A metà fra la tradizione italiana e gli ultimissimi trend, lo street food italiano ha conquistato proprio tutti e si conferma un fenomeno in continua espansione

Focacce, pizze, panini, ma anche arancini (o arancine), piadine e cuoppi, quello del cibo di strada in Italia è un settore che riesce a coniugare tradizione e nuovi trend.

Di certo non si tratta di una moda recente, ma di una consuetudine consolidata che raccoglie consensi da nord a sud, eppure è proprio negli ultimi anni che lo street food italiano ha ottenuto un successo senza precedenti. Merito, appunto, dei nuovi trend consumistici che hanno riportato in auge una tradizione consolidata in tutta la penisola adattandola alle esigenze del pubblico contemporaneo.

È la moda che si trasforma in un’occasione di sviluppo da cogliere al volo, sia per gli imprenditori che per i consumatori. Sempre più ristoratori, infatti, si sono convertiti allo street food, inserendolo nei loro menù o sperimentando nuovi format di locali.

Al contempo un numero sempre più elevato di italiani ha dichiarato di mangiare abitualmente cibo di strada. Ovviamente, il prodotto più amato è la pizza, seguita dalla piadina romagnola e dall’arancino siciliano; la regione più apprezzata per le sue prelibatezze da strada è la Campania, seguita da Sicilia, Emilia-Romagna, Puglia, Lazio, Toscana, Calabria, Lombardia e Veneto.

Insomma, regione che vai street food italiano che trovi! Da nord a sud, ce n’è davvero per tutti i gusti. Ecco perché negli ultimi anni sono nati tantissimi locali che, nei modi più disparati, hanno rilanciato e reinventato le vecchie ricette della tradizione italiana.

All’Antico Vinaio

Iniziamo subito con una vera leggenda dello street food italiano, le cui ricette sono conosciute e apprezzate in tutto il mondo, da Firenze a New York passando per Los Angeles e, ultima novità, Milano.

Le schiacciate toscane imbottite con affettati, formaggi, verdure e salse sono diventate un must per tutti coloro che si trovano nel capoluogo toscano: a Firenze, precisamente in Via Dei Neri, dal 1991 vengono sfornate schiacciate al suono di “Bada come la fuma”, che è ormai diventato il motto dell’Antico Vinaio e del suo proprietario Tommaso Mazzanti. Il segreto del successo sta nella semplicità e qualità dei prodotti, accompagnati sempre da un sorriso, una battuta e una location davvero unica.

Gino 1950 

Spostiamoci nella Capitale e parliamo di pizza e mortadella. In via del Corso, infatti, c’è un posto che ha trasformato la classica pizza bianca con la mortadella in un vero e proprio cult. Gino 1950 è l’esempio lampante di come la semplicità sia la chiave per conquistare il cuore del pubblico: solo pizza bianca e mortadella (ma c’è anche la variante dolce, farcita con la Nutella) per una ricetta che ci porta indietro nel tempo, che ti riempie il cuore oltre che lo stomaco.

Figlio della vera tradizione romana, Gino ti accoglie con cibo genuino, un sorriso e qualche battuta di spirito.

 

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Il Cuoppo

Il re dello street food napoletano. Se c’è una specialità che i veri amanti dello street food italiano devono assolutamente conoscere è il cuoppo napoletano. Si tratta di un cibo di strada povero che raccoglie in un tipico cartoccio di carta paglia le antiche ricette della friggitoria napoletana (zeppole, palle di riso, fiori di zucca, crocchette di patate, ma anche alici, baccalà, gamberetti e calamari).

Nel cuore del centro storico di Napoli, in via San Biagio dei Librai, rivive questa incredibile tradizione, che si trasforma in una pausa sfiziosa o un aperitivo da gustare passeggiando per la città.

Pescaria

Il fast food ittico che diventa un case study grazie ai suoi panini gourmet e alla sua vincente strategia di comunicazione. Pescaria è nato nel 2015 a Polignano a Mare, nel cuore della Puglia, e in pochissimo tempo ha ottenuto un enorme successo, venendo citato (e imitato) in tutta Italia.

Da Polignano, poi, è arrivato a Trani, Milano e Roma, e ora si appresta ad aprire altri locali nelle principali città italiane. Tutto è nato da un incontro fortunato tra Bartolo L’Abbate, imprenditore nel settore ittico, e Domingo Iudice, consulente di comunicazione con Brainpull, a cui poi si è aggiunto lo chef Lucio Mele, che ha elaborato un menù speciale legato al territorio.

Dai panini con pesce (cotto e crudo) si è passati a tartare e carpacci, arrivando alle frise e agli spaghettoni di mare: tutti i piatti del menù uniscono la tradizione pugliese e l’amore per la propria terra al trend “mordi e fuggi”, proponendo una valida alternativa al sushi e al pesce crudo che tanto va di moda ultimamente.

 

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Trapizzino

“Lo street food romano amato in tutto il mondo”, così si presenta Trapizzino ai curiosi che vogliono saperne di più. E in effetti è così che è nato questo locale: unendo la pizza al taglio con le ricette tipiche della cucina romana, e ideando un formato giocoso e innovativo, la scarpetta da asporto.

Il trapizzino unisce l’impasto della pizza alla forma della scarpetta che “accoglie” le migliori ricette della nonna, come il pollo alla cacciatora, le polpette al sugo e la parmigiana di melanzane.

È nel 2013 che Trapizzino spicca il volo e diventa uno dei locali street food più amati di Roma e d’Italia: grazie all’unione tra il fondatore Stefano Callegari e Paul Pansera, che si occupa dei locali e ha seguito l’evoluzione del brand.

Da allora Trapizzino ha avvicinato la sua clientela, soprattutto i più giovani, alla cucina di una volta fatta di amore, pazienza e prodotti di qualità.