Nella gestione di un’azienda o di un business molto spesso – proprio come nella gestione della vita quotidiana – si inciampa in problemi, ostacoli e difficoltà, ma è il modo in cui queste vengono affrontate e superate a distinguerci come persone e come imprenditori e a renderci in grado di vedere nei problemi delle opportunità di crescita. Ogni progetto vincente, ogni realtà florida, ha con tutta probabilità dietro una storia fatta non solo di successi, ma anche di modi vincenti di affrontare il rischio d’impresa ed eventuali crisi.

Crisi: una parola che, soprattutto a seguito della pandemia e di tutte le difficoltà economiche che questa ha comportato, ricorre molto spesso e con la quale, oramai, soprattutto chi è a capo di un’impresa, ha dovuto prendere confidenza. Proprio come rischio: rischio di non risollevarsi, rischio di non riuscire a rimodellare le proprie attività sulla base di una realtà mutata, rischio di soccombere alla difficoltà. Ma, proprio nel caso di un’impresa, quali sono i rischi più ricorrenti per imprenditori e startupper? Come dovrebbe essere affrontato il rischio d’impresa?

Rischio d’impresa: cos’è, significato, tipologie

Il Rischio di impresa è un concetto legato alla gestione e alle scelte imprenditoriali nella conduzione di un’azienda, le quali concorrono a produrre risultati che possono essere positivi o negativi (profitti o perdite). Per definirlo utilizzando una nozione di economia aziendale, il rischio complessivo è l’insieme delle responsabilità dell’impresa sulle scelte dell’impresa stessa. Non esiste azienda, startup o business al riparo dal rischio d’impresa: l’impresa rimane comunque un’attività in costante evoluzione, dipendente da circostanze spesso non controllabili – tra cui l’ambiente, il costo del lavoro, i prezzi delle materie prime, la tecnologia, il comportamento degli acquirenti, i competitor, il regime normativo e fiscale – ma anche dalle scelte gestionali. Tutto sta nel prevenire e gestire i problemi, non nell’annullare la possibilità che questi, prima o poi, vengano a bussare alla nostra porta.

Nella complessità delle norme giuridiche e delle figure societarie il rischio dell’imprenditore può essere scisso da quello dell’impresa, quando le responsabilità aziendali sono a carico della società “depersonalizzata”: è il caso, ad esempio, della Srl – Società a responsabilità limitata – che permette di distinguere il patrimonio dell’imprenditore da quello aziendale. In una Srl, infatti, i soci rispondono dei debiti contratti dalla società nei limiti del capitale versato e sottoscritto.

Il rischio d’impresa, comunque, può essere scomposto in rischio economico, rischio finanziario,  rischio patrimoniale e reputazionale.

  1. Rischio economico. Legato all’equilibrio tra costi e ricavi, incide sui risultati reddituali delle imprese;
  2. Rischio finanziario. Legato all’equilibrio tra flussi monetari in entrata e in uscita, è quel rischio che incide sulla liquidità aziendale
  3. Rischio patrimoniale. È quel rischio che incide direttamente sulle attività e sul patrimonio dell’impresa.
  4. Rischio reputazionale. È quel rischio generato da fattori e cause che per gli intermediari finanziari corrispondono con i rischi operativi, i rischi legali e quelli strategici.

Come affrontare i rischi?

Proprio perché la gestione di un’attività è un percorso ad ostacoli, spesso imprevedibili, la gestione del rischio d’impresa è una disciplina diventata, negli ultimi anni, oggetto di attenzione da parte delle imprese e organizzazioni pubbliche. Queste riconoscono infatti l’importanza dell’identificazione, valutazione e quantificazione dei rischi che si trovano ad affrontare, con l’obiettivo di individuare le soluzioni per ridurre e affrontare nel miglior modo il rischio dell’impresa. L’insieme di queste pratiche/soluzioni è definito come Risk Management: esso si basa sulla possibilità di prevedere il verificarsi di una minaccia e il peso delle sue conseguenze. Così è diventata sempre più importante la figura del risk manager, un esperto formato proprio per individuare e prevedere i rischi potenziali che potrebbero interessare un business ed elaborare delle soluzioni per combatterlo.

L’obiettivo, come anticipato, è intercettare i fattori di rischio e ridurli al minimo. E, che si decida o meno di ricorrere ad un esperto per quanto riguarda il rischio d’impresa, è fondamentale intercettare i cambiamenti che potrebbero essere fonte di rischio e intervenire per impostare un nuova linea di condotta per tutelare il proprio business. Oggi, in particolare, strumenti come il digitale sono a disposizione per velocizzare il processo di elaborazione di possibili soluzioni o per scovare gli interventi più adatti per affrontare il rischio d’impresa.

Innanzitutto, comunque, è necessario identificare le minacce, valutare le conseguenze, gestire il rischio attraverso strategie e mezzi di intervento e minimizzare rischi economici tramite l’ottimizzazione di obiettivi e investimenti. Una gestione ottimale del rischio ha degli effetti assolutamente positivi, contribuendo ad ampliare la possibilità di credito presso gli istituti bancari, permettendo una maggiore conoscenza della filiera produttiva e dei processi, consentendo un migliore sfruttamento delle risorse, favorendo il rapporto con gli azionisti, consolidando l’organizzazione e consentendo addirittura di diminuire il valore delle polizze assicurative.

Leggi anche: Agevolazioni e finanziamenti per giovani imprenditori: ecco i bandi e i progetti da tenere d’occhio