarle avendo diritto ad esclusivi vantaggi a seconda della tipologia di carte emesse e a discrezione del creator stesso. Inoltre con il passare del tempo, come un vero e proprio portfolio, le carte possedute potranno essere rivendute a prezzi maggiorati, in concomitanza con la crescita del creator stesso.
Quali sono, nello specifico, i vantaggi che gli utenti possono sfruttare sulla piattaforma di Believyn?
Believyn nasce per gli utenti stessi. Volevamo creare un mezzo che non puntasse soltanto al profitto, ma che certificasse all’utente di essere il fan numero 1. La nostra esigenza era quella di creare una piattaforma dove l’utente si sentisse in qualche modo parte del processo di crescita di un talento in cui crede, addirittura arrivando ad investire i propri soldi. Ci immaginiamo una serie di vantaggi per i possessori delle carte talento, quali video d’auguri personalizzati, vip priority pass per un concerto, accesso ad una community privata e quant’altro.
Nel progetto si parla anche di NFT (Not Fungible Token) da dove nasce questa scelta e quale sarà il loro utilizzo?
Gli NFT rappresentano un grande punto di forza del nostro progetto. Nella realizzazione delle carte talento volevamo creare qualcosa che rivendicasse proprio un certificato di unicità: in questo momento quale miglior mezzo esprime questo concetto se non gli NFT? Avere la conferma tramite una certificazione di essere l’unico possessore della carta talento del tuo creator preferito, spinge l’utente a voler investire su un qualcosa in linea con i suoi interessi, oltre a confermare il fatto di “esserci sempre stato” e “averci sempre creduto”.