Eventi, fiere, workshop e sfilate di ogni genere stanno attraversando un sentiero tortuoso. La trasformazione in digitale degli eventi è necessaria

Molti organizzatori, a causa della situazione sanitaria, sono costretti a forzare il rinvio, o ad annullare i propri impegni. Un ostacolo consiste nell’impossibilità di garantire la presenza dei buyer nazionali ed internazionali nonché la giusta cornice di pubblico per tutti gli eventi collaterali che erano in programma. Per capire la portata del problema basti pensare che l’indotto fieristico in Italia, quarta potenza mondiale, produce un giro d’affari di oltre 60 miliardi di euro, genera oltre il 50% dell’export nazionale e coinvolge ogni anno 200mila espositori e 20 milioni di visitatori. Dal mondo del lavoro a quello dell’istruzione fino alla digital transformation, stiamo assistendo alla trasformazione organizzativa in digitale più rapida della storia moderna.

Le fiere sempre online sono un’opportunità

La tecnologia avrà un ruolo ancor più centrale nel mondo lavorativo. Resterà alta l’attenzione alla sostenibilità e si incrementeranno le iniziative legate alla realtà virtuale, utile per presentare le proprie idee e creare il link con il cliente. La digitalizzazione di questo ambito, pur se non immediata e spontanea, ha però trovato il momento migliore per accelerare, aprendo porte finora inesplorate grazie al web. L’intero processo garantirà il dialogo fra le due parti con una piattaforma B2B, con l’obiettivo di mettere a contatto domanda e offerta specifiche, dando la possibilità alle aziende di mettersi in luce e stringere accordi con nuovi potenziali partner.

Per un’azienda, preparare la partecipazione ad una fiera non è un’attività di poco conto, ma presuppone uno sforzo elevato a livello organizzativo e strutturale. Fino a poco tempo fa partecipare all’evento era soltanto una delle attività di marketing per promuovere i propri prodotti sul mercato facendo networking e migliorando la propria brand identity. Sostituire completamente gli incontri face to face appare impossibile, ma bisogna necessariamente considerare l’importanza della tecnologia digitale che sta rivoluzionando molti settori.

Il mondo del retail e dell’immobiliare

Affiancare la fiera digitale a quella fisica è certamente un’arma vincente. Il binomio semplificherebbe notevolmente la fase di follow up successiva all’evento, ma le conseguenze della pandemia in corso sono un’incognita. MAPIC Italy, la più importante piattaforma di business dedicata al mercato immobiliare retail in Italia, è stata costretta a rimandare la fiera a dopo l’emergenza sanitaria. Numericamente l’edizione 2019 ha visto la partecipazione di oltre 2200 delegati in provenienza da 45 paesi con oltre 850 retailers. Anche MIPIM, il salone internazionale del real estate, che riunisce ogni anno a Cannes i più importanti operatori del mercato immobiliare, è fermo in attesa di notizie confortanti per poter programmare il futuro prossimo nella maniera migliore.

La moda e la fashion week. Che accadrà?

Milano non mancherà l’appuntamento con la settimana della Moda che ci sarà, ma in un formato alternativo: interamente in digitale. Sfilate, backstage, webinar, performance creative, incontri con i nuovi buyer. Il modello è stato testato lo scorso febbraio con la piattaforma “China, we are with you”, creata per permettere ai cinesi di poter seguire comunque le sfilate della città lombarda. Allora più di 25 milioni le persone sono riuscite ad assistere in remoto agli eventi in programma. Nei fatti è stata la prima versione digitale di una fashion week, che dovrà ripetersi nuovamente nei prossimi mesi.

Oltre Milano, anche Londra e Parigi sono costrette ad abbandonare l’evento fisico ed a passare al digitale. La capitale Francese, attraverso un comunicato ufficiale diffuso dalla Fédération de la Haute Couture et de la Mode,  ospiterà l’evento su una piattaforma digitale dedicata. Mantenendo il principio del calendario ufficiale, ogni maison presenterà la nuova collezione attraverso un video o un film creativo.

Chi si è già organizzato: Alibaba.com

Alibaba.com, multinazionale cinese nel campo del commercio elettronico online, ha lanciato la sua prima fiera globale online. 200.000 grossisti hanno acceso i monitor dei loro pc per visionare le proposte, informarsi e concludere ordini. Le dirette video B2B internazionali sono state introdotte per la prima volta in questa fiera globale, con più di 1.000 sessioni di video B2B.  Il direttore generale dell’azienda ha dichiarato che quest’anno si terranno in totale 20 eventi online per aiutare le piccole e medie imprese del commercio estero. Già dopo 15 minuti di live streaming sono iniziati ad accorrere clienti da tutto il mondo, con un risultato finale ben oltre le aspettative.