Partendo dal presupposto che l’acqua è vita, una start-up tedesca ha unito l’utile al dilettevole proponendo un’idea che unisce gusto e olfatto rendendo ogni sorso d’acqua un’esperienza sensoriale. Air Up è un’idea di Lena Jüngst e ha reso l’acqua meno noiosa e più appetibile agli occhi di chi non può rinunciare ad una bevanda gustosa e golosa.
Idratarsi ma con gusto da oggi si può e il merito va a Lena Jüngst, che ha lanciato sul mercato le sue borracce Air Up. Contrariamente a quanto si possa pensare, Lena non voleva diventare un’imprenditrice, ma il destino ha deciso al posto suo. Ad oggi, la sua è una delle start-up più popolari in Germania e ben nota anche a livello internazionale, come in Italia. Ma cos’ha di così speciale Air Up e perché è così popolare su social come Instagram e TikTok?
Chi è Lena Jüngst, la fondatrice di Air Up
Di Lena Jüngst si conoscono pochissime informazioni, ma tutto ciò che dovrebbe interessarci al momento è quando è nata l’idea per la startup. Il suo è un progetto sbocciato durante il periodo universitario ed è stato realizzato a quattro mani (almeno in un primo momento). Perché Lena non è l’unica fondatrice della startup che di lì a qualche anno avrebbe trovato base a Monaco di Baviera. Ad aiutarla tra i banchi dell’università il suo collega Tim Jäger. Lena ha studiato un primo prototipo di borraccia attraverso cui è possibile bere acqua al gusto di qualcos’altro. E quell’idea è stata portata avanti come tesi di laurea presso l’Università di Design di Schwäbisch Gmünd. Come ha spiegato la fondatrice a Forbes, l’idea era quella di:
“Non solo risolvere il problema del consumo eccessivo di zucchero e delle malattie che ne derivano, ma anche essere più sostenibile, più pratico ed economico rispetto alle alternative”.
Poco dopo, a partire dal 2018, i due colleghi hanno approfondito il progetto coinvolgendo altri tre partner per poi lanciare una startup innovativa, quale Air Up. Dopo l’università, Lena ha chiesto l’aiuto di Fabian, nutrizionista con alle spalle un percorso di tecnologia alimentare, che ha affinato la ricerca per i gusti degli aromi. A completare il team Jannis e Simon, rispettivamente economista ed esperto di startup in campo beverage. Air Up, secondo Forbes, è oggi la startup più forte in Germania. Unendo le forze, ultimano gli sforzi presso l’Università Tecnica di Monaco di Baviera. È nel 2019 che nasce Air Up. La famiglia si allarga, accoglie nuovi collaboratori e investitori e la borraccia innovativa approda finalmente sul mercato. E, dopo un rebranding nel 2020, riscuote successo anche tra gli influencer.
Che cos’è Air Up
Non si tratta d’ingannare la mente, perché l’odore c’è e si sente. L’idea di una realtà come Air Up punta tutto sulla combinazione gusto-olfatto. Tramite le borracce Air Up si ha l’idea di bere tutto purché semplice acqua e il merito va alle capsule aggiunte al beccuccio, che emanano un profumo delizioso e permettono al cervello d’immaginare di star bevendo un drink o una bibita. Un escamotage interessante, se si pensa che uno dei problemi più ricorrenti nella quotidianità dell’essere umano è consumare l’esatto numero di litri d’acqua. Perché non si beve il giusto? A volte è una semplice dimenticanza. Altre volte invece è perché l’acqua è probabilmente priva di stimoli o appeal. Ed è partendo da questa strada che è sbocciata Air Up, che unisce design e neuroscienza creando borracce che profumano ciò che si beve. Un trucchetto utile all’idratazione, spesso sottovalutata o del tutto ignorata.
Bere è importante, ancor di più d’estate, considerando che si suda di più e la pelle si secca più velocemente a causa delle temperature elevate. L’obiettivo di Air Up è quindi spingere le persone a consumare più acqua aggiungendo un profumo stimolante, privo di zuccheri o additivi chimici (come possono essere invece altre bevande dissetanti). Si beve semplice acqua, ma il profumo invece ci spinge a credere di avere tra le mani ben altro. I pod, al momento, restituiscono soprattutto profumi fruttati come arancia, pesca, fragola, ma anche bevande più intense come il caffè. Il successo di Air Up è tale che anche colossi mondiali come Pepsi hanno fiutato l’affare, decidendo di investire nella startup. Immaginate di sorseggiare acqua al retrogusto di Pepsi senza ingrassare: non è utopia, ma un’idea presto realtà e il merito va tutto ad Air Up. Un altro cavallo di battaglia della start-up è ridurre il consumo di bottiglie usa e getta, proponendo una borraccia riutilizzabile e resistente da portare sempre con sé. Infatti è realizzata con materiali di alta qualità come il Tritan senza BPA.
Come funziona: bere con l’olfatto
Avendo fatto le dovute premesse, adesso vi starete chiedendo: ma com’è possibile bere qualcosa che, pur non avendo nulla al suo interno, restituisce l’idea di un drink? Come ha specificato il brand, è tutto merito del principio di odore retronasale. Un termine che sta ad indicare un processo molto intuitivo e che può essere tradotto come degustazione attraverso il naso.
“Quando senti l’odore di qualcosa, passa tramite la gola al centro olfattivo nel naso e si manifesta nel cervello come se si trattasse di gusto”.
Come funzionano le borracce realizzate dalla start-up? Basterà riempirle con acqua liscia o gassata (a proprio gusto), infilare la cannuccia e il boccaglio, dopodiché bisognerà montare e attivare la capsula con l’aroma (rigorosamente naturale) che sprigionerà il suo profumo nell’aria. Ogni pod è pensato per cinque litri d’acqua. Passaggi semplicissimi che renderanno ogni sorso un’esperienza sensoriale degna di essere vissuta.