Grazie al progetto Italia Cashless, il piano messo a punto dal Governo che prevede l’extra cashback di Natale (valido dall’8 al 31 dicembre), e il cashback di Stato (attivo invece a partire dal 1 gennaio 2021) anche dai dati di Google Trends è evidente che il termine di ricerca di tendenza dei prossimi periodi sarà sicuramente “cashback”. Il cashback di Stato è il piano voluto dal Governo per incentivare l’uso di carte di credito, debito e app di pagamento e per spingere gli italiani a cambiare le proprie abitudini di acquisto sia presso i negozi fisici, supermercati, negozi, bar e ristoranti, sia per quanto riguarda il pagamento dei servizi emessi da professionisti e artigiani, con il principale scopo di contrastare il sommerso. Il cashback di Stato è quindi valido per tutti gli acquisti cashless, ma non per gli acquisti online per i quali invece questa tipologia di rimborso, il cosiddetto cashback online, esiste in Italia da più di 12 anni. Ma quali sono le piattaforme che consentono il cashback sugli acquisti online? E come funzionano?
Le piattaforme per il cashback online
In Italia, a differenza di USA e degli altri principali paesi europei dove ci sono meno implicazioni fiscali, i siti di cashback degni di nota si contano sulle dita di una mano. Uno di questi è sicuramente www.BuyOn.it, che offre il servizio di cashback anche agli utenti di alcune note app di pagamento e che conta più di 600.000 utenti registrati. Come per il cashback di Stato anche per quello online l’iscrizione è gratuita, ma le regole sono molto diverse.
Ad esempio, per il cashback online non è previsto in alcun modo l’obbligo di registrazione delle proprie carte di credito, passaggio invece obbligato per poter aver diritto al cashback di Stato. Infatti, il sistema di tracciamento del cashback online non si basa sull’utilizzo di carte di pagamento, ma sui cookie. Ciò fa sì che ogni utente possa scegliere il metodo di pagamento preferito. Inoltre il cashback online non è finanziato dallo Stato, ma da ciascun negozio aderente che, su ogni singolo acquisto tracciato tramite appositi link traccianti, riconosce una commissione alla piattaforma di cashback, grazie alla quale questa rimborsa gli utenti. Per questo, inoltre, il cashback online, a differenza di quello di Stato, può essere richiesto anche dalle imprese, quindi dai possessori di Partita IVA.
Il cashback di Stato garantisce, con un minimo di 50 transazioni, un rimborso del 10% su tutti i negozi, fino a 150€ per semestre e un guadagno massimo per singola transazione di 15€. L’extra Cashback di Natale offre un rimborso di 150€ nel solo mese di dicembre, con almeno 10 transazioni. Per il cashback online invece la media dei rimborsi è più bassa, parliamo di un 5% circa, questo proprio perché sono i negozi stessi a pagare in modo autonomo il rimborso e su alcune categorie merceologiche i margini non sono così elevati per poter offrire un cashback più alto. Il vantaggio però del cashback online è che non ci sono limiti di guadagno, né sulla singola transazione né sul cashback massimo cumulabile. Inoltre, il cashback online, che si accumula nel tempo in una sorta di conto al quale ogni utente, dal momento della registrazione a queste piattaforme specializzate, può accedere, può essere sbloccato al raggiungimento di una soglia minima che, ad esempio nel caso di BuyOn, è pari a 50€ e può essere richiesto sia via bonifico sia sotto forma di buoni acquisto (come ad esempio i buoni Amazon).
Il cashback online e il cashback di Stato nascono in tempi e per motivi diversi, e certamente il primo è stato di ispirazione al secondo, grazie alla crescita esponenziale che questo fenomeno sta vivendo da almeno un paio di anni. Altrettanto evidente è però come il nuovo piano di rimborso del Governo Conte darà modo a tutti gli italiani di avvicinarsi e conoscere il mondo del cashback, aiutando indirettamente anche la diffusione di quello online. Alla luce di tutto ciò è quindi palese che il 2021 sarà l’anno del cashback, l’anno di chi guadagnerà comprando.
A cura di BuyOn