Tra gli obiettivi della startup italiana Erbert c’è l’espansione su Milano e la creazione di corner point diversificati per permettere a chiunque, ovunque sia, di avere un’alimentazione sana. Ad oggi sono poche le startup legate al mondo del food, ma il mercato è in espansione
Ad un anno esatto dall’avvio del laboratorio gastronomico e dall’apertura a Milano del primo negozio, Erbert, la startup italiana che promuove un’alimentazione sana, continua la sua crescita.
Creata da Enrico Capoferri, Erbert annuncia la chiusura di un round di investimento da oltre 5 milioni di euro che si sommano ai 5 già raccolti negli ultimi tre anni.
Il nuovo finanziamento è sostenuto in prevalenza dai soci storici guidati da Oltre Venture, primo fondo italiano di impact investing, che permetterà a Erbert un ulteriore sviluppo su Milano.
La ricetta vincente di Erbert per un’alimentazione sana
La giovane startup italiana punta su prodotti di qualità, come si legge anche sul loro sito. La mission di Erbert, infatti, è quella di proporre cibi con poco zucchero (rigorosamente meno del 15% in tutti i dolci), poco sale, impasti di farine non raffinate e tecniche di cottura studiate per preservare i nutrienti.
E, considerando il numero di persone che ogni giorno scelgono Erbert – transitano nel punto vendita di Milano circa 600 clienti al giorno a fronte dei quasi 5.000 piatti venduti – si può considerare una delle realtà italiane di successo, diventando un punto di riferimento per l’alimentazione sana ed equilibrata di molti milanesi.
Il nuovo format della startup Erbert: ready to eat
Oltre all’incremento dei negozi fisici di grande dimensione, con questo round di investimento, Enrico Capoferri, fondatore della startup, lancerà sia un nuovo format, il ready to eat, ovvero un take away da ritirare in pausa pranzo o da portare la sera a casa, sia implementerà l’e-commerce, potenziandolo attraverso una nuova piattaforma digitale attiva da settembre.
Capoferri in merito ai nuovi progetti ha dichiarato:
Noi di Erbert vogliamo che sempre più persone siano felici e stiano bene mangiando sano e naturale. Per questo abbiamo fatto un grande lavoro per realizzare prodotti freschi, leggeri e digeribili senza però rinunciare al gusto, che è il punto di partenza della nostra ricerca e dei nostri studi. Ora, grazie al nuovo round, vogliamo spingere e velocizzare lo sviluppo del “sistema erbert” per permettere a chiunque, ovunque sia, di mangiare cose buone, sane e semplici nel rispetto della salute e dell’ambiente che ci circonda.
Digitalizzazione e cibo: le startup italiane puntano sull’alimentazione sana
Il digitale è ormai arrivato anche a tavola – o meglio – ci porta a tavola piatti, cibi e prodotti in maniera veloce e smart. Per questo motivo anche il mondo delle startup italiane si sta dedicando all’evoluzione del settore del food, con un focus mirato soprattutto sull’healthy, ovvero sull’alimentazione sana.
Del resto, il business che lega cibo e tecnologia, secondo quanto stimato dal Future Food Institute, genera un volume d’affari che supera in Italia i 135 milioni di euro. Il trend è in crescita e i primi risultati degli investimenti suggeriscono come il ritorno sia considerevole.
Perché? Semplice: tutti nel mondo amano mangiare – tant’è che, come ha evidenziato un recente studio, una persona su cinque sogna addirittura il cibo.
Così come Erbert, anche altre startup si stanno muovendo in questo campo, ma non senza difficoltà, perché è difficile trapiantare queste realtà in piccoli centri urbani, come invece sta facendo la Francia, dove però c’è una maggiore digitalizzazione anche al di fuori delle grandi città. Tuttavia i numeri parlano chiaro: è aumentata la domanda di food delivery healthy tanto da far nascere nuove realtà imprenditoriali.
Altri esempi d’eccellenza di startup italiane legate al food
A confermare questo trend in crescita ci ha pensato anche Satispay. L’azienda italiana che ha varato un innovativo sistema di mobile payment ha annunciato la sua prima acquisizione: si tratta di AdvisorEat, la startup italiana fondata nel 2017 da Stefano Travaglia che per prima ha messo a punto un servizio pensato per consulenti aziendali e professionisti che, tramite l’app dedicata, seleziona e consiglia i migliori ristoranti – dalla cucina stellata allo street food gourmet – per ravvivare una trasferta o una colazione di lavoro, permettendo agli iscritti di accumulare punti da convertire in gift card, voucher o donazioni benefiche.
FoodScovery è una piattaforma che mette in contatto produttori sparsi in tutta Italia e i consumatori che vogliono portare sulle loro tavole prodotti genuini e di origine controllata. Cortilia, invece, porta “l’orto in casa”, WineOwine è, invece, la startup che tutti gli appassionati del buon vino (in particolare quello Bio) devono conoscere.
E ancora, Quomi, la piattaforma che risolve tutti i pensieri quando si invitano ospiti a casa, perché consegna a domicilio tutti gli ingredienti e le ricette per preparare da soli una cena coi fiocchi. Oppure NutriBees, che ti permette di ordinare cibo spacchettandolo per un’intera settimana.
Le idee ci sono, i giovani imprenditori si stanno mettendo in gioco. La sfida ora è proporre soluzioni innovative, con un occhio anche alla sostenibilità.