A Genova le eccellenze italiane della ricerca, spinte dall’Istituto Italiano di Tecnologia e supportate dall’investimento di Cdp Venture Capital, impegnate per la realizzazione del più importante hub europeo dedicato allo sviluppo di tecnologia robotica ed alla creazione di 50 startup.

La moderna corsa all’oro, non insegue più il metallo prezioso, ma lo sviluppo dell’industria robotica. E l’Italia vuole essere tra i protagonisti sulla scena mondiale. Lo dimostrano i numeri anzitutto. Tra le oltre 100 mila imprese in cui l’automazione robotica è una realtà e le 500 startup ad alto tasso d’innovazione, negli ultimi dieci anni, sono stati prodotti circa 6.000 brevetti a livello europeo in robotica.

Dati che portano ad una considerazione semplicistica, ma altrettanto vera; la sfida globale si giocherà sull’industria robotica e l’Italia nei prossimi cinque anni intende puntare ai vertici tra i paesi innovatori.

Con questa ambizione, nasce a Genova, RoboIT, il primo polo nazionale per il trasferimento tecnologico della robotica, che si pone l’obiettivo di rendere concreti i risultati della ricerca scientifica realizzando un tessuto di startup che sappia trasformare la teoria sviluppata nei laboratori dei centri di eccellenza, in lavoro, innovazione e futuro.

 

Un mix di pubblico e privato per la spinta alla robotica

RoboIT è il frutto di una collaborazione che coinvolge le eccellenze del nostro paese che fanno innovazione. In primis l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) che ha sede a Genova, e che ha portato altre importanti collaborazioni, tra cui l’Università di Napoli Federico II, l’Università degli Studi di Verona, e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, tra i maggiori Centri di ricerca in Italia specializzati nel settore.

A sostenere il progetto, Cdp Venture Capital, il fondo per l’innovazione di Cassa Depositi e Prestiti che metterà a disposizione una cifra pari a 275 milioni di euro e che svilupperà il polo RoboIT nella zona della Valpolcevera, vicino al nuovo Ponte San Giorgio, nella nascente area, ritenuta la prima Robot Valley d’Europa.

“Il trasferimento tecnologico rappresenta un’opportunità straordinaria per il nostro Paese, dove l’attività di ricerca scientifica è di altissima qualità e deve essere supportata per favorire la nascita di nuove startup e imprese di successo”

ha affermato Enrico Resmini, AD e Direttore Generale di CDP Venture Capital.

 

Investimenti nella ricerca secondo il modello Hub & Spoke

Il sostegno finanziario, a cui CDP Venture Capital ha aggiunto un investimento di 40 milioni di euro, servirà per supportare i passi iniziali delle startup nel mondo del business; anche qui l’obiettivo è di grandi ambizioni, perché si vogliono creare all’interno del polo robotico, 50 giovani aziende nei prossimi 4 anni.

Infatti RoboIT seguirà il modello  Hub & Spoke, che supporta i ricercatori sin dalle fasi iniziali dei loro progetti, mettendo a disposizione le necessarie risorse economiche per i primi studi di fattibilità sia tecnica che di business all’interno di università e centri di ricerca, per poi spingere il percorso di accelerazione imprenditoriale presso gli spazi dell’Istituto Italiano di Tecnologia.

Il trasferimento tecnologico delle ricerche al mercato rappresenta, per IIT, un impegno assoluto che per raggiungere risultati concreti ha bisogno di essere alimentato da idee, capitali, organizzazione. Questi fondamenti sono l’essenza del Polo della Robotica per il quale abbiamo messo a disposizione le nostre competenze e capacità scientifiche e tecnologiche assieme alla nostra esperienza nel trasferimento tecnologico – ha affermato Giorgio Metta, direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia – questa iniziativa permetterà ai ricercatori di IIT e delle altre prestigiose istituzioni universitarie coinvolte di concretizzare le ricerche in robotica trasferendole verso le aziende e quindi il mercato”.