Parliamo ancora di investimenti alternativi, ma concentriamoci su un bene rifugio che unisce passione e ritorno economico. Investire in francobolli è la soluzione ideale per diversificare il vostro portafoglio.
Avete mai sentito parlare di “filatelia“? È il termine con cui si indica il collezionismo di francobolli, una passione che accomuna molte persone di generazioni diverse e che, se coltivata a dovere, può trasformarsi in un investimento estremamente redditizio. Insomma, investire in francobolli può essere un modo interessante per ampliare e diversificare il proprio portafoglio.
Se si parla di francobolli, il collezionismo incontra il mondo degli affari e una semplice (si fa per dire) passione può trasformarsi in un’ottima opportunità di guadagno. Alla passione, ovviamente, va affiancato lo studio, la dedizione e un’attenta gestione finanziaria, così da non incappare in spiacevoli inconvenienti che potrebbero costare caro.
Ecco perché bisogna essere ben informati anche quando si decide di collezionare e investire in francobolli.
Quali francobolli scegliere?
Probabilmente gran parte dei francobolli emessi in tutto il mondo non rappresenta un investimento sicuro, eppure se riuscite a mettere le mani su un esemplare raro e inusuale, collezionare francobolli può anche diventare un passatempo molto redditizio.
Ecco perché è fondamentale conoscere il valore storico di questi pezzi da collezione. Esistono francobolli rari perché relativi ad un breve e irripetibile momento storico (per lo più sono quelli celebrativi) oppure perché riportano errori di stampa che li rendono un interessante bottino per i collezionisti. Ovviamente la rarità è uno dei parametri fondamentali a cui far riferimento quando si vuole valutare un pezzo. Ma la rarità può dipendere da tanti fattori diversi: la durata della validità postale, la tiratura, la distruzione parziale, la data dell’annullo. Quanto più questi fattori contribuiscono ad aumentare la rarità di un francobollo, tanto più alta sarà la sua quotazione e dunque il prezzo commerciale.
È molto importante considerare anche la combinazione tra domanda e rarità perché la domanda influisce sul prezzo. Quindi i francobolli popolari e molto ricercati tra i collezionisti hanno maggiori probabilità di raggiungere prezzi più elevati.
Ovviamente non basta che un francobollo sia raro o ricercato. Deve essere integro e ben conservato. Anzi, la qualità di conservazione rappresenta, probabilmente, il parametro fondamentale in grado di far aumentare o crollare del tutto il valore.
Un francobollo perfettamente conservato dovrebbe rispondere a questi requisiti:
- I dentelli devono essere tutti presenti e di lunghezza omogenea;
- La centratura della vignetta deve presentare un’eguale porzione di margine tra i quattro lati della vignetta e la dentellatura;
- La carta non può essere assottigliata e non può presentare abrasioni;
- Il colore ben definito, vivace e senza scoloriture;
- La gomma deve essere integra e non ingiallita;
- Se il francobollo è usato, l’annullo deve avere la data leggibile e non deve essere deturpante.
Possiamo anche fare una semplice distinzione tra “francobolli nuovi” (che non hanno assolto il loro compito di pagamento verso un servizio postale e dunque presentano al verso la loro gomma originale) e “francobolli usati” (che presentano al recto un timbro postale e l’assenza della gomma).
Abbiamo, poi, i francobolli difettosi o in pessimo stato di conservazione. Questi in generale non hanno praticamente valore ad eccezione dei francobolli frazionati per l’uso postale e delle grandi rarità che conservano comunque una bassa percentuale di valore (che varia dal 5 al 10%).
Sono definibili come francobolli difettosi tutti quei francobolli: con parti mancanti, strappati o tagliati, bucati, con dentelli mancanti, con abrasioni o assottigliati. Sono, invece, definibili come francobolli in cattivo stato di conservazione quelli: con un leggero assottigliamento, con pieghe, con dentelli corti, rovinati dall’umidità o con ingiallimenti della gomma.
Quali sono i vantaggi di investire in francobolli?
Investire in francobolli porta con sé notevoli vantaggi. Innanzitutto, i francobolli rari e ben conservati hanno un valore che cresce costantemente nel tempo. In quanto oggetti da collezione e di rilevanza storica sono praticamente immuni alle crisi di mercato o all’andamento delle borse. Da questo punto di vista, molti li considerano un investimento migliore perfino dell’oro!
Va da sé che un francobollo stampato oggi acquisirà valore nel corso del tempo. Per questo motivo bisogna considerare l’investimento sul medio o lungo termine. Fa eccezione, ovviamente, il caso in cui si eredi una collezione di francobolli antichi o la si trovi per caso: questa fortunata circostanza potrebbe davvero dare una svolta inaspettata alla vostra vita e al vostro conto in banca!