Il BlackBerry ha segnato un’epoca in cui nessuno aveva ancora idea di come potesse funzionare uno smartphone. Ma, a causa della concorrenza brutale di Apple e Android, il successo è ben presto sfumato lasciando spazio al fallimento

Gli anni ’90 hanno avuto un forte alleato tecnologico dalla loro, utilissimo ai fini aziendali e molto presto diventando oggetto del desiderio anche per utilizzo comune. Il BlackBerry ha segnato un’epoca in qualità di primo smartphone, ancor prima dell’arrivo di Apple e Android. Con l’innovativa tastiera QWERTY ed un collegamento istantaneo alla posta elettronica, questo cellulare palmare ha completamente stravolto – e agevolato – il settore aziendale e della telefonia. Ma chi ha inventato il BlackBerry e perché, dopo trent’anni, il suo dominio è ufficialmente tramontato?

Chi ha inventato il BlackBerry

Il BlackBerry è stata una ventata d’aria fresca sul fronte tecnologico degli anni ‘90. Ad inventare questo prezioso strumento è stata la BlackBerry Limited, conosciuta ai tempi come Research In Motion (o semplicemente RIM). La società è stata fondata da Mike Lazaridis, un ingegnere elettrico e uomo d’affari che, per la sua creazione, è stato inserito anche nella classifica di Forbes come il 17esimo canadese più ricco al mondo. Ha fondato la sua azienda nel 1984 e l’amore per l’informatica l’ha spinto verso la realizzazione di un nuovo dispositivo mobile. A rendere speciale sin da subito il BlackBerry è stata la sua capacità di gestire le e-mail aziendali attraverso un semplice dispositivo portatile. Anche lontani dalle scrivanie d’ufficio, il BlackBerry permetteva ai lavoratori di accedere alla posta elettronica sincronizzata e di poter rispondere immediatamente grazie alla preziosa tastiera QWERTY.

Quello che oggi può apparire scontato, all’epoca era un’importante novità. Poter accedere alle proprie e-mail attraverso un dispositivo tascabile risultava quasi fantascienza e BlackBerry ha reso possibile tutto questo. Il primo modello di successo è stato l’850. Quest’ultimo era dotato di uno schermo piuttosto piccolo, ma accessoriato con la tastiera QWERTY, una replica in miniatura della tastiera da PC. Il passaggio successivo è stato quello di dare al BlackBerry un’ulteriore utilità.

Mentre il primo modello serviva come una sorta di cercapersone, il secondo è stato realizzato con la consapevolezza di volere e potere di più. È la volta del BlackBerry 5810, con cui effettuare telefonate e utilizzare persino gli auricolari. E quello che in un primo momento ha catturato l’interesse delle grandi aziende, rapidamente è entrato nelle case di tantissime persone. A quel punto il BlackBerry non è stato considerato soltanto come un ulteriore tool lavorativo, ma come un vero e proprio supporto alla persona. Esattamente come accade oggi.

Gli anni d’oro del BlackBerry

In pochi anni il nome BlackBerry diventa una garanzia. Tutti lo vogliono: attori, produttori, sportivi; l’intero mondo è assuefatto dalle potenzialità di un cellulare palmare che permette di essere sempre reperibile, anche fuori casa, con diverse agevolazioni. Il nuovo millennio è partito con una marcia positiva per BlackBerry, che ha realizzato nuovi modelli introducendo versioni più tecnologiche, seguendo le richieste del mercato.

Arrivano le prime fotocamere integrate con il flash, il supporto GPS e anche il Wi-Fi, trasformando rapidamente il BlackBerry in un oggetto necessario. Gettonatissimo anche nel mondo dello spettacolo, il palmare appare in film e serie TV. Anche le protagoniste di Sex and the City non possono farne a meno. Così come pop star come Katy Perry e Lady Gaga e fashion icon come Anna Wintour di Vogue. E l’evoluzione successiva è arrivata poco dopo il lancio di Apple.

La concorrenza di Apple e Android

Mentre l’azienda di Steve Jobs presentava al mondo intero il primo smartphone touchscreen, il BlackBerry di Lazaridis si rinnovava. Nel 2008 arriva il primo BlackBerry touchscreenStorm – e supera di gran lunga la proposta di Apple. Questo perché, negli anni precedenti, l’azienda di telefonia ha consolidato il proprio rapporto con gli acquirenti, diventando sinonimo di garanzia e qualità.

Ma il 2008 è anche l’anno di Android. La concorrenza si amplia sempre più, la tecnologia progredisce e il mercato inizia ad interrogarsi sulle potenzialità future di BlackBerry. Il passo verso il declino è ormai dietro l’angolo. Mentre Apple e Android procedono indisturbati con le loro novità, BlackBerry tenta un nuovo approccio e propone il tablet PlayBook. Purtroppo l’intento non riesce e il tablet si rivela essere un vero e proprio flop a causa del prezzo elevato commisurato alle funzionalità piuttosto scarse.

L’inizio del declino e il fallimento di BlackBerry

Dal 2011, la società di Lazaridis inizia a perdere quote di mercato: è l’inizio della fine. Si parte con una serie di licenziamenti in tronco (il primo riguardava 2000 persone), dopodiché anche Lazaridis sceglie di dimettersi come CEO. Al suo posto subentra Thorsten Heins, che pianifica ulteriori licenziamenti nel 2012 (questa volta si sfiora quota 5000). L’azienda tenta di risollevarsi lanciando un nuovo modello, il numero 10, e nello stesso anno cambia anche nome, divenendo l’attuale BlackBerry Limited. Un ulteriore cambiamento voluto da un nuovo CEO, il terzo in pochi anni, quale John Chen.

Sgomitando tra alti e bassi nel corso del tempo, l’azienda ha tentato di salvare il salvabile, stringendo diversi accordi come quello con la Tcl Communication. Ma la concorrenza spietata ha spinto BlackBerry verso una fine già preannunciata da anni. A settembre 2020 l’azienda aveva anticipato che presto avrebbero detto addio ai modelli classico e legacy con sistema operativo BlackBerry OS. Ed è stata di parola. A partire dal 4 gennaio 2022, tutti gli smartphone con questi servizi hanno smesso di funzionare. Come ha ufficializzato la BlackBerry Limited in un comunicato stampa, i dispositivi in questione non permetteranno più di effettuare chiamate né ricevere SMS. Tutti i cellulari BlackBerry con sistema operativo Android restano invece attivi, poiché supportati da Google. E, mentre Android ed Apple proseguono indisturbati, BlackBerry tiene stretta a sé la possibilità di tornare con un nuovo modello munito di 5G.

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