90 Day Finn, l’iniziativa lanciata da Helsinki Business Hub, punta ad ospitare 15 talenti del settore Hi-Tech per sviluppare ancora di più tutte quelle competenze informatiche che la farebbero diventare una diretta rivale della Silicon Valley. La Finlandia, che ha portato nel mondo Nokia, SMS, 5G e Linux, ha una scena di startup dal valore di 6 miliardi di euro.
Quella lanciata dalla Finlandia, la si può definire quasi una sfida a colpi di innovazione ed evidenzia come il Paese scandinavo stia puntando ad essere un diretto competitor della Silicon Valley, sviluppando startup e nuovi campus. Non solo “terra di Babbo Natale”, dunque, ma anche polo innovativo per giovani menti.
In un’intervista al The Guardian, la promotrice dell’iniziativa Johanna Huurre, ha dichiarato che nonostante la Finlandia non sia in cima alla lista dei posti dove le persone sognano di trasferirsi, in tantissimi, dopo esserci state, non vogliono più andar via.
Del resto, Helsinki, che ha portato nel mondo Nokia, SMS, 5G e Linux, ha una scena di startup dal valore di 6 miliardi di euro.
Il progetto 90 Day Finn
Per gli amanti della tecnologia e del digitale questa è un’ottima occasione per sviluppare nuove competenze. Dall’Helsinki Business Hub, l’azienda promotrice dell’iniziativa, fanno sapere che le candidature sono state aperte a fine dicembre 2020 e subito sono arrivati migliaia di moduli di richiesta.
Purtroppo non si è trattato di un progetto a lungo termine, bensì di tre mesi in cui i 15 candidati – selezionati in base al loro CV – da febbraio 2021 stanno usufruendo a titolo gratuito di vitto, alloggio, coperture scolastiche per eventuali figli e finanche l’assicurazione sanitaria. In cambio, lavorano, studiano e progettano nuovi modelli di business innovativi.
Una mossa concreta e strategica che punta ad arricchire Helsinki di lavoratori specializzati, imprenditori e investitori di alto livello, dando una sferzata alla Silicon Valley che, per antonomasia, è la terra dell’innovazione digitale.
Le storie raccontate
I 15 fortunati che sono riusciti a partire per la Finlandia hanno già raccontato con entusiasmo le loro storie. Sono stati tutti prelevati in aeroporto da una navetta che poi li ha accompagnati nei loro alloggi. Tutti i partecipanti hanno potuto portare le loro famiglie e, per coloro i quali erano accompagnati dai figli, è stata messa a disposizione l’iscrizione alle scuole.
Inoltre, per chi decidesse di trasferirsi definitivamente in Finlandia, l’azienda ha previsto anche un supporto per richiedere la residenza permanente e tutto il necessario per un soggiorno più lungo.
“Ci sono meno rischi per i nostri figli in Finlandia, la vita è più sana e più tranquilla – racconta uno dei candidati selezionati – non devi preoccuparti così tanto delle cose, perché qui c’è una rete di sicurezza ben strutturata e stiamo pensando di rimanere anche dopo i 90 giorni”.
90 Day Finn come una sfida per gli altri Paesi
E chi sa se questa iniziativa possa in qualche modo fare da apripista ad altre “sfide tra Capitali” a chi si aggiudica più talenti. E l’Italia? Quali mosse mette in atto?
Nel 2020 l’esecutivo ha pensato a un sostegno per le startup innovative con un fondo di 200 milioni. Ma per attrarre i nuovi talenti dell’Hi-Tech, specialmente dall’estero, servono delle buone strutture per il lavoro a distanza e il sostegno burocratico necessario per espletare tutte le pratiche.
Infatti, come si evidenzia dalle interviste dei professionisti che si sono trasferiti in Finlandia, la cosa che attrae di più le giovani menti sono contratti di lavoro stabili, possibilità di avere gli strumenti giusti per lavorare anche in smart working, senza dimenticare la qualità della vita per se stessi e per i propri figli.