Il mondo del lavoro è in costante movimento. Ecco quali saranno le professioni del futuro che occuperanno posti di rilievo nei prossimi anni

Tempo di cambiamenti (anche) per il mondo lavorativo. Complici i nuovi trend e le novità imposte dall’emergenza sanitaria, in molti si stanno chiedendo quali saranno le professioni del futuro, ovvero quelle figure che nel giro di pochi anni occuperanno un ruolo centrale nel mercato del lavoro.

Secondo il World Economic Forum, nei prossimi 3 anni, a livello globale, l’evoluzione del mondo del lavoro (accelerata dalla tecnologia, dal digitale e dell’automazione) determinerà la nascita di 133 milioni di nuove opportunità occupazionali, a fronte di 75 milioni di posti di lavoro destinati invece a scomparire.

Alcuni studi hanno poi evidenziato come a breve le aziende metteranno in campo azioni di reskilling del personale già presente in azienda, con l’intento di formare e potenziare i propri lavoratori. Fondamentale, dunque, l’acquisizione di nuove conoscenze, sia tecniche che trasversali, sia per gli studenti che per i professionisti già avviati.

Inoltre, resta sempre critica la distanza che separa le competenze richieste dal mercato con quelle proposte da scuole e università: lo skill mismatch (letteralmente la mancata corrispondenza di abilità) impatta negativamente sia sui lavoratori che sulle aziende e rischia di frenare la crescita dell’intero sistema Paese.

Quali saranno le professioni del futuro?

Secondo gli esperti, in futuro si registrerà complessivamente un aumento della richiesta, che dovrebbe portare a numerose nuove assunzioni. Si stima che la richiesta oscillerà tra i 2.5 milioni ed i 3.2 milioni di lavoratori, che andranno ad occupare diverse tipologie di posizioni lavorative.

I settori in cui si registrerà l’incremento maggiore per quanto riguarda i nuovi profili professionali sono quelli legati al settore digitale. Tra le più importanti professioni del futuro spiccano le figure del manager di e-commerce, del social media manager e dell’esperto di cybersecurity. Il commercio si svolge (e si svolgerà) per gran parte online e le aziende non possono fare a meno di avere un e-commerce performante, con una buona reputazione online e sicuro.

Ancora, si avrà sempre più bisogno di figure specializzate in Intelligenza Artificiale e Big Data. Proprio per questo motivo si parla sempre più spesso di data scientist, ovvero quella figura professionale che avrà il compito di analizzare e gestire i Big Data, trasformandoli in informazioni rilevanti per l’azienda.

 

 

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Spostandoci verso il settore dell’industria, saranno 90mila le job vacancy nell’industria dei macchinari, delle attrezzature e dei mezzi di trasporto. Le professioni del futuro saranno, dunque, afferenti anche all’ambito della robotica (24%), della stampa in 3D (16%), nel settore automobilistico (26%), trasporti e logistica (10%) e altro (24%).

Per quanto riguarda la sostenibilità, da 480 mila a 600 mila unità di lavoratori saranno ricercati dalle imprese per sfruttare al meglio le opportunità offerte dall’economia circolare, così da orientare i propri processi produttivi verso i principali green jobs e creare nuovi lavori ecosostenibili.

Saranno ricercate nuove figure anche nel settore delle telecomunicazioni, media (5%), educazione (3%), creatività (3%) e sharing economy (3%).

Infine il 7% dei profili richiesti sarà nel comparto finanziario, l’8% in quello delle commodities. Mentre nel settore dei beni di consumo e quindi commerciale saranno necessari il 5% dei profili.

Ci sarà bisogno anche di soft skills

Da questi dati, pare evidente che l’unico modo per emergere sarà specializzarsi nel settore di interesse così da avere maggiori possibilità di crescita.

Ma gli esperti consigliano anche di concentrarsi sulle cosiddette soft skills, ovvero quelle attitudini innate e relative alla personalità del singolo. A parità di punteggio per quanto riguarda le hard skills, queste competenze trasversali sono capaci di spostare l’ago della bilancia a favore di un candidato durante il processo di recruiting.

Tra le principali competenze trasversali che saranno richieste ai lavoratori del futuro ci sarà sicuramente la capacità di organizzare il lavoro. Sarà indispensabile parlare più lingue (l’inglese da solo non basta più), saper comunicare a più livelli con colleghi e clienti e avere ottime capacità di problem solving.