La frase del portavoce della Commissione UE per giustizia e uguaglianza Jördis Ferroli racconta di una situazione gender pay gap preoccupante in Europa. In Italia una donna guadagna il 10,7% in meno.
Dal 15 novembre le donne stanno lavorando gratis e così sarà fino alla fine dell’anno. Una frase forte, che arriva dal portavoce della Commissione UE per giustizia e uguaglianza Jördis Ferroli, in occasione della Giornata europea della parità retributiva. Oggi, infatti – sottolinea – per ogni euro guadagnato da un uomo, una donna guadagna 87 centesimi. Per questo dovrebbero lavorare di più per raggiungere le stesse cifre annuali.
Secondo ODM Consulting, in Italia una donna guadagna in media il 10,7% in meno rispetto a un uomo. Il divario va da 3.000 a 16.000 euro, a seconda dell’inquadramento.
La Premier Giorgia Meloni esulta per un tasso di occupazione femminile mai così alto, ma è evidente che non basti per raccontare la situazione occupazionale delle donne in Italia. Anche perché il quadro non è nemmeno così roseo.
È vero: stando all’Istat, con riferimento a donne dai 15 ai 64 anni, rispetto a settembre 2023 il tasso di occupazione femminile è aumentato dello 0,6%. Oggi è al 53,4%. Bisogna però dire anche che è aumentato il tasso delle inattive dello 0,9%, cioè di quelle donne che non hanno un lavoro e non lo cercano. A settembre 2024 è al 42,8%. La disoccupazione femminile è in calo, e anche questo è vero, ma la situazione è molto più complessa.
Per quanto sia giusto gioire dell’aumento occupazionale delle donne, sono tanti i fattori che contribuiscono all’uguaglianza di genere nel mondo del lavoro. Si tratta certamente di una buona notizia, ma che deve essere inserita all’interno di una serie di valutazioni, come, per esempio, quelle sull’accesso al full time e ai ruoli dirigenziali.
Voci di lavoro – Vorrei scendere dalla giostra. Ogni mattina mi domando: “È vivere, questo?”