Si è conclusa con un grande successo l’ottava edizione in versione digitale della Maker Faire Rome – The European Edition, l’evento europeo più importante dedicato all’innovazione, organizzato da Camera di Commercio di Roma attraverso la sua Azienda speciale Innova Camera.
Nelle giornate della manifestazione sono state 27 le ore di diretta televisiva del canale Main, 105 il picco delle dirette in contemporanea per un totale di 2.435 ore di dirette tra stand, talk e webinar. Oltre 600mila le pagine visualizzate e 311 gli stand virtuali ricchi di idee, prototipi e progetti innovativi.
Più di 100mila utenti unici hanno seguito gli appuntamenti del palinsesto televisivo che sono stati trasmessi in streaming e hanno spaziato dall’agritech al foodtech, dal digital manufacturing alla robotica, dall’intelligenza artificiale alla mobilità, dall’economia circolare alla salute, dall’IoT al recycling fino alla data science, allo sportech e alla moda, oltre alle sezioni dedicate di Maker Art e Maker Music che hanno esplorato l’intersezione tra arti, musica, scienza e tecnologia.
“Era importante esserci e ci siamo stati – afferma il Presidente della Camera di Commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti – di questo sono davvero orgoglioso. Anche questa edizione di Maker Faire Rome, la prima in formato digitale, è stata un successo e questo grazie soprattutto all’impegno e alla passione di tutti. Ci siamo rivolti alla tecnologia per risolvere un problema inatteso, quello dello stop agli eventi in presenza, e abbiamo trovato proprio nella rete digitale quegli strumenti per far sì che la manifestazione si svolgesse in modalità diverse ma rispettando l’anima della Maker Faire ovvero quella della condivisione di idee e progetti per un futuro migliore. Come in presenza, anche online, si è magicamente ricreato un ecosistema virtuoso tra maker, scuole, università, centri di ricerca e migliaia di appassionati all’insegna dell’innovazione alla portata di tutti. Ringrazio tutti i partner, pubblici e privati, che ci hanno sostenuto senza esitazione, rendendo possibile la realizzazione della Maker Faire Rome anche in questo travagliato 2020”.
Maker Faire, i protagonisti dell’innovazione 2020
Dealogando, presente alla Maker Faire 2020, ha parlato con Alessandro Ranellucci, esperto di innovazione e curatore dei contenuti della fiera, per sapere quanto sia stato complesso – ma estremamente importante – organizzare questo evento in un anno tragico come il 2020. Ranellucci, inventore di Slicer, software potentissimo che consente il processo di stampa in 3D, si è dichiarato molto soddisfatto della Maker Faire 2020, anche se non sono mancate difficoltà per “trasportare online quella dimensione di interazione tra espositori e pubblico che ha sempre caratterizzato la fiera”. “Abbiamo visto che c’era molto bisogno di riproporre questa finestra sul futuro. Il mondo dei maker è stato in fermento anche quest’anno e forse più che mai, vista la situazione. Il virus ha cambiato il loro modo di lavorare, visto che hanno dovuto rinunciare al team work per affrontare molto di più una sfida in solitaria. Quest’anno più che mai, però, i maker hanno sentito di poter fare la differenza”. E, per quanto riguarda i settori che necessitano di maggiore innovazione, Ranellucci ha tirato in ballo “l’universo della sostenibilità”: “Questo è uno dei temi più importanti e attuali. Insieme al digitale, la sostenibilità sarà protagonista del prossimo futuro e c’è bisogno di tradurre le idee in qualcosa di concreto e applicabile. In questo campo possono inserirsi diverse pmi e startup”.
“Tra fine marzo e fine giugno abbiamo iniziato a lavorare nei reparti Covid di diversi ospedali del Lazio, tra cui il Lazzaro Spallanzani, fornendo supporto per quanto riguardava tutta la strumentazione di cui le strutture avevano più bisogno”, ha spiegato a Dealogando Davide Mariani, designer industriale di Studio 5T, realtà romana da più di 10 anni specializzata nell’ambito della prototipazione rapida, del design, del business development e dell’innovazione tecnologica. Davide, insieme al suo team, alla Maker Faire ha presentato una serie di strumenti innovativi per il lavoro quotidiano di medici e personale sanitario, strumenti che si sono rivelati assolutamente fondamentali nella gestione dell’emergenza sanitaria. “Abbiamo sviluppato questi strumenti, li abbiamo adattati alle esigenze della singola struttura e li abbiamo testati all’interno degli ospedali con il team di medici. A marzo e aprile avevano bisogno di tutto e li abbiamo aiutati anche con invenzioni banali – come i ‘tendimascherina’, per evitare che le loro orecchie, durante gli incessanti turni di lavoro, risentissero di alcuni fastidi – e più complesse, brevettando sistemi di filtraggio come quelli di protezione (shield)”. “La vera innovazione – ha proseguito Mariani – è stata riuscire ad utilizzare le stampanti 3D in maniera immediata, in campo medico. Questo strumento è riuscito a dare delle risposte pronte alle esigenze urgenti di questo settore”.
Tra i protagonisti della fiera anche un’eccellenza italiana: la robotica. Non tutti sanno, infatti, che l’Italia è uno dei paesi leader del mondo per la robotica, sia pensando ad aziende produttrici che a centri di ricerca, scienziati oppure università nostrane che sanno costruire progetti capaci di ottenere importanti linee di finanziamento in Europa. Recenti studi hanno censito il contributo italiano alla robotica come determinante nei campi dell’agroalimentare, della moda, del legno-arredo, della meccanica e di molti altri.
Bruno Siciliano, docente all’università di Napoli Federico II, è alla guida di uno dei più importanti centri studi universitari sulla robotica in Italia, è stato protagonista dell’evento europeo sull’innovazione: ”In Italia la robotica è una vera e propria eccellenza nostrana. Vale la pena sottolineare un dato: nei grandi budget della ricerca europea, sul comparto robotica il nostro paese incide per il 13% e questo contributo torna indietro nella misura del 16%. In tutto il paese vi sono ricercatori pubblici e privati, presidi di qualità su temi che saranno senza dubbio parte del nostro futuro”, ha spiegato Siciliano a Dealogando.
“Grazie a manifestazioni come Maker Faire”, ha infatti continuato il professor Siciliano, “potremo presto capire che il nostro domani sarà aiutato e popolato da robot assistenti degli esseri umani. Si tratta di una consapevolezza che attualmente è ancora un po’ latente e per la quale io auspico un forte investimento a livello politico che oggi sembra mancare”. E, per quanto riguarda l’ecosistema delle startup, il professore ha messo l’accento sulla necessità di alimentarlo con investimenti che valorizzino “il meglio della ricerca e dell’imprenditoria”.