La Coalescence Innovation è un approccio all’innovazione che esorta due realtà – anche aziende o starup in competizione tra loro – a condividere dei progetti comuni per avere sia un buon ritorno economico, sia un impatto positivo sulla società. Per farlo, bisogna affrontare un percorso di evoluzione

Dopo l’emergenza epidemiologica da Covid-19, le aziende e le startup stanno pensando ad un piano per la ripartenza e lo fanno puntando sull’innovazione, nello specifico, quel tipo di innovazione in grado di innescare impatti sociali positivi sulla comunità.

Dalla diffusione della pandemia, infatti, ci troviamo davanti all’impellente necessità di intraprendere a tutti i livelli percorsi evolutivi che evitino di ritrovarci come a marzo 2020: spiazzati e impreparati.

Così, dalla convergenza tra i paradigmi dell’Open Innovation e della Social Innovation, nasce la Coalescence Innovation. Ma cos’è e, soprattutto, perché è importante per un’impresa conoscerne le caratteristiche?

Che cos’è la Coalescence Innovation

In chimica si parla di coalescenza quando due o più entità si aggregano e si contaminano volontariamente al fine di creare un’entità di dimensioni maggiori. Traslato nel campo dell’innovazione, il concetto implica che la collaborazione tra realtà differenti può generare un’innovazione più significativa di quella che le singole entità potrebbero ottenere al di fuori dell’ecosistema.

In altre parole, è un approccio all’innovazione che esorta due realtà a collaborare per poter realizzare idee e opportunità che singolarmente non potrebbero realizzarsi.

Protagonisti e finalità della Coalescence Innovation

Per inquadrare da vicino la Coalescence Innovation è necessario specificare i soggetti coinvolti, le modalità di attuazione e le finalità di esecuzione:

Change agent. I soggetti coinvolti (aziende o startup) sono innovatori guidati da valori forti che ambiscono a cambiare lo status quo, non operando singolarmente ma contaminandosi reciprocamente.

Incremental Impact. L’obiettivo degli innovatori (change agent) è attivare un effetto domino: l’innovazione incrementale trova, infatti, terreno fertile in contesti in cui più innovatori possono contribuire alla creazione di valore.

Ecosystem. Il fine ultimo del processo di Coalescence Innovation è la creazione di ecosistemi virtuosi in grado di impattare positivamente sul futuro del nostro pianeta, attraverso la creazione di nuove forme organizzative e di modelli di business alternativi.

Tuttavia, per rendere un’organizzazione o un’azienda coalescente bisogna affrontare un percorso di evoluzione che passa attraverso alcune fasi principali.

Le tappe obbligate delle aziende 

Far evolvere la cultura organizzativa

In passato i manager erano abituati a vagliare almeno 3 opzioni per innovare la propria organizzazione, oggi, invece, nell’era digitale e dell’avanzamento tecnologico estremamente veloce, l’opzione dell’innovazione aperta è rimasta l’unica realmente percorribile: per trasformare un’organizzazione in una realtà coalescente occorre che ai vertici ci siano leader in grado di stimolare e accelerare la cultura dell’innovazione ma anche di accoglierla, laddove arrivasse dall’esterno (come dai competitor, per esempio).

Aprire i confini organizzativi

La coalescenza esorta le organizzazioni di ogni tipologia – aziende o starup, per esempio – a “innovare apertamente”, anche collaborando con attori esterni, come può esserlo un concorrente, perché l’obiettivo primario è quello di creare qualcosa di utile per la società, fermo restando che questo approccio è volto – ovviamente – a generare profitti per le aziende.

Creare un network di legami virtuosi

Per trarre massimo beneficio dai processi di Coalescence Innovation, le aziende devono abbandonare il punto di vista individualistico per abbracciare quello del network che agisce congiuntamente secondo principi e valori riconosciuti da tutti.

Scegliere gli strumenti giusti per sviluppare la Coalescence Innovation

Sono senz’altro veicoli di coalescenza tutti le aziende che lanciano una “sfida aperta” a coloro che possano apportare una soluzione ad un eventuale problema o bisogno, come:

Call4Startup, ovvero una “chiamata all’azione” rivolta in special modo al mondo delle startup, premiando quelle realtà che stanno approcciando a nuove tecnologie o nuovi business con impatto sociale positivo.

Challenge, ovvero una sfida alla quale possono partecipare tutte le aziende, i professionisti o le startup per identificare nuovi prodotti o servizi che rispondano a requisiti specifici.

Hackathon, ovvero una competizione tra team di lavoro in genere composti da programmatori, designer ed esperti di marketing e comunicazione.

Innovation Lab, ovvero dei veri e propri percorsi dedicati allo sviluppo delle idee interne con il supporto di tutto il personale aziendale.

Business Event, ovvero eventi con un focus sulla divulgazione degli obiettivi di un ecosistema di coalescenza: tecnologia, sostenibilità, aggregazione e impatti sociali.