“Segnatevi queste parole, automobili e aeroplani si combineranno. Potete sorriderne, ma avverrà”. Henry Ford pronunciò questa frase nel 1940, e mai come adesso sembriamo essere vicini alla realizzazione della sua profezia. Il mercato della mobilità aerea urbana ha avuto negli ultimi anni una crescita esponenziale e sono tantissime le aziende che si stanno cimentando nel business dell’air mobility. Il progetto ambizioso è sempre più realistico e secondo un’analisi di Morgan Stanley nel 2040 il settore varrà 1.500 miliardi.
È il 1982 quando Ridley Scott porta sul grande schermo una delle migliori pellicole di fantascienza di sempre: Blade Runner. Nel film ambientato nel 2019 in una Los Angeles distopica sfrecciavano tra i grattacieli della megalopoli del futuro le macchine volanti. Seppur in ritardo di qualche anno, sembra ormai che il momento in cui, alzando gli occhi al cielo, vedremo sfrecciare delle automobili, non è poi così lontano. Già nel 2019 Boeing, Porsche e Aurora Flight Sciences (una filiale di Boeing), hanno sviluppato un progetto per la realizzazione di un velivolo a decollo ed atterraggio verticale, azionato da un sistema di propulsione completamente elettrico. Da tempo anche Airbus, il colosso aerospaziale europeo, ha dato vita a Voom, una piattaforma di prenotazione on-demand di piccoli elicotteri passeggeri relativamente low cost; questo servizio di taxi-aereo urbano attualmente è disponibile a San Paolo in Brasile e a Città del Messico, le più congestionate aree urbane mondiali. Anche Hyundai nel 2020 ha presentato un prototipo di auto volante realizzato con Uber: il velivolo è in grado di trasportare cinque passeggeri più il pilota a una velocità di crociera di 290 chilometri orari.
Queste appena elencate sono state solo le prime risposte al programma “Urban Air Mobility”, parte del più vasto piano “European Partnership on Smart Cities and Communities”, lanciato dalla Commissione Europea nel 2017 e che ha visto, a partire da maggio 2018, diverse città europee aderire all’iniziativa. Lo scopo finale è quello di rivoluzionare spazi urbani, tempi di percorrenza e, non da ultimo, le nostre vite.
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L’accordo di FCA con Archer Aviation
Il business dei velivoli elettrici è in continua crescita: a febbraio 2021 Fiat Chrysler Automobiles ha sottoscritto un accordo con la startup californiana Archer Aviation per lo sviluppo di taxi a decollo verticale. L’ambiziosa startup americana avrà accesso alla catena di fornitori di FCA, il che le permetterà di abbassare notevolmente i costi di produzione e di collaborare con designer e ingegneri del gruppo italo-americano. Il piano prevede la presentazione del primo prototipo entro la fine del 2021 e l’avvio della produzione in serie nel 2023. Il veicolo verrà chiamato eVTOL, avrà un’autonomia di circa 100 chilometri, una struttura a sei eliche con coda a V, sarà silenzioso e potrà raggiungere la velocità di 240 chilometri orari. Lo scorso 11 febbraio, durante il Techspeak di Repubblica, John Elkann ha sottolineato l’importanza di questa sfida dal punto di vista ambientale e della transizione energetica.
Traffico aereo e nuovi aeroporti
Sarà destinato a una rivoluzione anche il sistema di gestione del traffico aereo, quell’insieme di regole ed organismi che contribuiscono a rendere sicuro e ordinato il flusso degli aeromobili sia sul suolo che nei cieli di tutto il mondo. Il sistema attuale sarà inadeguato per la mobilità urbana che si prospetta per il futuro, ovvero una miriade di oggetti volanti a guida autonoma. La coordinazione del traffico dovrà essere dominata da sistemi intelligenti, autonomi e decentrati, robotizzati e privi di personale umano.
Entro la fine dell’anno sarà inaugurato a Coventry (nelle West Midlands, in Inghilterra) il primo aeroporto per auto volanti. La società Urban Air Port ha ricevuto finanziamenti governativi per costruire l’hub per aerotaxi e droni: i passeggeri potranno utilizzarlo in modo simile ai consueti aeroporti odierni. Questo scalo potrà supportare qualsiasi velivolo elettrico a decollo e atterraggio verticale e ci sarà anche la possibilità di ricaricare i veicoli elettrici ed effettuarne la manutenzione. Urban Air Port ha affermato di essere in trattative con città di tutto il Regno Unito e in altri paesi per l’installazione dei propri aeroporti urbani.
La sostenibilità ambientale dei nuovi velivoli
Tra i vantaggi dei velivoli urbani c’è sicuramente quello di trasportare le persone in modo molto più rapido ed efficiente rispetto ai mezzi di trasporto convenzionali, ma questi mezzi del futuro potranno avere una posizione fondamentale in termini di sostenibilità ambientale. Uno studio del team di ricercatori dell’Università del Michigan ha valutato la fattibilità ambientale di queste auto volanti e, secondo la loro analisi, i nuovi velivoli non saranno adatti a spostamenti brevi e piccoli tragitti, ma potranno svolgere un ruolo importante per una mobilità più sostenibile nei viaggi lunghi e nelle città ad alta intensità di traffico (magari come mezzi condivisi). I ricercatori hanno esaminato le emissioni di gas serra durante le fasi di funzionamento di un’auto volante: decollo, salita, crociera, discesa e atterraggio. Dallo studio emerge che c’è un dispendio maggiore di energia durante le fasi di decollo e salita e che per viaggi di 100 chilometri una macchina volante a pieno carico, quindi con pilota e tre passeggeri, produce il 52% di emissioni di gas serra in meno rispetto alle auto a benzina, pari al 6% in meno rispetto ai veicoli elettrici.
Nei prossimi anni il settore dei trasporti dovrà necessariamente essere stravolto: la crescente domanda di mobilità, il traffico e i cambiamenti climatici ci mettono di fronte all’esigenza di una trasformazione radicale che non sembra ormai così lontana dal diventare realtà. Come ha affermato John Elkann: “Quello che vivremo nei prossimi anni sarà il decennio delle auto volanti”.