È la più grande scoperta in fatto di terre rare, e si è verificata nel nord della Svezia, nella regione della Kiruna. La dipendenza europea dalla Cina potrebbe affievolirsi, perché si tratta, secondo l’ad della società autrice della scoperta, “di riserve di enorme entità”.
Potrebbe essere una svolta nella dipendenza dei paesi europei dalla Cina in fatto di terre rare. È stato appena scoperto nella regione di Kiruna nell’estremo nord della Svezia, a 150 chilometri dal Circolo polare artico, un maxi giacimento di questi preziosi minerali. “Il più grande giacimento di terre rare conosciuto finora, con riserve enormi” secondo quanto commentato da Jon Moström, l’amministratore delegato della società pubblica LKAB, autrice della scoperta. Il quantitativo dei minerali, fondamentali per l’industria del digitale e delle energie verdi, arriverebbe infatti a oltre un milione di tonnellate. La scoperta del giacimento arriva poi proprio nel momento in cui ci si interroga in Europa su come allentare gli scambi con la Cina, che oggi rifornisce l’Europa di circa il 90% di tutte le terre rare utilizzate nell’Unione. E si verifica proprio alla vigilia dell’insediamento della Svezia al semestre di presidenza dell’Unione europea.
Terre rare fondamentali per le tecnologie avanzate
Un buona notizia, come si legge nella nota della società, “non soltanto per Lkab, la regione e il popolo svedese, ma anche per l’Europa e il clima”. Il deposito potrebbe infatti rivelarsi essenziale, prosegue la nota, “per la produzione delle materie prime che sono assolutamente cruciali per consentire la transizione verde”. Questo perché le terre rare sono costituite da un gruppo di 17 elementi presenti sulla tavola periodica. Tra di queste si annoverano per esempio il lantanio, il cerio e lo scandio. E hanno tutti una ampia applicazione nella tecnologia avanzata e nelle rinnovabili. Fondamentali anche per creare magneti permanenti, fibre ottiche e batterie ricaricabili di auto elettriche e ibride. Queste ultime entro il 2050 rappresenteranno il 50% della domanda di automobili.
Terre rare imprescindibili per desktop e smartphone
Ma le terre rare sono anche elementi imprescindibili per schermi di desktop e smartphone. Tutte ragioni per cui tali materiali sono considerati basilari nella transizione green, e la cui richiesta – si stima – crescerà esponenzialmente nei prossimi anni. Le riserve del giacimento svedese potrebbero coprire, stando a quanto comunicato dalla società svedese, l’intera domanda europea dei magneti permanenti utilizzati nella produzione di motori elettrici. E si prevede che nel 2050 le auto elettriche rappresenteranno il 50% della domanda di automobili.
Per l’estrazione delle terre rare ci vorranno anni
L’estrazione non sarà però immediata. La LKAB sta già costruendo un tunnel sotterraneo per collegare le nuove riserve con il giacimento di ferro di Kiruna che le autorità svedesi stanno sfruttando dall’inizio del Novecento. Ma ci vorranno in media 10-15 anni per sbloccare gli iter autorizzativi. «Gli iter sono stati messi a punto quando avevamo il lusso di poter aspettare. Oggi c’è urgenza di sfruttare il giacimento e dobbiamo fare in modo che i tempi autorizzativi vengano diminuiti, sperabilmente del 50-60%», ha spiegato Jan Moström al Sole 24 Ore.
Leggi anche >> Pnrr, senza nuovo personale non si raggiungono i traguardi