Forse non tutti sanno che il presidente degli Stati Uniti è soprannominato “Amtrak Joe” e che ha fatto il pendolare ogni giorno dal 1972, una scelta inconsueta per un Paese che ha pochissime linee ferroviarie. L’idea, però, è che la situazione possa presto cambiare

C’è una storia interessante sul nuovo presidente degli Stati Uniti d’America: Joe Biden prima di insediarsi alla Casa Bianca, veniva soprannominato “Amtrak Joe” .

Amtrak è il nome della compagnia che gestisce il servizio di trasporto pubblico ferroviario negli Stati Uniti, l’equivalente insomma delle nostre società ferroviarie, come Trenitalia. Solo che per gli americani viaggiare in treno è sempre stata un’usanza poco nota rispetto a prendere l’aereo o l’automobile; il presidente Biden, invece, ha continuamente usato il treno, ogni giorno dal 1972, facendo il pendolare da Washington DC, dove era senatore, fino al Delaware, il suo Stato di residenza.

Perché il presidente Usa prende spesso il treno

Come è forse noto, la prima moglie di Biden e sua figlia sono morte in un incidente automobilistico proprio nel 1972 e da allora, invece di prendere un appartamento nella capitale, l’ex vicepresidente ha preso il treno tutti i giorni per “rimanere vicino ai suoi ragazzi”, i figli con cui condivideva la tragedia familiare. Ha talmente consumato i pavimenti della stazione che alla fine lo scalo di Wilmington, in Delaware, gli è stato dedicato nel 2011 e oggi si chiama Joseph R. Biden, Jr. Railroad Station.

Questa storia fa capire quanto potrebbe essere forte la discontinuità che il neopresidente vuole imprimere in materia di trasporti al governo americano: “La mia amministrazione promuoverà una seconda rivoluzione ferroviaria”, aveva già annunciato in campagna elettorale: “Possiamo togliere milioni e milioni di vetture dalla strada, ridurre il consumo di petrolio per decine di milioni di barili. È la mia proposta per diminuire i gas climalteranti, siamo in grado di costruire chilometri di ferrovie urbane e di linee ad alta velocità”.

Le politiche sui trasporti

Railway Technology, lo scorso ottobre, ha scritto che le politiche sulle ferrovie di Donald Trump, nonostante le molte promesse, si sono rivelate “insufficienti”, con significativi tagli al budget e lo stop di diversi cantieri, autorizzazioni e finanziamenti. Joe Biden, invece, promette di tener fede al suo soprannome, con una corsia privilegiata per gli investimenti sulle infrastrutture in ferro.

In un articolo scritto su Huffington Post nel 2010, Joe Biden stesso scriveva che “Amtrak non ci porta solo da un posto all’altro, rende possibile quel che non sarebbe altrimenti. (…) Il sostegno per le nostre ferrovie deve essere forte, non perché è una storica istituzione americana, ma perché è una strada potente e indispensabile per portarci dentro un futuro più limpido, pulito e verde”.

La proposta di Biden per le Infrastrutture

Il piano di Joe Biden, spiega ABC News, consiste in un pacchetto da 621 miliardi di dollari per “modernizzare strade, ferrovie, porti, aeroporti, trasporti di massa e autostrade”. Andy Kunz, presidente di un’associazione di costruttori di ferrovie ad alta velocità ha dichiarato: “È davvero imbarazzante. Dovremmo essere il più ricco Paese al mondo, una superpotenza. Invece abbiamo un sistema ferroviario degli anni 30 che cade a pezzi. Oggi abbiamo la possibilità di cambiare tutto”.

Sembra essercene davvero bisogno: se si considera la grandezza degli Stati Uniti, la mappa delle ferrovie USA sembra abbastanza scarna: sono ben servite solo le zone del New England, delle grandi città della California e la linea Chicago-Milwaukee. Già per spostarsi da Washington alla Florida la situazione si complica. Sulle linee minori, che comunque toccano città importanti e note, ci sono a volte solo tre treni a settimana e non sempre la linea è quella della moderna alta velocità.

Se potesse, Joe Biden prenderebbe ancora il treno e infatti ci è salito subito dopo aver annunciato la sua candidatura a presidente. “Sempre, in ogni momento buono o cattivo della mia carriera, le prime persone che ho incontrato erano su un treno. Erano, letteralmente, le prime ad essere lì per me, quelle che mi dicevano: Joe, andrà tutto bene”, è quanto il presidente ha detto, in un virgolettato riportato da Marie Claire.