L’Agricoltura 4.0 mette la freccia e corre veloce: nonostante i mesi di stop dovuti al lockdown, il 2020 ha comunque registrato una importante crescita, in linea con i dati degli anni precedenti: risultati dovuti ai costanti investimenti in nuove tecnologie innovative adottati dalle aziende agroalimentari del settore.

Made in Italy significa anche qualità della filiera agroalimentare, per questo la sua evoluzione nel futuro è un tema di grande importanza e attualità. In questo percorso sempre maggiore rilievo assume l’integrazione tra le strategie tradizionali e le innovazioni dell’agricoltura 4.0: si parla di tracciabilità, di tecnologia blockchain, di raccolta di dati messi al servizio della filiera in una nicchia che ogni anno cresce sempre più.

Da quanto è emerso dal rapporto dell’Osservatorio Smart Agrifood di PoliMi e Laboratorio Rise, nonostante il blocco imposto dal lockdown nella prima parte dell’anno, nel 2020 il mercato dell’Agricoltura 4.0 ha registrato una crescita del 20% rispetto al 2019, in linea con l’andamento pre-pandemia, raggiungendo così un valore di 540 milioni di euro complessivo.

 

Cos’è Agricoltura 4.0?

Negli anni ’90 grazie a tecnologie satellitari, GPS e software sui macchinari, si è diffuso il concetto di “Agricoltura di Precisione”, un approccio che rende i processi agricoli più accurati ed efficienti grazie alla gestione di più informazioni in maniera tempestiva.

Successivamente con la maturazione delle tecnologie digitali e in particolare dell’Internet of Things e Big Data, il concetto di Agricoltura di Precisione si è ulteriormente evoluto e ha dato vita al cosidetto Internet of Farming, un processo in grado di automatizzare attività produttive non direttamente collegate tra loro, integrando le attività di campo con gli altri procedimenti (come per esempio la logistica) riguardanti l’azienda agricola nel suo complesso.

L’unione di Agricoltura di Precisione e Internet of Farming ha portato a sviluppare il concetto di Agricoltura 4.0, che consente all’azienda agricola di impiegare in maniera sinergica e interconnessa tecnologie avanzate con lo scopo di rendere più efficiente e sostenibile la produzione, la qualità produttiva, le condizioni di lavoro, ecc.

I principali benefici di Agricoltura 4.0

A livello qualitativo, l’analisi incrociata di fattori ambientali, climatici e colturali permette di:

  • stabilire il fabbisogno idrico e nutritivo delle coltivazioni
  • prevenire patologie nelle piante
  • identificare parassiti prima che proliferino
  • intervenire con soluzioni mirate e più efficaci, risparmiando tempo e risorse materiali

Inoltre, adottare soluzioni 4.0 permette per esempio di stabilire il momento più opportuno per la raccolta e gestirla a seconda dell’utilizzo che ne verrà fatto lungo la filiera.

La tracciabilità della filiera

Infatti, un altro ambito di applicazione di questo approccio è quello della tracciabilità della filiera: durante ogni passaggio, dal campo al confezionamento del prodotto, è possibile raccogliere dati utili a mantenere sotto controllo ogni step del processo di produzione.

In questo modo si riduce al minimo il margine d’errore consentendo la realizzazione di una filiera corta capace di produrre alimenti di massima qualità e in maniera sostenibile.

 

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La diffusione di Agricoltura 4.0

Dai dati emersi nella nuova edizione dell’Osservatorio Smart Agrifood di Politecnico di Milano e del Laboratorio RISE, il settore Agricoltura 4.0 in Italia ha raggiunto nel 2020 un valore di 540 milioni di euro (circa il 4% del mercato globale), con una crescita del 20% rispetto all’anno precedente (in linea con l’andamento pre-pandemia).

Al contempo però solo il 3-4% della superficie agricola è coltivata con strumenti 4.0, segno che il mercato ha ampi margini ci crescita.

L’Osservatorio ha mappato 538 soluzioni di Agricoltura 4.0 disponibili in Italia (oltre 100 in più rispetto al 2019), in particolare sistemi di Data Analytics, piattaforme o software di elaborazione e Internet of Things, applicati nelle fasi di coltivazione, semina e raccolta dei prodotti in comparti come l’ortofrutticolo, il vitivinicolo e il cerealicolo.

Ben il 60% delle aziende agricole utilizza almeno una soluzione digitale, e il 38% ne impiega due o piùtech

Investimenti effettuati in Italia in Agricoltura 4.0

  • Monitoraggio e controllo mezzi e attrezzature 36%
  • Macchinari connessi 30%
  • Software gestionali 13%
  • Monitoraggio da remoto di coltivazioni e terreni 8%
  • Sistemi di supporto alle decisioni 5%
  • Soluzioni per la mappatura di coltivazioni e terreni 4%
  • Robot per le attività in campo 2%

 

Perché è importante investire in Agricoltura 4.0

In Italia continua a esistere una sorta di barriera culturale nei confronti dell’innovazione, nonostante i benefici che genera rispetto agli approcci tradizionali.

Dai risultati dell’osservatorio emerge una scarsa consapevolezza rispetto alla gamma dei benefici riconducibili alle applicazioni di Agricoltura 4.0, spesso limitati alla sola diminuzione dei costi di produzione. La limitata diffusione è dovuta principalmente ai costi di gestione.

Tuttavia, i vantaggi vanno da un risparmio in termini economici e ambientali a una produzione di maggiore qualità; agli evidenti benefici dal punto di vista della salute grazie ai prodotti di filiera che mantengono intatte le loro proprietà.

È necessario quindi investire in primis sulla sensibilizzazione delle aziende agricole, che devono poter conoscere e apprezzare l’esperienza concreta di chi ha già iniziato a beneficiare di Agricoltura 4.0; in secondo luogo è fondamentale lavorare su percorsi formativi adeguati per le aziende che vogliono iniziare ad approcciarsi.