Dimenticate titoli e oro, è arrivato il momento di investire nel lusso. Uno studio ha, infatti, dimostrato che il miglior bene rifugio sono i luxury goods

I beni di lusso esercitano, ancora oggi, un enorme fascino sui consumatori di tutto il mondo. Che siano uno status symbol o un segno di rivalsa sociale ed economica, i luxury goods rappresentano anche un bene rifugio sicuro che permette di investire nel lusso con un rischio minimo. Da recenti studi, infatti, è emerso che gli investimenti legati al lusso si rivelano sicuri e duraturi. Per investimenti legati al lusso intendiamo non solo l’acquisto dei titoli delle società del settore o coinvolte, ma anche l’acquisto diretto di prodotti quali pezzi d’arredamento, orologi, gioielli e borse.

Perché alle persone piace investire nel lusso?

Le motivazioni alla base di questo tipo di investimento sono molteplici. Per prima cosa c’è il bisogno di prestigio che porta molte persone ad acquistare prodotti e titoli delle principali aziende luxury. Ancora, l’esclusività dei beni di lusso li rende ancora più appetibili e ricercati. Infine, un’importante motivazione sta nella conservazione del valore. Quello del luxury, infatti, è un settore che assiste ad una crescita costante e che prescinde perfino dalle crisi economiche. Motivo per cui un investimento in questo settore può rappresentare una grande opportunità redditizia. Ancora, è bene ricordare che il fenomeno lusso è un fenomeno trasversale e senza confini. Insomma, investire nel lusso ha rischi minimi (anche se non del tutto inesistenti, ovviamente) e presenta margini di utile molto elevati. Per di più, la crescita dei consumi di lusso nei paesi emergenti rappresenta un trend già avviato e, secondo gli esperti, inarrestabile.

In quali aziende investire?

Se vogliamo concentrarci sui titoli azionari delle aziende, è fondamentale puntare su società che abbiano dimostrato ottime capacità di promozione del proprio brand, oltre che una forte innovazione del prodotto e una strategia ben chiara per quanto riguarda la comunicazione e la distribuzione.

Parlando di promozione, i due brand che hanno performato meglio negli ultimi anni sono Hermes e Ferrari; per l’innovazione del prodotto, invece, ai vertici ci sono Gucci (gruppo Kering) e Moncler; e poi, se ci concentriamo sulla distribuzione e sulle vendite, i nomi più affidabili per un investimento sono Louis Vuitton (gruppo LVMH) e Tiffany.

Infine, non dimentichiamo che per investire nel lusso esistono anche altre strade. Quella più difensiva consiste sicuramente nel puntare su fondi ed ETF dedicati al settore del lusso. Tali strumenti offrono il doppio vantaggio di diversificare il portafoglio e, soprattutto, di essere gestiti da professionisti esperti del settore.

Quali sono i beni su cui puntare?

Ma lasciamo stare, per un attimo, i titoli azionari. Perché esistono investimenti ancora più sicuri e duraturi… Quando si parla di investimenti, i più pensano a titoli azionari, oro e beni immobiliari. Eppure, come abbiamo già detto in precedenza i luxury goods sono tra i migliori beni rifugio su cui puntare. In molti consigliano, infatti, di investire acquistando gioielli, orologi e soprattutto borse di lusso.

Secondo uno studio condotto dal sito Bag Hunter, il miglior bene rifugio su cui investire è una borsa firmata. Più precisamente parliamo di una Birkin di Hermes. Bag Hunter ha, infatti,  comparato il rendimento della it bag con i titoli dell’indice S&P 500 della borsa di New York e con l’oro, nel periodo compreso dal 1984 (anno in cui la Birkin è andata sul mercato) a luglio 2017.

Nel periodo preso in considerazione, i ritorni annuali dell’indice S&P 500 sono stati pari a 8,7%, quelli dell’oro intorno a 2,1%, quelli della Birkin del 14,3%. Inoltre, se guardiamo l’andamento degli interessi delle tre tipologie di investimento, notiamo che i titoli e l’oro sono soggetti a picchi e discese, mentre le Birkin hanno registrato un andamento sempre crescente negli ultimi trentasei anni.

Il motivo di tutto questo è dovuto ad una felice combinazione di fattori quali esclusività, ricercatezza e prezzo. In primis, la Birkin è una borsa estremamente costosa il cui prezzo varia a seconda dei materiali e del colore. Si parte da una base di 9.000 dollari per arrivare al mezzo milione dei modelli più particolari (come la Himalayan Birkin, realizzata in pelle di coccodrillo bianco e decorata con oro bianco 18 kt e diamanti). Inoltre, non è facile acquistarla: al mondo ce ne sono circa 200 mila e c’è una lunghissima lista d’attesa, fattore che ne aumenta esponenzialmente l’esclusività.

Proprio per questa difficoltà nel reperirla e per la continua promozione del brand Hermes negli ultimi anni, anche gli esemplari più economici (che costano “solo” 9.000 euro) possono aumentare di valore ed essere poi rivenduti ad un prezzo molto più alto. Dopotutto, se il ritorno annuale, come già detto in precedenza, è di circa il 14%, in trentasei anni di vita la Birkin ha registrato un aumento di valore di circa il 500%. Ecco perché non è errato dire che vale più dell’oro!