Le imprese utilizzano il modello delle cinque forze di Porter per valutare la propria posizione competitiva. L’esempio di Apple è utile per capire qual è il modo migliore per fronteggiarle. 

Il modello di Porter si propone di individuare tutte quelle forze che operano nell’ambiente economico e che erodono con continuità un’azienda. Se non vengono contrastate, c’è il rischio che comportino la perdita di competitività della realtà imprenditoriale in questione.

La Apple stessa, al momento della sua nascita, si è scontrata con le forze di Porter, ma con il passare del tempo ha consolidato la sua posizione, fronteggiando ogni singola problematica.

Cos’è il modello delle cinque forze

Il Modello delle 5 Forze, sviluppato dall’economista statunitense Michael Porter nel 1979, spiega che la competitività all’interno di un settore non è data, come si potrebbe pensare, dalla semplice rivalità tra concorrenti. Esistono, infatti, cinque forze che contribuiscono ad alimentarla: la minaccia di nuovi concorrenti, il potere dei fornitori, il potere degli acquirenti e la minaccia di prodotti sostitutivi. Per questo motivo è necessario che ogni azienda abbia delle strategie competitive.

Il caso di Apple

Nel corso degli anni Apple ha costruito una significativa fedeltà del marchio . Infatti, l’azienda guidata da Tim Cook ha avuto molto successo in questo settore di concorrenza, creando una grande base di clienti che, fondamentalmente, non avrebbe mai considerato l’abbandono degli iPhone a favore di un competitor.

Di fatto, nel 2014, Apple è stata la prima società americana a raggiungere una capitalizzazione di mercato superiore a 700 miliardi di dollari. Il successo dell’azienda è attribuito in gran parte alla sua capacità di innovare e portare prodotti unici sul mercato, qualità che hanno generato, come detto in precedenza, una notevole fedeltà al marchio.

I competitor

Apple è in concorrenza diretta con aziende come Google, Hewlett-Packard Company, Samsung, e Amazon. Tutte queste aziende spendono un capitale significativo in ricerca, sviluppo e marketing, proprio come Apple. Pertanto, la forza competitiva all’interno dell’industria è forte.

Tuttavia la minaccia di un nuovo competitor sul mercato, che potrebbe seriamente minacciare la quota di mercato di Apple è relativamente bassa. Ciò è dovuto principalmente a due fattori: il costo estremamente elevato di costituire una società all’interno dell’industria e l’elevato costo aggiuntivo per stabilire il riconoscimento del marchio.

Anche se è importante ricordare che, se Apple non continua a rafforzare la propria posizione competitiva, attraverso lo sviluppo di nuovi prodotti, come l’iPad o l’Apple Watch, potrebbe dare un vantaggio competitivo a potenziali nuovi competitor.

I Fornitori di Apple

La posizione di Apple nella negoziazione con i fornitori è molto forte, rispetto ad altre realtà imprenditoriali. Infatti, l’azienda è libera di scegliere tra un gran numero di potenziali fornitori di componenti per i suoi prodotti e tutti altamente qualificati.

Il costo di commutazione per scambiare un fornitore con un altro è relativamente basso e non rappresenta un ostacolo significativo, dal momento che Apple è un importante cliente per la maggior parte dei suoi fornitori di parti e, di conseguenza, tutti i suoi fornitori non vorrebbero mai rischiare di perderla.

I suoi clienti

Come già scritto in precedenza, prendendo in riferimento il modello delle cinque forze, il potere dei clienti di Apple è molto forte, in quanto, nel corso degli anni ha saputo fidelizzare le persone al marchio. L’azienda guidata da Tim Cook ha sempre fatto della semplicità e dell’immediatezza il suo cavallo di battaglia e, di conseguenza, i clienti sono stati attratti dai primi prodotti lanciati sul mercato proprio perché erano ‘semplici da usare’.

Con il passare del tempo e con lo sviluppo di nuove tecnologie, il cliente medio Apple ha almeno 2-3 dispositivi dello stesso marchio, anche perché tutti questi dispositivi comunicano tra loro – grazie ad iCloud, uno spazio virtuale – e sembra di avere tutto a portata di mano: sul pc, come sull’iPhone.

I prodotti sostitutivi secondo il modello delle 5 forze

I prodotti sostitutivi, nell’ambito del modello delle cinque forze, non sono prodotti che competono direttamente con i prodotti di un’azienda, ma sono possibili sostituti per loro. Nel caso di Apple, un esempio di prodotto sostitutivo può essere un telefono fisso che potrebbe sostituire le proprietà di un iPhone.

Ad ogni modo, questa forza di mercato è relativamente bassa per Apple, perché la maggior parte dei prodotti sostitutivi potenziali hanno capacità limitate rispetto ai prodotti Apple, come nell’esempio di un telefono fisso rispetto ad un iPhone.

Il simbolo della mela ha conquistato i mercati di tutto il mondo e anche il cuore di milioni di persone: si stima che a fine 2018 vi erano 900 milioni di iPhone attivi e un totale di 1.4 miliardi di dispositivi Apple attivi. Ma questo successo è direttamente proporzionale all’insuccesso di altre aziende.

Infatti, il mondo della telefonia mobile è cambiato tantissimo dall’avvento degli smartphone e, con la comparsa di nuovi attori come Apple, HTC o Huawei, è stata molto dura sopravvivere per le aziende che c’erano prima, come Motorola, Nokia, Siemens e LG.

Siemens ha deciso di non produrre più smartphone, nonostante la storica azienda tedesca sia viva e vegeta, quotata anche su due mercati azionari. Stessa storia per Ericsson, che ha deciso di lasciare ai suoi giovani competitor la produzione di smartphone, dopo essere stata una delle prime aziende a lanciare sul mercato il suo GH 218 nel lontano 1994.

E ancora, LG dal prossimo 31 luglio stopperà la produzione degli smartphone, a favore di progetti ecosostenibili per le auto elettriche. E alla fine, dopo diversi ripensamenti, anche Nokia ha gettato la spugna, ritirandosi da questo mercato. La concorrenza di Apple – ma non solo -, negli ultimi anni, ha comportato delle vittime e non tutti i telefoni cellulari ce l’anno fatta.