Riaprono gli esercizi commerciali ma i ristoratori e gli esercenti devono rispettare le norme anti-Covid. Tra le tante obbligazioni e le molte  incertezze, la tecnologia può aiutare: Confcommercio e FIPE Campania stringono un accordo con uno sviluppatore che produce una app che sveltisce le pratiche burocratiche 

Dalla Confcommercio della Campania arriva una partnership con uno sviluppatore di app per aiutare le imprese che devono districarsi tra importanti oneri burocratici, nel tempo della riapertura e della zona gialla, per rispettare le rigide norme di prevenzione dell’epidemia da Coronavirus.

L’iniziativa di Confcommercio e FIPE Campania per i ristoratori

L’associazione di categoria e FIPE Campania scelgono un software per smartphone con cui sarà possibile adempiere agli obblighi del registro presenze del contact tracing e della compliance con la normativa anti contagio. Si chiama QRAccess App ed è una soluzione pensata da un cittadino privato e lanciata nel settembre 2020; è stata presentata e consigliata dall’associazione partenopea in un meeting online con gli associati del comparto Ho.Re.Ca.

Secondo Confcommercio, contattata da Dealogando, sarebbero già oltre cento le imprese interessate ad utilizzarla e l’organizzazione si sarebbe impegnata a fornirla gratuitamente a tutti coloro che vogliono aderire all’iniziativa. Come funziona? È abbastanza semplice.

È noto che, nel contesto della zona gialla, i cittadini che vorranno tornare a mangiare o a consumare un drink in uno dei tanti locali che hanno riaperto dovranno compilare la documentazione all’ingresso come da normativa. L’esercente deve conservarla, poi, per 14 giorni, oltre a garantire tutte le procedure di sanificazione previste dai DPCM.

Tuttavia, scrive lo sviluppatore dell’app con cui Confcommercio ha raggiunto un accordo:

“passare dalla teoria alla pratica non è semplice, i clienti non si sentono tutelati nella privacy e la gestione per gli esercenti è diventata gravosa. Inoltre, il continuo passaggio di mano in mano delle penne e dei fogli non fa che aumentare di fatto il rischio di contagi”.

Tramite allora una soluzione tecnologica per smartphone i vari oneri e obblighi saranno semplificati e potranno essere eseguiti con maggiore facilità e nel pieno rispetto delle norme.

Come funziona QRAccess App

L’applicazione prevede un doppio livello di utilizzo, uno sullo smartphone del cliente, l’altro sul dispositivo dell’esercente: “Il cliente potrà scaricare la app, che genererà un qrcode con il proprio numero di telefono; tale qrcode sarà scannerizzato dal locale, trasferito e conservato in maniera sicura e gestito secondo la normativa sulla privacy e i tempi stabiliti dalla legge”,  stando a quanto scritto in un documento illustrativo pervenuto a Dealogando, in cui vengono anche illustrati i dati che l’app traccia, tra i quali solo il numero di telefono del cliente (non visibile all’operatore), il locale a cui accede e l’orario di ingresso.

Scrivono Confcommercio e Fipe, in una nota diffusa in calce dell’accordo con QRAccess, che l’applicativo “dispensa le amministrazioni ed i gestori di esercizi commerciali da qualsivoglia responsabilità nella gestione dei dati e contribuisce a facilitare gli accessi agli uffici pubblici e ai locali, riducendo gli assembramenti, i tempi di attesa e garantendo la possibilità di un effettivo “contact tracing”. Gli esercizi commerciali faranno un passo avanti nella gestione digitale del proprio locale, ma soprattutto saranno in regola con le normative, non avranno la responsabilità della gestione dei dati e potranno giovarsi delle statistiche relative ai contagi nel proprio locale”.