La metodologia Lean, sebbene adatta ad ogni tipo di business, è stata concepita prevalentemente per le startup che hanno a disposizione poche risorse e non possono permettersi di lanciare sul mercato prodotti o servizi “flop”
Immaginiamo di essere giovani startupper, pronti a sviluppare la nostra idea di business: qual è la prima cosa da fare per evitare di incorrere in un insuccesso o – peggio ancora – nell’indifferenza di possibili clienti?
La soluzione, secondo l’imprenditore americano Eric Ries è semplice: bisogna affidarsi al metodo del Lean Startup. Nel suo libro – intitolato proprio così The Lean Startup – spiega come sia necessario avere un nuovo approccio per sviluppare progetti innovativi.
Per creare questo modello, Ries ha preso spunto dai principi del Lean manufacturing, sviluppato negli anni ’70 dall’azienda automobilistica Toyota, per migliorare e velocizzare il ciclo produttivo aziendale. Ma come si struttura questo modello?
Che cos’è il Lean Startup
La metodologia Lean Startup, sebbene adatta ad ogni tipo di business, è stata concepita prevalentemente per le startup che hanno a disposizione poche risorse e non possono permettersi di lanciare sul mercato prodotti o servizi “flop”.
Premesso questo, Eric Ries individua e determina l’obiettivo del nuovo approccio che non è soltanto risparmiare sulla produzione in termini di tempi e costi, ma evitare di creare un qualcosa di superfluo. In che modo? Ideando, verificando e modificando la struttura del nostro modello di business quando necessario.
I 5 principi del metodo Lean Startup
Il metodo Lean Startup nasce come nuovo approccio per avviare progetti innovativi di successo. Per farlo, bisogna seguire cinque principi:
- Questo modello è adatto ad ogni tipo di business
- Avere consapevolezza che essere imprenditori vuol dire anche essere manager
- Riconoscere che l’apprendimento intrinseco è l’obiettivo finale di una startup
- Sapere quali sono gli step necessari: creazione > misurazione > apprendimento
- Improntare un goal setting sui temi dell’innovazione
1. L’approccio Lean Startup è adatto ad ogni tipo di business
Una startup è un’istituzione umana che crea nuovi prodotti o servizi in condizioni molto rischiose. Seguendo questo principio, quindi, possiamo dedurre che questo metodo può funzionare in aziende di ogni grandezza, che operano nei più svariati settori.
2. Imprenditore = Manager
Una startup non è solo il prodotto/servizio che sviluppa, ma anche un’istituzione e, in quanto tale, deve essere gestita e controllata in tutti i suoi aspetti. Per questo, uno startupper non è solo un imprenditore ma anche un manager che deve imparare a operare in condizioni di estrema incertezza.
3. Apprendimento intrinseco
Aprire una startup è un continuo processo di apprendimento, dove quello che si impara non è vendere un prodotto ma sviluppare un business sostenibile. Il metodo Lean Startup trasforma, quindi, una startup in un laboratorio dove vengono condotti esperimenti per comprendere come farla crescere ancora più velocemente.
4. Creazione > misurazione > apprendimento
Il metodo Lean Startup è composto da questi tre step:
- Creare il prodotto/servizio
- Misurare i valori raccolti dai test che si effettuano
- Apprendere ciò che funziona e ciò che invece va sostituito
5. Innovazione intrinseca
L’innovazione è l’obiettivo ultimo di una startup. Per questo motivo usare il metodo Lean Startup significa impostare obiettivi che tengano conto dell’innovazione.
Come si sviluppa questo modello
Il primo passo da compiere è la costruzione di un primo prodotto che funga da test per verificarne e valutarne l’efficacia. I feedback e i risultati ottenuti dai clienti dovranno essere esaminati per poi apportare miglioramenti o ripetere il procedimento fin quando il modello non diventa sostenibile.
Alla base dell’approccio Lean vi è la necessità di aumentare l’efficienza del processo produttivo riducendo al massimo il superfluo, ovvero dare al potenziale utente solo ciò di cui ha realmente bisogno. A supporto di questa tesi, Ries afferma che:
“tutto quello che non viene accettato velocemente dal mercato può essere considerato una perdita di tempo”.