Conosciuto ai più per essere il fondatore del marchio Diesel, Renzo Rosso è un imprenditore italiano che è stato capace di creare la sua fortuna dal niente. Amatissimo anche in America, forse non tutti sanno che è stato lui il primo a rivoluzionare il concetto di jeans
Un uomo che si costruisce da solo e che crea un impero sulla base di intuizioni straordinarie, innovazione, creatività e coraggio di affrontare nuove sfide. Potrebbe essere riassunta così, in poche parole, la storia di Renzo Rosso, 66 anni, uno degli imprenditori italiani più noti e apprezzati, fondatore del marchio di abbigliamento Diesel ma soprattutto l’uomo che ha reso il jeans un prodotto capace di occupare anche “piani alti” del fashion system.
Chi è Renzo Rosso, la storia del fondatore di Diesel
Nato a Vicenza, in una famiglia modesta, Rosso iniziò da giovanissimo il suo cammino nel mondo dell’imprenditoria. Leggenda vuole che il primo paio di pantaloni lo abbia creato in piena adolescenza, a soli 15 anni, e che una volta indossati i suoi compagni di scuola siano impazziti chiedendogli di fabbricarne un paio anche per loro: il primo tassello di un impero che in tanti, in tutto il mondo, impareranno a conoscere molto bene.
Anni ‘70: la nascita di Diesel
Se dici Renzo Rosso, dici Diesel. L’accostamento è immediato, spesso le due parole sembrano inscindibili. Fondata sul finire degli anni Settanta, la Diesel conquista spazio sul mercato soprattutto nel decennio successivo, in un periodo in cui l’economia era spinta da una grande fiducia dei consumatori e un accresciuto livello di benessere.
Il nome del brand, un carburante usato prevalentemente per i mezzi di lavoro, sembra inizialmente in contrasto con lo spirito così “anni Ottanta”. Ma la scelta fu fortunata: l’idea di partenza, che si rivelò vincente sul mercato, era di creare qualcosa che si potesse pronunciare senza errori in tutto il mondo, comprensibile e capace di dare l’idea vincente della massima resa con la minima spesa, proprio come il diesel.
Anni ’90: Renzo Rosso e la conquista dell’America
Il marchio arrivò presto in America, in un mercato di jeans altamente competitivo, dominato da player di fama globale, ma inizio anni Novanta, Diesel fu capace di sparigliare le carte: Rosso decise di puntare subito in alto e posizionarsi con un prezzo pari al doppio rispetto a un modello di fascia alta della celebre Levi’s.
Questa mossa serviva per affermare due aspetti. Il primo: che i modelli italiani erano realizzati grazie alle tecnologie migliori. Il secondo, implicito: che il made in Italy aveva un valore e il suo costo lo giustificava. Come andò a finire è una storia risaputa: Rosso riuscì a conquistare una fetta d’America per poi tornare a prendersi anche qualche rivincita anche in Italia, dove i suoi modelli vintage da alcuni commercianti non erano stati “capiti”, e talvolta addirittura considerati difettati e restituiti.
Anni 2000: l’espansione
L’evoluzione non si è mai arrestata. Nel 2002 Renzo Rosso ha acquistato altri marchi riunendoli sotto la holding Only The Brave. Nel 2008 ha fondato con la sua famiglia la Red Circle Investments, impegnata ad investire in settori innovativi e di grande prospettiva. Nel 2004 la CNN ha definito Diesel come “primo marchio a credere veramente nel villaggio globale”. Secondo il New York Times, nel 2013, Diesel aveva venduto oltre 100 milioni di jeans dalla sua fondazione.
La lezione della storia di Renzo Rosso
Oggi, con un patrimonio stimato da Forbes in circa 3 miliardi di dollari, Renzo Rosso è uno degli uomini più ricchi d’Italia, e considerato uno dei più importanti ambasciatori del made in Italy nel mondo. Alcune parti della sua vita potrebbero essere delle perfette case histories da studiare e da far scoprire alle nuove classi imprenditoriali.
Il suo percorso imprenditoriale ci insegna quanto possa diventare desiderabile qualcosa che fino a un determinato momento non suscita alcun particolare interesse. Ha saputo smuovere il mercato rendendo più vivo un indumento statico come il jeans solo aggiungendo scoloriture, buchi e abrasioni. Una famosa frase di Renzo Rosso dice così
Sono sempre stato più interessato all’imperfezione, perché è quella che spicca nella massa
Ma il fondatore di Diesel ha saputo anche comunicare, senza rinunciare a qualche provocazione. Le campagne pubblicitarie della Diesel sono ricordate per i toni trasgressivi. La vita sopra le righe che vivevano i protagonisti degli spot era di fatto la vita che tutti, nel loro intimo, volevano vivere. Il tutto unito a una grande passione e determinazione. “Bisogna credere in quello che facciamo perché quando tu credi, prima o poi qualcosa accade”, è un’altra celebre frase dell’imprenditore vicentino.
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