Chi vive nelle grandi città spesso si scontra con problemi di spazio da risolvere velocemente. Nasce con questo obiettivo Wetacoo, la startup attiva su Roma che, nei prossimi tre anni, mira ad espandersi nei grandi centri urbani
Un trasloco imminente da organizzare, un appartamento che ha bisogno di una lunga ristrutturazione o semplicemente una casa con uno spazio ridotto, sono le tre situazioni-tipo che richiedono un deposito temporaneo dove poter custodire i propri oggetti, possibilmente senza troppo stress. A queste necessità va incontro Wetacoo, la startup romana pensata e fondata da Federico Prugnoli e Pierfrancesco Bosco, che insieme a Luca Pisano hanno messo le basi per questa giovane impresa ad inizio 2021. Dealogando ne ha parlato con uno dei founder, Federico Prugnoli.
Com’è nata l’idea di Wetacoo?
Eravamo a New York per fare un MBA (Master in business administration) e quando è scoppiata la pandemia, abbiamo dovuto lasciare la casa in affitto per fare ritorno in Italia. In quel momento abbiamo pensato che sarebbe stato bello avere un servizio che desse la possibilità di lasciare gli oggetti presenti nell’appartamento, semplicemente andando su un sito che si occupasse sia del ritiro che della restituzione. Questa esigenza si è unita ad altri bisogni che abbiamo avuto in passato, anche in altri contesti, e così abbiamo capito che la questione degli spazi era una necessità ricorrente.
Come avete reso questa idea un progetto concreto?
Dopo la scorsa estate abbiamo iniziato a cercare dei finanziatori. Il progetto di Wetacoo, è stato selezionato da Luiss EnLabs, il programma di accelerazione per startup di LVenture e lo scorso gennaio abbiamo costituito la società.
Come funziona il servizio?
Si tratta di una piattaforma web, ottimizzata anche per l’utilizzo da mobile, ma che al momento non è una vera e propria app: si va sul sito, si cerca il piano di spazio di cui si ha bisogno – che va da 1 a 20 metri quadri, e che include il ritiro, il deposito e la riconsegna – e si paga solo per lo spazio realmente utilizzato.
E questo è già un primo punto di forza rispetto ai competitors, che invece hanno un box di misura prestabilita.
Ci sono anche dei servizi extra a cui avete pensato?
Si. Abbiamo pensato ad una forma di assicurazione, il ritiro al piano – e non intendo piano terra, ma al piano effettivo – infine montaggio e smontaggio mobili con tariffa oraria. Selezionato il servizio ed il giorno del ritiro, in base agli slot liberi, scatta il pagamento su base mensile.
Wetacoo è nato a Roma, ma il servizio è stato pensato su scala nazionale?
Per il momento siamo attivi su Roma e provincia, ma per fine 2021 ci espanderemo anche a Milano. La previsione però è di coprire i grandi centri entro i prossimi tre anni: Torino, Firenze, Bologna, Napoli, Verona, Palermo. Abbiamo optato per le città più grandi semplicemente perché nei comuni più piccoli è meno complesso avere a disposizione dello spazio extra.
E’ possibile riconsegnare in un’altra città, per esempio a Milano, un deposito lasciato a Roma?
Questo non è proprio nel nostro Dna, però in caso di necessità siamo comunque in grado di riconsegnare in tutta Italia.
Esistono dei servizi simili a Wetacoo?
Ci sono i traslocatori tradizionali ed i self storage. Il business più vicino al nostro è il secondo, ma rispetto a loro cambia il concetto del servizio. Loro si avvicinano di più ad un business immobiliare in cui si compra dello spazio per un periodo di tempo e non c’è una gestione online da parte del cliente, ma solitamente è telefonica e soprattutto non c’è un servizio di ritiro e riconsegna, quindi è tutto a carico del cliente. Con Wetacoo il processo è tutto digitalizzato.