200 milioni sono stati stanziati per il sostegno e il rafforzamento, sull’intero territorio nazionale, delle start-up e PMI innovative grazie all’istituzione del nuovo Fondo Rilancio

Il Consiglio di Amministrazione di CDP Venture Capital Sgr – Fondo Nazionale Innovazione ha deliberato l’istituzione di un fondo denominato Fondo Rilancio, che accoglie la dotazione di 200 milioni di euro affidati dal Ministero dello Sviluppo Economico a sostegno delle startup e PMI innovative in Italia, nella fase di ripartenza dall’emergenza Covid-19.

CDP Venture Capital Sgr – Fondo Nazionale Innovazione ha istituito un fondo dedicato alla gestione di queste risorse, denominato appunto Fondo Rilancio. Si tratta di uno strumento che contribuirà a supportare e rafforzare il raccordo tra gli operatori dell’ecosistema del Venture Capital italiano.

Come funziona il Fondo RIlancio?

Con il Fondo Rilancio saranno gli investitori che operano sul territorio a segnalare le start-up e le PMI innovative in cui stanno per investire o hanno investito nei sei mesi antecedenti l’entrata in vigore del Decreto Legislativo Rilancio. Inoltre, attraverso il Fondo potranno essere erogate risorse fino a un massimo di quattro volte il valore dell’investimento degli investitori privati nel limite complessivo di 1 milione per singola Startup o PMI innovativa.

 

La firma del decreto attuativo è un segnale concreto alle nostre PMI e start-up innovative, un vero centro di ricerca a cielo aperto che dobbiamo valorizzare ib questo passaggio. È un settore centrale per il futuro industriale dell’Italia, e lo dimostra la velocità della nostra azione, l’ascolto di operatori e Associazioni, il confronto, nella redazione, con le professionalità più specializzate nella Pubblica Amministrazione.”

Sottosegretario Gian Paolo Manzella

Chi potrà usufruirne?

Come si legge sulla Gazzetta Ufficiale, gli investimenti saranno rivolti a start-up e PMI innovative che stiano effettuando round di investimento o che l’abbiano già effettuato, attraverso la mediazione degli investitori qualificati o regolamentati.

Le start-up e le PMI destinatarie degli investimenti da parte del Fondo Rilancio dovranno avere sede legale in Italia e svolgere in Italia le loro attività e i programmi di sviluppo futuri, nonché avere concrete potenzialità di sviluppo, dimostrabili attraverso il rispetto di almeno uno dei seguenti criteri:

  • una crescita dei ricavi, dei clienti o degli utilizzatori dei servizi nei dodici mesi antecedenti l’effettuazione dell’investimento da parte del Fondo;
  • un sostenibile piano industriale triennale approvato dal competente organo amministrativo;
  • presenza di contratti o partnership strategiche;
  • presenza di brevetti depositati con potenzialità di sfruttamento industriale, nonché in una eventuale fase di ricerca e sviluppo, sulla base della validazione della tecnologia proposta.

Ancora, le start-up e le PMI non dovranno presentare procedimenti di accertamento in corso non ancora rimediati e dovranno superare le verifiche di gestione del rischio da parte di CDP Venture Capial Sgr.

Infine, è bene segnalare la possibilità di “fast track”. Nei primi sei mesi di attività, infatti, il Fondo Rilancio selezionerà le imprese dando precedenza a quelle che:

  • siano state ammesse all’agevolazione di Smart&Start;
  • abbiano subito una riduzione dei ricavi, nel primo semestre del 2020, di almeno il 30% rispetto ai ricavi ottenuti nel primo semestre o nel secondo semestre dell’anno 2019, dimostrabile attraverso una situazione contabile gestionale approvata dal competente organo amministrativo.