Mentre lo sviluppo tecnologico sta avanzando avvantaggiando molti settori, altri stanno lottando per sopravvivere. Tra quelli che stanno vivendo la battaglia della resistenza è il settore della ristorazione. Ma cosa fare per superare questo periodo di crisi? Una soluzione per i ristoratori è affidarsi all’intelligenza artificiale e ai big data.

Gli ultimi mesi hanno visto la più grande rivoluzione tecnologica, ovviamente accelerata dalle esigenze intervenute con la pandemia mondiale. I progressi che di solito richiederebbero cinque anni per diffondersi sono invece venuti alla ribalta in sei mesi. Anche nel settore della ristorazione sono nate startup e applicativi nell’ambito dell’intelligenza artificiale – di cui alcuni in fase di test – che possono aiutare i ristoratori a semplificare la loro attività e mantenere le persone al sicuro.

Non sorprende infatti che, come il resto del mondo degli affari, i ristoranti si stiano ora rivolgendo all’intelligenza artificiale e al machine learning (“apprendimento automatico”) per ottimizzare i processi e gestire operazioni. L’intelligenza artificiale si è intrufolata in ogni fase dalle vendite, alla consegna, alla gestione dell’inventario e altro ancora.

L’intelligenza artificiale lavora con i big data, un concetto relativamente nuovo ma negli ultimi tempi si stanno evolvendo a un ritmo esponenziale. Molti leader e manager aziendali pensano che sia utile solo per l’IT o la finanza, quando in realtà tutti i settori possono sfruttare i big data per migliorare e potenziare le proprie attività, anche ristoranti, bar e caffetterie.

 

Cosa sono i big data

Con big data ci si riferisce a una massa di dati informativi difficili o impossibili da elaborare con sistemi tradizionali. Il loro volume è talmente elevato da richiedere tecnologie e metodi analitici specifici per leggerli e trarne valore o conoscenza.

I Big Data sono così grandi e complessi che rappresentano una sfida, ma il loro altissimo potenziale, anche nel processo di competitività aziendale, li sta trasformando in un enorme settore da cui attingere per crescere.

 

Come raccogliere i dati

Il nome stesso “big data” suggerisce che il sistema avrà bisogno di una grande quantità di dati per funzionare. Questo è il motivo per cui la sfida più grande per i proprietari di ristoranti, bar e caffetterie è raccogliere una così grande quantità di dati. Quali strumenti si possono utilizzare?

  • POS – Un buon software POS permette di tenere traccia degli ordini e delle transazioni dei clienti. È uno strumento perfetto per raccogliere, archiviare ed elaborare i dati per riferimento futuro.
  • Chiamate telefoniche – Sfruttare la chiamata per la prenotazione di nuovi ospiti per raccogliere dati, comprendere le loro preferenze e aggiungerli alla piattaforma Big Data.
  • Social media – I canali social sono uno strumento influente per raccogliere dati e aumentare la visibilità, anche attraverso le campagne di social media marketing per raggiungere il target.
  • Sondaggi online, email marketing, chat & chatbot sono tutti sistemi che utilizzati sinergicamente aiutano a salvare i dati degli utenti nel sistema e ad analizzarli.

 

Satis AI

Startup e iniziative di intelligenza artificiale per la ristorazione

Tra le le conseguenze della pandemia in corso per quasi tutti i ristoranti è il dover riorganizzare i proprio spazi e affidarsi al delivery. Le continue e prolungate restrizioni hanno reso la consegna a domicilio la principale fonte di reddito per molte aziende della ristorazione.

Tuttavia, proprio l’attività di delivery è notoriamente difficile da gestire sul medio-lungo periodo, per via dei problemi che possono verificarsi per il traffico che allunga i tempi di consegna al cliente, un errore nella preparazione dell’ordine e così via. Diversi elementi possono rovinare l’esperienza del cliente in attesa, per questo sono subentrati nuovi servizi basati sull’intelligenza artificiale a cui i ristoratori possono affidarsi, sia per l’attività delivery che per la gestione in loco.

 

Distance Matrix

Distancematrix è una startup ucraina in rapida crescita che utilizza il suo algoritmo di intelligenza artificiale per ottimizzare i tempi di consegna, individuando in meno di 1 secondo il percorso più veloce tra due punti su una mappa. La società afferma che i loro clienti hanno ridotto i tempi di consegna del 25% con la conseguenza di aumentando la quantità di pasti in consegna in un giorno.

 

ARGO

Maiora Solutions è una startup milanese che ha lanciato ARGO (Advanced Restaurant Growth Optimizer), un tool di intelligenza artificiale che permette di massimizzare i ricavi del locale e migliorare l’esperienza del cliente, ottimizzando i profitti, gestendo capienza e coperti e riducendo gli sprechi alimentari.

 

Satis AI

Satis AI è un sistema operativo full stack operante nel mercato europeo e statunitense, che utilizza sensori installati nelle cucine migliorando il processo decisionale e riducendo gli errori nella preparazione degli ordini. I sensori sono in grado di ridurre l’errore umano aumentando l’efficienza. Tracciando esattamente ciò che accade negli ordini in consegna e avvisando il team quando l’ordine è assemblato in modo errato, la tecnologia promette di ridurre i rimborsi e gli sprechi del 50%.

 

SumUp e Tiller

SumUp, startup fintech attiva nel settore dei pagamenti digitali, ha da poco acquisito Tiller, il servizio innovativo per commercianti che ha superato il semplice registratore di cassa, introducendo oltre 200 funzionalità per controllare a 360° tutte le attività fondamentali, dall’ordine alla consegna, fino alle prenotazioni, per aiutare le aziende del settore della ristorazione ad adattarsi velocemente alle nuove abitudini dei consumatori e alle normative vigenti durante la pandemia. Tra i punti di forza di Tiller la possibilità di creare un database dei clienti per attuare dei veri e propri programmi di fidelizzazione.

 

Tastewise

Tastewise ha la capacità di analizzare input provenienti da recensioni e piattaforme di social media per identificare i target e acquisire informazioni sui trend emergenti. Analizzando i dati in tempo reale, Tastewise prevede i cambiamenti nelle esigenze dei consumatori creando l’opportunità al ristoratore di adeguarsi velocemente e quindi massimizzare i ricavi.

 

L’AI per risolvere lo spreco alimentare nel settore della ristorazione

Un terzo di tutti gli sprechi alimentari generati proviene dalla ristorazione. Questo non solo costa al ristorante, ma anche all’ambiente. Infatti, si stima che se lo spreco alimentare fosse un paese, sarebbe il terzo produttore di emissioni subito dopo Cina e Stati Uniti.

Winnow

Winnow è un applicativo che, attraverso il suo sistema di monitoraggio basato su particolari telecamere machine learning identifica, traccia e monitora i rifiuti alimentari che vengono smaltiti in cucina, mostrando a chef e operatori esattamente ciò che stanno buttando via in termini di denaro.

La tecnologia AI di Winnow non solo rende gli chef più responsabili dei loro sprechi alimentari, ma finisce analisi e informazioni necessarie per ridurre gli sprechi del 50% e ridurre i costi alimentari fino all’8%. Collaborando con le principali società di servizi di ristorazione e ospitalità, Winnow si è posta l’obiettivo di far risparmiare 1 miliardo di dollari al settore dei servizi globali entro il 2025.

 

Non c’è alcun dubbio che nel prossimo futuro vedremo l’intelligenza artificiale applicata alle attività di inventario, o alle scorte di magazzino, ai frigoriferi con aree a temperatura controllata, ecc. e in ogni contesto utile a ridurre il cibo che sprechiamo e diminuire l’impatto ambientale del settore dell’ospitalità e della ristorazione.

Spesso si associa l’intelligenza artificiale ai film di fantascienza dove i robot prendono il sopravvento. Ma non è questa la realtà, sono semplicemente strumenti in grado di semplificare e ottimizzare la gestione delle attività aziendali, coinvolgendo le persone nel creare processi più efficienti.

Ecco perché l’intelligenza artificiale è così importante nel settore della ristorazione, soprattutto in questo momento storico.

 

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