Investimenti alternativi che uniscono profitto e cultura. Oggi vi spieghiamo perché dovreste investire in libri rari e antichi

Proseguiamo il nostro viaggio alla scoperta degli investimenti alternativi che potranno rafforzare il vostro portafoglio. In un periodo di grandi incertezze come quello che stiamo vivendo, infatti, un portafoglio diversificato è in grado di metterci al riparo da crisi e crolli di mercato. Dopo l’arte contemporanea e i vini pregiati, parliamo di investire in libri rari e antichi, una pratica che in pochi conoscono ma che può rivelarsi molto redditizia.

I manoscritti e i libri antichi – specie le prime edizioni – sono beni rifugio che non si svalutano e, con il passare degli anni, acquistano valore.

Secondo gli esperti del settore, il mercato del libro raro è in crescita e un investimento azzeccato può rendere davvero tanto: si parla di rivalutazioni sul prezzo iniziale che vanno dal 15% al 30% ogni dieci anni. E se poi si tratta di esemplari particolarmente appetibili (prime edizioni o copie autografate dall’autore) il valore può perfino raddoppiare.

Perché investire in libri rari?

Insomma, gli intellettuali probabilmente storceranno il naso davanti a questo ragionamento puramente economico, ma collezionare libri antichi può diventare una forma di investimento.

I libri rari hanno, quindi, buone possibilità di crescere di valore nel corso del tempo. Quello dei libri rari è un mercato più stabile di quello azionario e più redditizio di quello obbligazionario. Di fatto – è bene sottolinearlo – il mercato dei libri d’epoca non ha mai visto delle vere e proprie impennate, ma non ha nemmeno assistito a crolli inaspettati e disastrosi.

Come scegliere le opere da acquistare?

Se vi state chiedendo che cosa fa di un libro raro o antico un buon affare, sappiate che la risposta non è così scontata perché i criteri da tenere in considerazione sono molti.

Innanzitutto, l’epoca del libro è un indicatore importante, ma di certo non è l’unico. Per esempio, una cinquecentina (termine che indica un volume stampato nel XVI secolo) può essere acquistata a poche centinaia di euro. Il discorso però cambia totalmente se si tratta di una prima edizione.

Poi conta l’argomento, perché il valore è dato anche dal contenuto: una prima edizione del Dialogo sopra i massimi sistemi di Galileo Galilei può costare centinaia di migliaia di euro.

Anche la presenza di illustrazioni di pregio (antiche o firmate da artisti celebri) può fare la differenza e aumentare di molto il valore di un volume. Questo vale sia per i libri di letteratura che per atlanti geografici o anatomici, libri di medicina o di meccanica.

Gli esperti, inoltre, consigliano di investire in libri stampati nel XVII secolo più che sulle cinquecentine. Il Cinquecento, infatti, è stato un secolo fortunatissimo per la produzione tipografica, ma di libri di quel periodo ce ne sono tanti (forse troppi) e si tratta per lo più di opere classiche, da Cicerone a Lucrezio, per le quali oggi non c’è particolare interesse. Il Seicento, invece, è stato un secolo molto difficile, flagellato da guerre ed epidemie, per cui stampare un libro era una vera impresa: i volumi di quell’epoca sono quindi meno belli, ma sono sicuramente più rari e di valore.

Anche la produzione del Novecento è molto ricercata: grandi scrittori come Volponi o Vittorini possono raggiungere valutazioni elevate. In questo caso però è essenziale che si tratti di prime edizioni o magari di copie autografate.

Gli esempi celebri

Gli esempi di libri o raccolte battuti all’asta a cifre esorbitanti non mancano. Basti pensare  alla vastissima biblioteca di Pierre Bérge, compagno e socio dello stilista Yves Saint Laurent, che è iniziata nel 2015. Attraverso la propria casa d’aste Pierre Bergé & Associés e in collaborazione con Sotheby’s, il mecenate ha messo a disposizione del mercato dell’arte un patrimonio eccezionale, che comprendeva 1600 libri rari, spartiti musicali e manoscritti datati dal XV al XX secolo.

Fra i lotti figuravano capolavori come L’educazione sentimentale di Gustave Flaubert (battuta per 470 mila euro), il libro di poesie L’air de l’eau del poeta surrealista Andre Breton (venduto a 340 mila euro), il taccuino di viaggio Par les champs et par les grèves di Flaubert  (537.880 euro).

Parlando, invece, di cifre più basse possiamo citare capolavori della letteratura che si possono acquistare anche su siti web specializzati come AbeBooks.it o Copernicum. Una prima edizione dei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni, ad esempio, vale 5.750 euro, mentre una copia autografata dell’Ulisse di James Joyce con illustrazioni di Henri Matisse ha un prezzo di 2.732 euro. Ancora, ci si può recare in biblioteche antiquarie o partecipare alle fiere del settore, così da conoscere meglio il mercato e magari farsi consigliare da esperti.

Infine, impossibile non citare l’asta record che si è tenuta a Roma, dalla casa d’aste Bloomsbury Auctions, e che ha visto come protagonista uno dei libri italiani più amati di sempre. La prima edizione de Le avventure di Pinocchio – Storia di un Burattino di Carlo Collodi, datata 1883, è stata infatti venduta a Roma a 35.000 euro. Il prezioso libro (inizialmente stimato 15.000 euro) è stato acquistato da un collezionista europeo che ha richiesto l”anonimato, dopo un’accesa gara al rialzo via telefono.