La crescita economica, le fasi dell’azienda ed i relativi round d’investimento di una startup

Hai un’idea. Un’idea brillante, innovativa e rivoluzionaria. Non sai come o perché sia arrivata proprio a te, ma è successo e non puoi più tirarti indietro. Il progetto è embrionale, va sviluppato e mostrato al mondo intero. Va accarezzato, coccolato, baciato, fatto conoscere ad amici e parenti, ti dicono. Niente di più sbagliato. L’amore ed il calore familiare basterebbero se parlassimo di un cucciolo di Golden Retriver. Per far nascere e crescere una Startup servono soldi. La mancanza di questi è la causa maggiore di fallimento per una nuova azienda. Gli investimenti esterni sono essenziali. Da dove si inizia e dove finisce il ciclo di vita dei finanziamenti? Vediamolo.

1) Friends, family and fools

I primi finanziamenti arrivano da amici, familiari e folli. L’ammontare raccolto è molto basso e di solito si basa sulla fiducia che questi ripongono in te, ecco perché solamente un folle investirebbe senza conoscerti di persona. È una fase molto delicata che lo startupper dovrebbe condurre in maniera oggettiva.

2) Micro-seed

Un finanziamento di piccola portata (25.000 – 50.000 €), ottenuto da investitori professionisti. Permette ai founder della startup di dedicarsi a tempo pieno allo sviluppo dell’idea. Si lavora su un periodo dai 3 ai 6 mesi. Alla fine si è tenuti a partecipare al demo-day e agli incontri con acceleratori o incubatori d’impresa. L’azienda ha un fabbisogno ridotto che serve a coprire le prime spese di sviluppo, ed è alle prese con il business plan, con le analisi di mercato e con la ricerca del personale.

3) Seed

Finanziamenti più corposi (250.000 – 1.000.000 €), che prevedono l’intervento di un venture capital o di un angel investor. Gli investimenti seguono la strategia spray and pray: investire in numerose startup ad alto rischio, dimensionando i finanziamenti in modo che la startup che avrà successo compenserà tutte le altre fallimentari.

4) Series Round A

Finanziamenti (1.000.000 – 15.000.000 €) con lo scopo di sostenere ed espandere lo sviluppo dell’attività. Utile per lo sviluppo di canali di distribuzione e il consolidamento delle strategie di marketing. Spesso il round A supporta lo sviluppo di nuovi prodotti e l’accesso ad altri mercati.

4.1) Series Round B

Il taglio dell’investimento è simile al precedente (7.000.000 – 8.000.000 €) ma riservato a finanziare attività in forte crescita. Il rischio ormai è basso perché l’attività ha mostrato buoni risultati. Utile ad espandere l’attività e farla crescere rapidamente.

4.2) Series Round C

Questo round precede l’IPO. Non ha un taglio d’investimento preciso, perché un’impresa può raccogliere da pochi milioni a centinaia. Solitamente prevede la necessità per la startup di lanciare attività di fusioni e acquisizioni. Dopo il Round C possono essercene altri, ma solitamente le imprese si quotano in borsa.

5) IPO – Initial Public Offering

Tramite un’offerta pubblica iniziale (IPO) l’impresa mette a disposizione del pubblico le proprie azioni. Con la quotazione su un mercato regolamentato chiunque potrà investire nell’azienda.