Non bastano ricette gustose e ingredienti di qualità… Il successo dello street food dipende anche da concept coinvolgenti e format innovativi

Gli esperti di marketing e comunicazione sanno bene che ” se non comunichi un prodotto, questo non esiste”. Questo vuol dire che non basta avere un prodotto o servizio perfetto per ottenere successo, ma bisogna pensare anche ad una strategia comunicativa che sia accattivante e che coinvolga il pubblico.

Ecco perché se parliamo di street food è importante ricordare che la qualità e l’attenzione ai dettagli sono fondamentali, ma devono essere accompagnate da idee innovative, concept inediti e format appetibili che possano presentare e comunicare al meglio i prodotti.

L’immagine e la comunicazione hanno, dunque, un peso notevole nel determinare il successo di un’attività, soprattutto se la concorrenza è in continuo aumento come nel caso dello street food. Ecco perché tocca pensare a qualcosa di interessante e inedito, che rispecchi lo stile e il DNA del brand e che possa attirare la giusta clientela.

Healthy, fusion o tradizionale?

Partiamo subito dal prodotto e pensiamo al concept dietro una nuova attività di street food. Le possibilità sono davvero tante e tutte, se coltivate a dovere, possono portare notevole successo.

In molti si sono concentrati sul cibo healthy, magari con ingredienti alternativi e green che sono sempre più amati e ricercati, soprattutto dai Millennials e dalla Generazione Z. Altri si sono orientati verso il trend fusion, che combina ingredienti e prodotti provenienti da tradizioni culinarie diverse.

Altri ancora hanno optato per la tradizione, riproponendo i piatti tipici di una particolare area geografica e puntando sul fattore emozionale che riporti la propria clientela indietro nel tempo. Quest’ultimo è un format vincente soprattutto se si vuole puntare su cibi semplici, legati alla tradizione povera.

Qualunque sia la scelta, il segreto del successo sta nel sapersi reinventare e innovare: la contaminazione di tradizioni differenti o la rielaborazione di ricette tradizionali può portare a notevoli innovazioni culinarie e incuriosire facilmente il pubblico.

Quali strategie adottare?

Il prodotto (o i prodotti) su cui puntare dovrà essere ben studiato, non solo per garantirne la qualità, ma anche per costruirvi attorno una solida strategia di marketing.

Innanzitutto dovrà distinguersi (per ingredienti, preparazione o presentazione) dagli altri prodotti già presenti sul mercato, dovrà essere facile da trasportare o da mangiare per strada e adatto alla stagione in cui viene presentato (o comunque, modificabile in base ai periodi dell’anno).

Sarà utile, inoltre, pensare ad un cibo da strada adeguato alle abitudini alimentari dei luoghi in cui verrà proposto.

In seguito il prodotto dovrà essere comunicato e presentato al pubblico, mettendo in risalto tutte quelle caratteristiche che lo rendono unico. Lo street food in particolare si presta ad una campagna di comunicazione che unisce il marketing tradizionale e quello non convenzionale: la pubblicità si muoverà sui canali canonici quali il volantinaggio e la cartellonistica, ma coinvolgerà anche il web e i social network. Ancora, la partecipazione ad eventi e festival di street food sarà fondamentale per farsi conoscere da un pubblico facilmente “conquistabile”, poiché già interessato al settore.

In ultimo, ma non per importanza, è indispensabile ragionare sulla location. Che vogliate aprire un locale o puntare su format mobili come i food truck, dovrete studiare a fondo il posto in cui vorrete aprire la vostra attività. I luoghi più gettonati sono, sicuramente, strade di passaggio con un importante flusso pedonale, ma anche spazi aperti che “invitano” i passanti a fermarsi per una piccola pausa.

Il successo degli street food truck

Dici street food e pensi subito ai food truck, che negli ultimi 10 anni hanno avuto un successo incredibile. Si tratta di un format semplici e immediati, che (per loro stessa natura) raggiungono un pubblico ampio e variegato. Si tratta di commercio ambulante che può essere esercitato esclusivamente da persone fisiche o da società di persone.

La licenza di tipo “A” prevede il posteggio fisso, mentre per il commercio ambulante in forma itinerante è necessaria la licenza di tipo “B” (rilasciata dal Comune di residenza, consente il commercio in tutto il territorio nazionale). Inoltre è necessaria l’iscrizione al Rec e la nomina di un preposto che abbia i requisiti professionali.

La Asl, poi, deve rilasciare l’autorizzazione sanitaria. Insomma, lo street food itinerante può essere anche molto impegnativo e ha bisogno di una proposta gastronomica ben definita, oltre che di un piano di marketing e di business per mantenere il successo costante nel tempo.

Ecco perché in molti hanno pensato di abbinare l’attività ambulante a quella di ristorazione classica, oppure di coinvolgere chef famosi, così da mantenere sempre alto l’interesse della clientela.

Vi sono esempi di imprenditori e chef che sono partiti con un ristorante tradizionale e poi hanno comprato un food truck per dare più visibilità alla loro attività e, al contrario, esempi di persone che hanno iniziato con un’attività itinerante e poi hanno aperto dei locali con sede fissa.