Discord è stata ribattezzata la “chat dei gamer”: è forse per questo che piace così tanto? O perché è una piattaforma intuitiva, che si presta ad ogni occasione e sfruttata ampiamente durante la pandemia?

WhatsApp, Messenger, Telegram. Sono queste le app più gettonate per la messaggistica, ma una relativamente recente che ha catturato persino l’interesse di Microsoft è Discord. In principio, questa app di messaggistica istantanea è nata per dare voce ad una nicchia, quella dei gamer, ma ben presto ha ampliato il bacino d’utenza diventando appetibile anche agli occhi di grandi aziende, come quella fondata da Bill Gates. A rendere preziosa questa piattaforma è la sua flessibilità: non solo messaggi di testo, ma anche chiamate (con o senza video) a cui può accedere un vasto numero di utenti. Non a caso, la popolarità di Discord è sbocciata con la pandemia, che ha costretto lavoratori e studenti a svolgere attività da remoto. Il più popolare è sicuramente Zoom, ma anche Discord ha dato il proprio contributo ed è stato spesso scelto per distribuire lezioni online oppure come strumento di connessione tra amici.

Cos’è e come funziona

L’idea in principio era quella di creare un’app di messaggistica a supporto dei gamer, che consentisse una maggiore comunicazione tra i videogiocatori nel corso di una partita. Il metodo di comunicazione è a scelta: si può interagire via chat oppure tramite chiamata e videochiamata. Ad oggi le piattaforme di videogame hanno già integrato i propri sistemi di comunicazione, ma quando parliamo di flessibilità è perché Discord va d’accordo con tutti: piace a Xbox e PlayStation così come a Apple, Windows e Android. Quello che piace di più agli utenti di Discord è che, tramite questa piattaforma, è possibile condividere in streaming le loro partite, comunicando con altri giocatori e permettendo ad altri fan di chattare e commentare tra loro. Amatissimo dalla generazione Z e dai Millennials, nonostante ne abbia i requisiti, Discord non fa parte della famiglia dei social network, ma è più inteso come lo Skype dei gamer.

Ma come funziona Discord? Creare un ambiente safe dove scambiare chiacchiere e riflessioni con amici e colleghi è facilissimo. Al momento della registrazione, oltre ad indicare il nickname Discord richiede anche un numero identificativo preceduto dall’hashtag. Questo permette di rendere quell’utente perfettamente individuabile ed evitare quindi che si confonda con altri. Su Discord non si creano canali o gruppi, ma server. Ogni utente, infatti, ne crea uno e poi invita gli amici ad unirsi tramite invito (che avviene in qualsiasi modo, dall’email ai social). All’interno di ogni server si possono inserire vari canali, sia testuali (quindi chat a tutti gli effetti) che vocali (utili per chiamate e videochiamate, di cui non resta alcuna registrazione).

Jason Citron, il fondatore di Discord cresciuto con Super Mario

Dietro il successo si cela sempre una mente brillante e, in questo caso, si tratta di Jason Citron. Etichettato come imprenditore nerd, è cresciuto a suon di videogame, trascorrendo ore ed ore nel magico mondo di Super Mario Bros come tanti altri ragazzi della sua generazione. Suo padre, appassionato di tecnologia, gli ha dato man forte, ancor di più quando si sono trasferiti in Florida. Citron ha seguito un corso d’informatica e ha affinato le sue doti come programmatore lavorando presso gli Stormfront Studios. Da sempre innamorato del gaming, ha creato Aurora Feint, una serie di videogiochi ispirata a Final Fantasy.

Quando poi ha unito l’utile al dilettevole, incontrando il suo socio Stan Vishnevskiy ha fondato un’azienda che entro poco tempo avrebbe lasciato il segno. L’idea di Discord ha preso vita nel 2015 e inizialmente è stata presentata come un’app di nicchia. Ma quell’idea è piaciuta così tanto che, ad oggi, sono oltre 140 milioni gli utenti che utilizzano questa piattaforma. Jason Citron ha seguito l’esempio di altre grandi aziende come Tesla e Space X ed è convinto che il futuro è dei gamers.

Addio Microsoft, benvenuta PlayStation

Nel 2019, pare che Microsoft fosse interessata ad acquisire Discord per 10 miliardi di dollari. Una cifra da capogiro, anche se inferiore a quella offerta da Elon Musk per Twitter, a dimostrazione del fatto che il mondo creato online diventa di giorno in giorno sempre più potente e appetibile. L’idea di Microsoft era di utilizzare Discord su Xbox ma, a distanza di qualche anno, pare che Citron abbia avuto il coraggio di rifiutare l’offerta, soltanto per una migliore. Al suo posto, infatti, è arriva trionfale Sony, che si è accaparrata il servizio di Discord per PlayStation.

Al momento si tratta di un work in progress, ma che a breve permetterà ai giocatori di PlayStation di poter utilizzare Discord come piattaforma di comunicazione. Tutto questo dovrebbe avvenire a metà 2022, per cui supponiamo in estate. La chat si adatta alle nuove console della PS5, ma anche sui dispositivi mobili. Dal comunicato stampa rilasciato da Sony, il CEO ha spiegato:

Dalla nostra prima conversazione con Jason e Stan, sono stato personalmente ispirato dal loro amore per i videogiochi e dalla passione condivisa nell’aiutare gli amici delle community a interagire con modalità nuove e coinvolgenti. Il nostro obiettivo è avvicinare le esperienze di Discord al nostro PlayStation Network. E questo già dall’inizio del prossimo anno, con un grande interesse per i dispositivi mobili.

Ma perché Jason Citron e Stan Vishnevskiy avrebbero rifiutato 10 miliardi di dollari, preferendo la PlayStation all’Xbox? A detta di Forbes, pare che i due soci abbiano scelto Sony per avere una maggior campo d’azione in futuro. Sony non diventa infatti proprietaria di Discord, ma semplicemente investe una quota in esso. Per un ragazzo con il joystick nel cassetto, stringere un accordo del genere è fonte d’ispirazione per la generazione Z, che punta ad un futuro in cui i sogni devono diventare realtà no matter what.

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