Novità per startup e pmi innovative: il Mise lancia un nuovo strumento per incentivare le persone fisiche ad investire in queste realtà. Prorogati di 12 mesi anche i tempi di permanenza nel registro speciale delle imprese
Il ministero per lo Sviluppo Economico ha definito, insieme al ministero dell’Economia, termini e modalità di attuazione del nuovo incentivo per le persone fisiche che decidono di aprire una startup o una PMI innovativa. Si tratta di un’agevolazione del 50% dell’investimento effettuato nelle startup innovative e nelle PMI innovative: la misura, introdotta dal decreto Rilancio, prevede un investimento agevolabile fino ad un massimo di 100mila euro (per ciascun periodo di imposta) per quanto riguarda le startup; relativamente alle pmi innovative, invece, l’agevolazione è fino ad un massimo di 300 mila euro, mentre sulla parte eccedente il limite è possibile detrarre il 30% in ciascun periodo d’imposta.
Le istanze, da presentare esclusivamente online tramite la piattaforma informatica in corso di predisposizione dal MiSE, prevedono che l’investimento possa essere effettuato direttamente o anche indirettamente attraverso fondi comuni (Oicr – Organismi di investimento collettivo del risparmio), ma che debba essere mantenuto per almeno 3 anni. Il ministero ha inoltre previsto un meccanismo che consente di salvare gli investimenti già effettuati per tutto il 2020 e, come specificato, “fino all’operatività della piattaforma”. Per questi ultimi, però, sarà messa a disposizione una finestra speciale per marzo e aprile (1 marzo-30 aprile), mentre a partire da maggio l’obbligo sarà presentare l’istanza prima di procedere con l’investimento.
Le startup e pmi che ricevono i finanziamenti devono essere iscritte nell’apposita sezione speciale del Registro delle imprese «al momento dell’investimento».
Incentivi startup e pmi: come presentare l’istanza online
Come anticipato, il meccanismo per gli incentivi a startup e pmi innovative può essere attivato tramite una piattaforma online che il ministero per lo Sviluppo Economico provvederà a predisporre. Ciascuna impresa beneficiaria degli investimenti dovrà presentare – come spiega Il Sole 24 Ore – un’istanza online che contenga i dati dell’investitore, dell’impresa e, nel caso, dell’Oicr, oltre all’ammontare della detrazione. È tramite la presentazione di questi dati che si rende possibile anche effettuare la verifica sul rispetto delle soglie del «de minimis».
Startup e pmi, più tempo per gli obiettivi
Altra novità importante per startup e pmi innovative è la proroga dei tempi di permanenza, per queste realtà, all’interno del registro speciale delle imprese per 12 mesi aggiuntivi. La proroga è stata introdotta con il Dl 34/2020 e permette quindi di vedere estesa la possibilità di ricevere incentivi da investitori privati, come anche la deroga sulla legge fallimentare. La misura ha l’obiettivo di “concedere un anno in più alle startup per raggiungere i loro obiettivi, sopravvivere nel 2020 e guardare al futuro”, come spiegato da Marco Celani, portavoce dell’associazione Italia Startup.
Sono circa 13 mila le startup in Italia e tengono occupate circa 60mila persone; di questi, 48mila sono soci di capitale. Al fine di garantire strumenti che possano intervenire per sanare la profonda crisi che ha interessato anche questo settore, il decreto Rilancio ha previsto anche il rifinanziamento – di 100 milioni per il 2020 – del programma Smart&Start Italia, che consiste in contributi a fondo perduto per favorire l’incontro tra startup innovative e incubatori (10 milioni di euro), il potenziamento del Fondo di sostegno al venture capital (200 milioni per il 2020) e il dimezzamento delle soglie per ottenere il visto Investor Visa for Italy per i cittadini non Ue che entrano nel capitale sociale di startup italiane.